Dura la vita

In questi giorni c'è qui mia mamma.

Persona giovanile, utilizza lo smartphone ad un livello sufficiente. Certo se va tutto bene 😅

Stavamo parlando del bagaglio a mano, di quali fossero le misure.

"E tu le sai?"
"No, guardo sul sito"
"Ah già, è vero"

Semplice e facile. Una volta sarebbe stato più laborioso ottenere quell'informazione.
Era facilitato chi aveva tante informazioni e le ricordava.

Ora basta un click ed un minimo di metodo per la ricerca.

Io ho vissuto a cavallo di questo cambiamento, la diffusione degli smartphone e delle informazioni.
Mia mamma anche, ma ad un'età diversa ed alcuni "metodi" e meccanismi si sono cristallizzati.

Forse diventare vecchi, non solo anagraficamente, è un inconsapevole rifiuto di sostituire le nostre procedure?

Si diventa vecchi quando ci si alza la mattina pensando "ieri ho fatto" e non più "domani farò".

Peppa, sono vecchia 😢 mi piacciono le cartine stradali lette tenedo il nord in alto, e odio il navigatore 😭🤣
Ma un po' è anche questione di indole, c'è gente piú abitudinaria, come me, e gente che ama le novità

Nemes87, 10/08/2023 16:59:

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Peppa, sono vecchia 😢 mi piacciono le cartine stradali lette tenedo il nord in alto, e odio il navigatore 😭🤣
Ma un po' è anche questione di indole, c'è gente piú abitudinaria, come me, e gente che ama le novità

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La differenza è che tu sai fare entrambi.

Anch'io sono vecchia ma all'occorrenza posso usare anche metodi più moderni.

I vecchi rifiutano anche solo di guardare come vada avanti il mondo. E pretendono che sia il mondo a rimanere fermo. Oltretutto bollando come negativo qualsiasi cambiamento: si è sempre fatto così!!!!

Ecco forse è più questo: viene a mancare la curiosità e la voglia di imparare.

In realtà quando ho aperto la discussione era una considerazione sul fatto che alcune cose sono più semplici e abbiamo bisogno di archiviare meno informazioni.
Lasciando il cervello più libero per altro.

Oggi abbiamo il privilegio di farci più seghe mentali o, in alternativa, conoscere ciò che ci interessa più approfonditamente.

La paura del cambiamento e la scarsa propensione ad adattarsi, credo, dia il suo peso. Molte persone riempiono la propria vita con il lavoro e la famiglia e quando per esempio vanno in pensione non hanno niente di accumulato, se non appunto il lavoro e la famiglia. Ma la vita è composta da tante cose, cose che fanno crescere e arricchiscono, nonché allenano il nostro cervello mantenendolo più elastico e propenso a seguire i cambiamenti, ad allargare gli orizzonti, a ragionare o funzionare correttamente.

Molti si fossilizzano ma la mente funziona come un muscolo, se non l'alleni ti impedisce di fare cose semplici. Ma anche il modo di pensare cambia, lo vedo per esempio con mia mamma, che non ha mai avuto una vita fuori da casa dopo essersi sposata, sorelle a parte, ma è sempre famiglia. E davvero troppe ore ad ascoltare minchiate in tv, a volte se ne esce con delle affermazioni che non hanno né capo, né coda e cerco di farla ragionare, vedendo che non sa come rispondere ma ci pensa. Però usa facebook, l'app della banca, "vazzapp"... e maledetto chi l'ha inventato whatsapp, soprattutto chi ha inventato le chiamate whatsapp... mi chiama sempre con l'app, fa sempre cacare soprattutto se sono in viaggio, le dico di usare la telefonata normale, ma lei no...

Mio padre tutto sommato, pur avendo vissuto in fabbrica praticamente, è sempre rimasto curioso, quando è andato in pensione ha voluto imparare ad usare il PC, prima per fare videochiamate quando vivevo lontano, e poi appassionandosi a youtube, che usa per guardare il mondo. Si è preso un laptop ma non ha un telefono.

Tralasciamo il suo narcisismo che quando fa una cosa o vede un particolare in qualche città del mondo deve raccontarlo come se l'avesse fatto o visto di persona solo lui, fa nulla se la tal cosa l'ho fatta 20 volte o ci campo o in quel paese X ci sono stato 3 volte. Sono cresciuto con una persona che si è sempre auto elogiata: "eh, quando facevo salto in alto a scuola, vincevo" e io di qua e io di là... al lavoro era il più preciso, a scuola uno dei più "bravi", che coglioni che ci ha fatto. L'elogio del nulla proprio, che per alcuni è tutto.

