Grazie al Covid cosa ho scoperto...

Faccio parte delle persone che hanno dovuto rivedere i rapporti con diversi conoscenti/parenti amici, in positivo o negativo, grazie a quel che si è svelato di loro durante la pandemia. E ho scoperto anche diverse cose su me stessa. A voi è successo? Qualche aneddoto?

a parte che in generale la gente mi sembra più incattivita di prima e i medici di base fanno ancora meno di prima.....

per il resto su me stessa ...no ...non ho rilevato nulla di particolare.

ho solo un caso di una ragazza a me molto cara, già timida e con qualche problema a relazionarsi che con il covid si è chiusa ancora di più.
E si sta portando dietro un sacco di problemi. Mi fa molto male questa cosa.

cosa hai scoperto su te stessa stelin?

Prima di tutto che se non posso muovermi sbrocco e che il fatto di non poter viaggiare mi fa sembrare la vita non degna di essere vissuta. E ha confermato che non sono capace di rispettare le regole. Quindi ho infranto praticamente tutti i divieti esistenti (con gran sollievo di tutta la famiglia) ringraziando il cielo di essermi appena trasferita in Francia dove erano piuttosto cool, compreso il fatto che le scuole non hanno chiuso e non ho visto soffrire i miei figli.

Stelin (VS0R230626), 17/10/2023 12:04:

---

Prima di tutto che se non posso muovermi sbrocco e che il fatto di non poter viaggiare mi fa sembrare la vita non degna di essere vissuta. E ha confermato che non sono capace di rispettare le regole. Quindi ho infranto praticamente tutti i divieti esistenti (con gran sollievo di tutta la famiglia) ringraziando il cielo di essermi appena trasferita in Francia dove erano piuttosto cool, compreso il fatto che le scuole non hanno chiuso e non ho visto soffrire i miei figli.

---

io invece sono molto ligia e ho rispettato i vari divieti.
ma so di certo che se avessi avuto 16 anni, non ne avrei rispettato manco uno.
Ho ammirato infatti molto il self control di mia figlia.....perchè io sarei scappata dalla finestra alla sua età!

Allora devo essere rimasta sedicenne inside ;-)

Stelin (VS0R230626), 17/10/2023 12:12:

---

Allora devo essere rimasta sedicenne inside ;-)

---

top!!!

ho scoperto che è pieno di persone veramente stupide, non fanno solo finta di esserlo quando gli fa comodo, non capiscono un cazzo al punto di andare contro il loro stesso interesse 😂

Inizio da me:
Mi sono scoperta più resistente di quel che credevo.
Le limitazioni varie non mi hanno fatto certo piacere, ma neanche sbroccare. E ho guardato in faccia la paura al punto che quando mi hanno portato il virus direttamente a casa ero sì preoccupata e seccata, ma non più spaventata. Ho usato il tempo a disposizione (finalmente avevo del tempo) un po' per riprendere fiato e godermi anche le piccole cose e per cercare di capire ciò che non mi aveva mai interessato approfondire, come ad esempio malattie, sintomi e metodi di cura. E tanto altro. Di quel tempo così "immobile" non ne ho sprecato un attimo.

Sulle persone:
"Ne usciremo migliori" è stata la più grande presa per i fondelli che abbia mai sentito. Nessuno ne è uscito migliore, me compresa.
Ho visto uscire il peggio dalle persone e sono diventata io terribilmente spietata verso determinati atteggiamenti al punto da troncare rapporti senza se e senza ma. Ero già predisposta a farlo, me l'aveva insegnato la vita, ma ho smesso di dare seconde chances.

Beh ho scoperto chi è ipocondriaco e chi invece è fatalista. Su di me ho scoperto quanto sono intollerante a qualsiasi privazione e imposizione. Ho capito che non sono tagliata per lavorare sempre con le stesse persone per più di 2 o 3 anni; ho bisogno di cambiare periodicamente.

Ho scoperto che sopravvivrei facilmente ad un'apocalisse zombie.

TheGlitch (hE2V221203), 17/10/2023 22:58:

---

Ho scoperto che sopravvivrei facilmente ad un'apocalisse zombie.

