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  12/02/2023 09:22 | |
Il rifiuto non piace a nessuno, questo penso sia abbastanza evidente, però bisogna accettarlo. Io ragiono in una maniera molto semplice, alla fine, non è detto però che sia la migliore perché il mio modo di fare/ragionare porta con sé numerose sfide e "sconfitte". Ma, stando ai modi di dire, non c'è sconfitta nel cuore di chi lotta, giusto?
L'ho scritto varie volte soprattutto nelle discussioni di chi ha difficoltà nell'approccio iniziale, ma se a me una ragazza interessa mi faccio avanti senza indugio. La premessa, però, è che deve essere libera, cioè elimino in partenza ragazze fidanzate, che hanno intorno ex che fanno orbiting, e le gatte morte ambigue, dette anche profumiere, che te la fanno annusare e poi non si va mai al punto.
In tanti anni di esperienza ho imparato a individuare le famigerate "red flags", i segnali evidenti indicanti situazioni pessime da cui scappo a gambe levate. Pertanto, certo mi butto ma solo dopo aver valutato le premesse di cui sopra che per me sono ostacoli insormontabili. Ho per esempio già detto della compagna di un mio conoscente con cui sta insieme da 16 anni e hanno pure un figlio. Lei ha EMORMI red flags, appunto il rapporto in essere e l'ambiguità di fondo. Appena mi sono lasciato dopo la mia ultima esperienza ha cominciato a scrivermi tutti i giorni proponendo uscite che sembravano casuali e dicendo un sacco di cose carine su di me, ma io mi sono ben guardato dal farmi invischiare. In questo caso si può dire che il due di picche l'ho dato io, anche se nulla è stato palese. Cioè non ci ha provato in maniera letterale, ma in maniera latente e molto sottile.
Ecco la differenza tra i generi. Le ragazze sono mille volte più evolute degli uomini nel modo di provarci, a volte nemmeno te ne accorgi, si tratta di segnali sottili, dettagli nella comunicazione e nel modo di fare. Infatti io, piuttosto che dire "questa tipa ci sta", preferisco usare il termine "è propositiva", cioè in apertura, con le barriere emotive abbassate.
Prendendo ad esempio la ragazza impegnata: era presente ma non assillante, nella conversazione ogni tanto buttava lì apprezzamenti, quasi mai diretti. Parlava di sé e della sua presunta "crisi matrimoniale", faceva orbiting, a volte più esplicito altre meno. E io la provocavo tipo "ma il tuo compagno che dice di questi messaggi che mi mandi?" E lei "non lo sa", e deviava il discorso. Ora è molto meno presente, ogni tanto commenta qualche storia ma di base ha capito che io non sono disponibile a questi giochetti. Diciamo che chi è meno attrezzato nel gestire queste cose rischia di farsi invischiare in faccende rognose da cui è difficilissimo uscirne, se ci caschi dentro.
No, preferisco frequentazioni e conoscenze più libere, senza ansie o sotterfugi, quindi ci provo e mi faccio avanti solo in determinate situazioni e anche facendo così ho preso numerosi pali! L'importante è accettarli e non farsi abbattere! |
| | | OFFLINE | Post: 1.935 | Città: ROMA | Età: 61 | Sesso: Maschile | |
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| 15/02/2023 10:41 | |
Le situazioni vanno pesate al momento presente. Quindi che senso ha parlare di rimpianto? Io non provo con una ragazza perché non mi attrae. Se tra 20 anni la vedrò in modo diverso, sarà perché ha 20 anni in più ed è cambiata. Non credo che l'autore della discussione oggi abbia da ragionare sulla donna di allora. Ragiona sulla donna di oggi, sull'opportunità di oggi.
Quando mi trovo di fronte a queste superficiali riflessioni mi metto a leggere un libro o ad approfondire il materiale del prossimo esame, non mi piace buttare il mio tempo.
Poi c'è da tenere presente che non tutto ruota intorno alla donne, c'è donna e donna. Alcune sono proprio fuori centro e te ne accorgi quando ormai sei compromesso.
Mai idealizzare le sconosciute. Le persone deboli si vendicano, le persone forti perdonano, le persone intelligenti ignorano. |