Alla fine tanto è inutile parlare con persone così. Ma soprattutto sono ripetitivi porca miseria... io che odio profondamente quando la gente ripete le cose, ho due che vivono di quella poca vita che hanno vissuto ripetendo sempre le stesse esperienze come se non ce le avessero mai dette. Non so come faccia mio fratello che li ascolta con leggerezza.

Lo so, dovrei vivere in mezzo ai boschi 😄.

È che si diventa nostalgici. Si tende a idealizzare un passato che non c'è più.

Io credo di essere senile, nel rimuginare troppo a mali ormai andati, senza riuscire a farne a meno; ho, inoltre un' insofferenza rabbiosa verso cose che sapete, "la patria" e la famiglia. Solo da poco tempo, qualche volta penso a quando sarò pensionato.... anche se ancora non ho premura.

Nemes mi fa pensare a quando, da ragazzo, facevo attività scout. Tra gli elementi che lei da' ad esempio, io ci metterei - senza ironia - la bussola.
Mi piace molto guidare la macchina; che tristezza, quando le auto si guideranno tutte da sé..!


Con questo che vi ho detto, vorrei uscire, non solo per andare a lavorare. C' è invece sempre qualcosa, di istintivo, che mi trattiene in casa.

Dipingere è, forse, qualcosa che mi dà un senso autentico, al di fuori di motori e oggetti elettronici, a cui è però difficile rinunciare.

Del resto, oltre al fatto che mi piace guidare l'auto, ho sempre in mano quell'oggetto che sto usando anche ora. Con esso, mi connetto frequentemente al web, per i più disparati motivi.

Vorrei avere molte occasioni per ridere, sbellicarmi; non solo per le .... str...rane cose che dice Salvini o quando qualcuno dice che ci sono invasori dal Mediterraneo, quando qualcun altro accenna all' identità culturale..... Non doveva venirmi in mente quest'espressione....
mi manca già il respiro.... Vi saluto,
volendo solo dire che è un cenno, non intendo , qui, parlar di politica.....

Sai diventa vecchi quando si trascorre più tempo a rimuginare sul passato che a far progetti per l'avvenire. In qs senso c'è chi è vecchio già a 30 anni.

LaPeppa (V7fd221203), 10/08/2023 14:24:

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In questi giorni c'è qui mia mamma.


Forse diventare vecchi, non solo anagraficamente, è un inconsapevole rifiuto di sostituire le nostre procedure?

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Bella riflessione. Ci sta.
Lo vedo con i miei anziani a ridosso di un'epoca che procede dritta sempre più verso la digitalizzazione. Tra smartphone e SPID (e similari) per loro stesso dire se non ci fossimo io, fratelli e cugini, sarebbero tagliati fuori da tutto.
Ho provato con mia madre ad insegnarle almeno ad usare un tablet. E so che lei vorrebbe imparare, perché me lo chiede, ma finché sto io vicina qualcosa prova a fare, altrimenti non ci riesce.
Con la TV che ora è praticamente un computer è un continuo doverli assistere, che sia per un aggiornamento, per un tasto premuto per errore e per un canale che scompare da solo per poi riapparire per carenza di segnale.
Per il resto non vuole. Non vogliono. Non è un "problema loro". E quando tutto va male inveiscono contro il progresso.
E da un lato li capisco, perché il progresso dovrebbe anche rispettare i loro tempi.
O i nostri quando non riusciremo più a stare al passo.

@Masquerade C'è anche da dire che con la scusa del progresso tecnologico e dell'aumento dei servizi digitali si sono complicate le cose e sono diventate noiose. Abituati alla velocità a volte basta un aggiornamento che dura 3 minuti per avere al volo un giramento di scatole spropositato. M'è venuta la voglia di tornare ad una vita analogica o meglio, invertire almeno le percentuali.

Quindi capisco chi ha una certa età e non ne vuole sapere, magari hanno già avuto abbastanza scocciature nella vita che aggiungerne altre non è proprio nella loro to-do list.

Attenzione però che il digitale non comporta solo scocciature. Anche semplificazioni. Questo sarebbe da riconoscere.

