La mia paura più grande (riflessione/sfogo)

Non è morire, ma dimenticarmi di te. Spero che quel giorno non verrà mai, perché l’idea di veder sbiaditi i ricordi che ho, mi fa star male. Sei andata via fisicamente, ma sei qui spiritualmente e non credo tu sia un fantasma, ma semplicemente e direi anche banalmente, vivi nei miei ricordi. Credo che finché preserverò questi momenti tu sarai sempre con me e se un giorno inizierò a dimenticare il tuo sorriso, i tuoi modi di fare e la tua faccia quando ti arrabbiavi, significherà che piano piano me ne starò andando pure io. Come quella maledetta sera, assieme a te è volata via anche una parte di me che non è più tornata e non tornerà mai più. Non so dirti se sono diventato una persona migliore o peggiore, ma è come se si fosse spenta la luce di una stanza e non si fosse mai più riaccesa.
Sono passati tanti anni e onestamente mi sembra che tutti o quasi se ne sono fatti una ragione, tranne io e tua mamma. Ci chiediamo cosa abbiamo fatto di male per meritarci questo, ma anche cosa abbiamo fatto di bello per aver passato parte della nostra vita assieme a te, perché anche se sei volata via troppo presto, ci reputiamo fortunati per averti avuta. La tua mamma (guai a chiamarla madre ehhhh!) ha continuato a fare da mamma anche a me, ci vediamo almeno una volata a settimana, ci sforziamo di non parlare di te, ma inevitabilmente anche solo per una battuta tu “salti sempre fuori” è più forte di noi. È una donna straordinaria, incredibile. Conserva con gelosia tutte le nostre foto: Elementari, medie, superiori e poco altro ancora purtroppo. Ho la fortuna di avere un Papà e due mamme, non è poca cosa per me, ma mi manca la sorella che avevo acquisito col tempo. Al mio Matrimonio è andato tutto bene, però mancavi tu. È bastato incrociare uno sguardo con tua mamma per aprire i rubinetti, perché anche in un giorno così si festa c’è stato quel velo di tristezza che accompagna ormai da anni tutti i nostri giorni. Mi chiedo se finirà mai questo strazio. La vita continua ad esser bella, bellissima, però c’è sempre quel “ma” gigante come una casa. Non posso negare d’essere felice, ma so che potrei esserlo di più e la cosa mi turba, egoisticamente parlando. Fin da piccoli ci insegnano che non dobbiamo essere schiavi e contare troppo sulla propria metà, perché se un giorno ci lascerà non saremo in grado di camminare con le nostre gambe. Ma nessuno insegna a non affezionarsi troppo alla propria migliore amica, che col tempo arriva ad essere a tutti gli effetti come una sorella. Nessuno ti insegna a superare la perdita di una sorella. Nessuno ti aiuta, perché semplicemente non puoi essere aiutato e perché non c’è una cura ad una cosa del genere.

mi dispiace Lost, la vita spesso è ingiusta, e i migliori se ne vanno troppo presto 😔 non penso che i ricordi che hai di lei svaniranno, siete cresciuti insieme ed è anche merito suo se tu sei quello che sei, penso anche che tu sia di grande sostegno per la seconda mamma...

PS congratulazioni per il matrimonio!

Leggendoti mi sono commossa.
Bello quando il tempo non riesce a scalfire il ricordo. ❤️

Non ho capito : ne eri innamorato o era la tua migliore amica quasi una sorella anzi di più?
Posso fare una battuta? Un pensiero commosso per la tua povera moglie, che avrà due suocere ;-)

un abbraccio

Purtroppo ho avuto anch'io una perdita improvvisa e traumatica recentemente, quindi capisco come ci si sente...
Come hai detto nessuno può fare niente e una cura non c'è, magari esistesse... i pensieri e la malinconia ( specialmente nei momenti di gioia o di bisogno, che avremmo voluto condividere con quella persona) non ci abbandoneranno mai, però credo che questo non sia un male perché significa anche che lei vivrà per sempre nei nostri cuori... non sono mai stato un tipo spirituale ma credo che ciò che mantenga viva l'essenza di una persona sia proprio questo ( non religione ecc ), ovvero i pensieri e i sentimenti delle persone che le hanno voluto bene e che non la faranno mai "sparire" dimenticandola...
Almeno è ciò che mi ripeto, poi non so se sia vero o no... ma preferisco soffrire quando ci penso che non avere più lei nel mio cuore...