---

Ma anche se non esistesse più Internet? Penso che la maggior parte delle persone under 50 sia sopravvissuta grazie alla rete, che li ha fatti sentire meno soli, spesso divertiti, a volte aperto porte su universi sconosciuti...

Stelin (VS0R230626), 18/10/2023 13:47:

---

Ma anche se non esistesse più Internet? Penso che la maggior parte delle persone under 50 sia sopravvissuta grazie alla rete, che li ha fatti sentire meno soli, spesso divertiti, a volte aperto porte su universi sconosciuti...

---

anche secondo me.
ma ti diro.....anche per qualche over 50 che ha quel minimo di base tecnologica per fare una videochiamata. Tipo i miei genitori.
E da li, mio padre videochiamata tutti a garganella!!! ahahahha

Mi sono chiesta tante volte e ho pensato tante volte agli anziani che erano veramente in casa da soli........come deve essere stato brutto quel periodo.

Ho scoperto che so fare le meringhe 😅

Anch'io posso sopravvivere ad un' apocalisse, con internet!!!!
Per le ricette ed i tutoria di attività manuali. C'è da dire che oggi come allora, vivendo in appartamento, le possibilità sono limitate. Zero attività all' aperto.
Internet anche per ginnastica e libri.
E contatti umani.

Ho verificato ulteriormente che l' intolleranza e l' ignoranza sono trasversali: c'entrano poco con titolo di studio e ceto sociale.

Ho scoperto l' ortolano dietro casa, che è anche produttore e da allora nostro spacciatore di frutta e verdura.

Per me non è cambiato granché, mi viene in mente un caso di amicizia rinsaldata, quindi 👍

@Stelin Non ne ho idea di come potrebbe essere un futuro senza connessione, conosco il passato senza connessione, ho navigato la prima volta che avevo 19 anni, per dire. Però sembra che gli zombie non mangino i cavi in fibra ottica e non abbiano un gran cervello, quindi i sopravvissuti potrebbero imparare a manutenere la rete esistente e continuare a pubblicare video da cerebrolesi su tiktok e mandarsi i buongiornissimo su uozzap o feisbuc.

Mmm... sto rivalutando l'intelligenza degli zombie e l'assenza di internet...

Stelin, 18/10/2023:

---

Ma anche se non esistesse più Internet? Penso che la maggior parte delle persone under 50 sia sopravvissuta grazie alla rete, che li ha fatti sentire meno soli, spesso divertiti, a volte aperto porte su universi sconosciuti...

---

TheGlitch (hE2V221203), 18/10/2023 23:03:

---

Mmm... sto rivalutando l'intelligenza degli zombie e l'assenza di internet...

---

😅😅😅
Come ti capisco!

Anche io ricordo la vita senza connessione. In realtà c'era una connessione ed era quella umana😏. C'erano i citofoni che suonavano, le uscite in gruppo, il trascorrere fisicamente il tempo insieme.
Ora invece ci sono i messaggi whatsapp, le chat di gruppo e il trascorrere il tempo virtualmente insieme e fisicamente isolati.

Io credo che riusciremmo a vivere comunque senza connessione. Per chi ha vissuto senza, sarebbe un riprendere le vecchie abitudini. Per chi non l'ha vissuta, sarebbe scoprire nuove abitudini. Nonché i rapporti umani come il litigare con un addetto dietro ad una scrivania invece che con un PC che non ti risponde.

Nel periodo del covid la connessione ha dato un buon aiuto, non lo nego. Io però ero tra quelli che ad un certo punto dovevano disconnettersi e chiudere anche il cell. per quieto vivere e per fare altro.

io sono felicissima se penso di aver vissuto l'adolescenza senza connessione.

L'appuntamento era in piazza, passavi di li, qualcuno lo trovavi!

e poi sono sincera....se a 16 anni avessi avuto certi social, avrei fatto delle cagate micidiali e mi avrebbero arrestato per stalkeraggio se penso a quello che facevamo io e le mie amiche con le "pagine bianche".....figurati con fb!
ahhahah
no no, per l'amor di dio!

certo c'è pero una parte di me ad oggi che non rinuncerebbe mai alla connessione.
Parlo delle cose pratiche, del semplice utilizzo della home banking e di un sacco di cose che ora puoi fare solo con pc senza uscire e fare code interminabili.
Questo lato della connessione a me serve molto. E non ci rinuncerei.
Certo per altri invece è un problema se non sono persone "telematiche".