Capisco l'incazzatura tuttavia è proprio li la sfumatura. Non riuscire ad ammettere che io non ce la faccio ma con i contro arrivano anche i pro.

Ringraziare per avere chi ci segue e che si prende cura di noi come noi ci siamo presi cura di loro quando non ne avevano le capacità (mi sto immedesimando in un genitore anziano, ad esempio). È anche questo un patto generazionale, un' alleanza che si rinnova.

Ci sono anziani anagrafici che magari non diventeranno Bill Gates ma ci si divertono, come fossero giochi. Ed in fondo con questo atteggiamento alla fine qualcosa imparano pure.

@LaPeppa Sicuramente e a volte non c'è scelta, se non ci fosse lo spid per esempio perderei molto più tempo anche nella gestione delle mie attività. Ci portano a dover usufruire di alcuni servizi, che certamente sono comodi. Mio padre per esempio ha imparato ad usare il pc 20 anni fa, prima non sapeva manco dove si accendesse, ora passa più tempo su youtube che altrove, ma gli basta un messaggio del tipo che l'antivirus deve aggiornarsi e c'è da premere si o no, e mi chiama. Però non sa usare lo smartphone e non ce l'ha proprio. Mia madre vive su facebook ma non sa usare il pc, si lamenta della tv che è noiosa ma non vuole avviare raiplay o netflix. Sono refrattari a parte della tecnologia ma almeno non del tutto. Naturalmente li aiuto senza lamentarmi, ci mancherebbe... immagino che il vero problema sarà quando non mi chiameranno più nemmeno per le stronzate.

Premetto che non ho intenzione di acquistare una tavoletta ouija 🤣. Meglio scherzarci su.

Glitch,

io sono, un po', come i tuoi genitori. Ho cominciato a imparare a usare internet, verso la fine anno 2001.
Si trattò di quando fui collocato, a fare monitoraggio contro le frodi, sulle carte di credito. Senza internet... non avrei potuto lavorare.
Fino a quel momento, non avrei avuto il coraggio di usare un computer, neppure di toccarlo.

Non so se ci sia ancora questa opportunità, che non mi interessa.
Non ho mai usato il computer, per giocare a carte.
Qualche collega lo faceva.....anche la deliziosa responsabile a cui ho talvolta accennato, di quando facevo questo lavoro antifrodi.

@Tony59 Mio padre invece ha iniziato quando è andato in pensione, contestualmente alla mia partenza per vivere in un'altra regione. Skype è stato la motivazione iniziale.

OK, la motivazione è stata diversa.

Non intendo certo pensare che, alla mia età, convenga vivere di ciò che si ha a disposizione, convenga essere più rassegnati o fatalisti.
Se la vita è ciò che ci si costruisce, la mia può essere qualcosa che si costruisce, eventualmente si smonta e si ricostruisce, diversamente o altrove.

Quando sarò pensionato, nonostante ancora non sia una prospettiva a breve, desidero sempre più poter stabilirmi fuori del territorio dello stato.

"Anywhere I can stay,
I have no fear to go away.
No need to mind,
where people are
of your own kind"

Most Italians undisputably are not.


Quando leggo notizie di politica, inoltre, mi sento ancor meno tranquillo.
Conosco anche altre lingue, il mondo è uno, la patria non esiste.

TheGlitch (hE2V221203), 07/09/2023 21:46:

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@Masquerade C'è anche da dire che con la scusa del progresso tecnologico e dell'aumento dei servizi digitali si sono complicate le cose e sono diventate noiose. Abituati alla velocità a volte basta un aggiornamento che dura 3 minuti per avere al volo un giramento di scatole spropositato. M'è venuta la voglia di tornare ad una vita analogica o meglio, invertire almeno le percentuali.

Quindi capisco chi ha una certa età e non ne vuole sapere, magari hanno già avuto abbastanza scocciature nella vita che aggiungerne altre non è proprio nella loro to-do list.

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Con il progresso del digitale, tanto utile e necessario, questo agosto si è chiuso anche il mio lavoro.
(A ben pensarci non posso dire che sia stato un bell'agosto quest'anno.😏)
E con gli aggiornamenti continui è un giramento continuo. Che sia TV, smartphone e PC.
Chissà? Forse tra un po' lanceranno anche gli aggiornamenti per gli anziani.

Potrei scommettere che se i suddetti anziani avranno denaro a disposizione, potranno fare un upgrade, volendo qualcosa già accade oggi con la chirurgia.