Ti mando un grosso abbraccio...

Stelin (VS0R230626), 27/09/2023 11:09:

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Non ho capito : ne eri innamorato o era la tua migliore amica quasi una sorella anzi di più?
Posso fare una battuta? Un pensiero commosso per la tua povera moglie, che avrà due suocere ;-)

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stelin.....se una ....coLLLLLIOnaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
ahahahhahaha

Rakosi89 (fHdd221213), 27/09/2023 12:03:

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Purtroppo ho avuto anch'io una perdita improvvisa e traumatica recentemente, quindi capisco come ci si sente...
Come hai detto nessuno può fare niente e una cura non c'è, magari esistesse... i pensieri e la malinconia ( specialmente nei momenti di gioia o di bisogno, che avremmo voluto condividere con quella persona) non ci abbandoneranno mai, però credo che questo non sia un male perché significa anche che lei vivrà per sempre nei nostri cuori... non sono mai stato un tipo spirituale ma credo che ciò che mantenga viva l'essenza di una persona sia proprio questo ( non religione ecc ), ovvero i pensieri e i sentimenti delle persone che le hanno voluto bene e che non la faranno mai "sparire" dimenticandola...
Almeno è ciò che mi ripeto, poi non so se sia vero o no... ma preferisco soffrire quando ci penso che non avere più lei nel mio cuore...


Ti mando un grosso abbraccio...

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un abbraccio forte forte

Grazie a tutti per le risposte a modo che hanno compreso il senso del mio testo.


Comunque no, non ero innamorato di lei, mai lo sono stato e vale la stessa cosa per lei. Diciamo che ci amavamo come si amano fratelli e sorelle, tutto qua. È stato un vero viaggio che è partito dalla prima elementare, quando ci siamo conosciuti. Vivevamo entrambi nello stesso paesino e abitavamo abbastanza vicini. All’inizio ci annusavamo e basta, poi col tempo siamo diventati amici. Erano altre epoche rispetto ad ora, si stava sempre in strada a giocare in compagnia e via dicendo.
C’è voluto poco per far sì che io bazzicassi anche a casa sua, ed è proprio grazie a questo che sua mamma in qualche modo è come se mi avesse adottato. Lei da donna intelligente quale è sempre stata, ci mise poco a capirmi. Io devo veramente molto a lei. Senza nulla togliere ai miei genitori, che sono persone che amo follemente, ma che hanno sempre peccato di troppa ignoranza.

È stata sua mamma che da piccolo mi diede un certo tipo di educazione, ma sempre con garbo e senza risultare invadente. Era un educarmi spacciando la cosa per piccoli consigli. Esempi stupidi: Fu lei che mi insegnò ad alzare la tavoletta del water prima di fare pipì o che dovevo lavarmi i denti dopo aver mangiato o cose ben più serie, come gestire la rabbia etc. Diciamo anche che noi come famiglia vivevamo una situazione economica disastrata al contrario della famiglia della mia cara sorella e anche in questo, sua mamma mi aiutava spacciando la cosa per “ti ho fatto un regalo” ma il regalino magari erano scarpe o roba simile. Ad un bambino di prima, seconda, terza elementare etc in genere regali dei giochi, non vestiti o scarpe etc. Solo crescendo riuscii a capire quei gesti.
Io ero molto maleducato e pieno di rabbia da piccolo, avevo anche tanti amici, ma solo con la mia amica mi sentivo a mio agio al 100% e solo a casa sua mi sentivo di poter esser me stesso. Non è un caso che la mia seconda mamma litigò più e più volte con mia madre biologica. Infatti mia madre provò più e più volte a vietarmi di vedere la mia amica, ma eravamo troppo legati e io scappavo di casa per giocare con lei etc. A casa mia avevo in educazione da pane e schiaffi e a casa della mia amica da abbracci e comprensione.

Poi si è cresciuti assieme fino a 20 anni. Abbiamo foto di ogni genere. La cosa bella è che si vede proprio come siamo cambiati assieme. Dalle elementari fino ai vent’anni c’è una sorta di book fotografico della nostra vita. Troppo bello. Foto mentre ci si abbraccia, mentre si ride, mentre si piange, foto in adolescenza con jeans strappati e via dicendo.

Io son contento di quello che ho vissuto, son molto contento che anche mia moglie sia riuscita a capire appieno la cosa senza gelosie strane, perché d’altronde eravamo come fratello e sorella. La madre di lei ha pure allestito la casa per il mio matrimonio, quindi abbiamo presenziato a “due banchetti” prima di sposarci. In casa sua ci sono anche foto mie appese, perché io per la madre sono come un figlio. C’è anche una foto di me e mia moglie al matrimonio. Per lei è stato proprio come se si sposasse suo figlio.

Bella la battuta sulle due suocere ahaha. Mia moglie però non va molto d’accordo con la mia mamma di sangue, al contrario di quella acquisita.
Che dire è così che va la vita.


Mi spiace Rakosi. Ti capisco fin troppo bene

Ciao Lost, sono contenta che non ti sia offeso per la battuta, cercavo giusto di controbilanciare la commozione generale...😢😢😢.
Anch'io ho sperimentato, in seguito alla morte di persone care, il loro continuare a vivere in me, cambiandomi, come se parti di loro si fossero sostituite a parti di me per poter continuare ad esistere e rendermi migliore. A te è successo? Non so, ad esempio, prima eri impaziente, o non amavi la montagna, e siccome lei era dolce o amava i monti ora anche tu? Non so se riesco a spiegarmi.

Purtroppo anche io ho avuto una grave perdita prima dell'estate, so che non ci sono molte parole da dire.
Potremo dimenticare dei dettagli, forse. Spaventa anche me. Quello che non potremo dimenticare è quanto di bello abbiamo vissuto insieme. È marchiato dentro di noi.

Stelin (VS0R230626), 27/09/2023 14:27:

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Ciao Lost, sono contenta che non ti sia offeso per la battuta, cercavo giusto di controbilanciare la commozione generale...😢😢😢.
Anch'io ho sperimentato, in seguito alla morte di persone care, il loro continuare a vivere in me, cambiandomi, come se parti di loro si fossero sostituite a parti di me per poter continuare ad esistere e rendermi migliore. A te è successo? Non so, ad esempio, prima eri impaziente, o non amavi la montagna, e siccome lei era dolce o amava i monti ora anche tu? Non so se riesco a spiegarmi.

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Ma si ci stava come battuta, mi son messo a ridere quando l’ho letta. Onestamente no, non mi è capitata questa cosa. Sono il solito ragazzo di sempre, ma con una luce spenta, come ho detto nel messaggio iniziale. Non riesco nemmeno a spiegarla decentemente questa cosa.
Però devo dire che se mi chiedessero se fossi disposto a rivivere tutto, con lo stesso identico e tragico finale, risponderei di si. Perché nonostante la grandissima sofferenza che ho provato e che provo tutt’ora, il positivo è comunque di gran lunga superiore al negativo. So anche che pure lei la penserebbe come me.

Alla fine devo dire che quando penso a lei, 9 volte su 10 inizio a ridere come un pirla perché mi vengono in mente un sacco di ricordi divertenti, è quando “finisco di pensare” a questi ricordi che mi assale la malinconia.

Anche io ho avuto delle perdite gravissime negli ultimi tre anni. Non una quindi, ma diverse, almeno quattro, e tutte estremamente dolorose.
Talmente numerose e talmente dolorose, che alla fine ho reagito, sto reagendo, in maniera diametralmente opposta a quella di Lostforever.
Il dolore mi ha anestetizzato: non soffro più, neanche un po’. È come se il mio cervello avesse detto basta così, non è più possibile soffrire ancora, ci sono dei limiti a tutto.
Ho cancellato tutti i ricordi, faccio persino fatica a focalizzare con esattezza facce, voci, modi di essere di chi non c’è più.
Ho introiettato il concetto che la morte è un fatto naturale e molto democratico: arriva sempre con matematica certezza, ed arriva per tutti..
Adesso non mi fa più paura né mi angoscia: so che loro non ci sono più così come, tra un tempo x, non ci sarò più neanche io. Qualche decina di anni in più o in meno, in fondo che differenza fa?