Per me non è cambiato nulla.

Però ho scoperto che alcune persone, che dicono di avere una vita piena di amicizie, viaggi, ecc... ecc... improvvisamente sono sprofondate nella solitudine più nera, perché in realtà era tutto un po' fumoso ciò che avevano. Secondo me il Covid ha fatto bene a questa gente.

Io so che sono stato confinato, come tutti.
Questo non mi ha dato neppure la possibilità, negli ultimi tempi, di recarmi a far visita a mia madre, che era ospite (completamente inferma), in una struttura presso Abano Terme; nella zona Mandria, Padova, non lontano da
Villa Giusti, dove fu firmato l'armistizio, nel 1918.
Sentivo mamma al telefono; ho il dubbio che mi sia perfino morta, al telefono.

Mi sento un uomo solo, non solamente per le mie vicende familiari. Anche il mio rapporto con la società, ormai lo sapete.
Ho inoltre la stessa impressione di Alebabi, che la società sia alquanto peggiorata.
Anch'io desidero stabilirmi, una volta o l'altra, all'estero, pur temendo che questo rimanga un sogno e un desiderio.

Per ora, mi consolo partendo, tra sette giorni.... per quella stessa vacanza, da cui sono tornato tredici giorni fa, l'8 di ottobre;
wieder nach Österreich. Partirò il 28 ottobre,
tornerò il giorno dei Santi, 1 novembre.
Sarà una cosa breve. Durante l'inverno, però, da lì a metà aprile, non trovo utile e conveniente né piacevole, muovermi da Padova.....

Nella primissima fase della pandemia, quando era tutto incerto e nelle chat tra medici circolavano studi terrorizzanti, ho provato, per la prima volta nella mia vita, cos’è la paura.
Paura vera: paura di morire, certo, ma anche, e forse soprattutto, paura di fare del male alle persone a me care.
Non racconterò una storia particolare di cui sono stato vittima in quel periodo perché troppo intima, però provate lo stesso ad immaginare che significa vivere in una grande città con le strade vuote, la gente sdraiata sul divano che si lamenta di non poter fare jogging mentre si spara serie su serie di Netflix alla TV, mentre tu, invece, devi uscire di giorno o di note, per andare proprio nella “tana del lupo”, a visitare e curare persone che stanno male (e, purtroppo, a volte muoiono) e che possono facilmente trasmetterti la malattia di cui tutto il mondo parla e di cui tutti hanno paura.
Provate a pensare che si prova a vedere gli altri inquilini del tuo palazzo che ti vedono tornare a casa stravolto dalla stanchezza e che ti evitano come fossi un appestato perché “sanno” che lavoro fai.
Provate ad immaginare il senso di colpa che ti coglie se una persona a te cara si ammala e tu vieni roso dal sospetto di esserne stato tu la causa.
Provate ad immaginare, però, l’orgoglio di riuscire a superare tutto questo, vincere la paura, alzarsi lo stesso dal letto ed andare a lavorare a testa alta perché è tuo dovere farlo.
Ed adesso provate ad immaginare cosa si può provare quando si passa dall’essere mitizzati come eroi ad essere considerati delle merde e trattati come tali.
Fate tutto questo e capirete, forse, perché sono (quasi…) sempre così incazzato.

Complimenti, dottore.

Detto dal fondo del cuore,
senza modi di dire e senza ironia.

Ho già detto molte volte, in Amando, chi, secondo me, ha originato la pandemia. La guerra, a noi, era fatta già da tempo, in vari modi, l'ultimo dei quali è stata questa guerra biologica.
Una volta, anche se non ricordo più in quale fase - ho perso la...cronologia - incontrai, nella colazione di metà mattina, in un bar, una signora "negazionista". Rivolgendosi a me e alla ragazza dietro al banco (italiana da recente), cominciò, animatamente, a dire che la pandemia era una balla. Lei, del resto,lavorava come infermiera all'Ospedale Civile di Padova; lo sapeva bene.

L'invasata parlava con accento.....russo.

Con l'apparenza logica di darle ragione, animato anch'io, cominciai a fare delle allusioni, allusioni che potete immaginare.
Mantenendo anche lei un analogo atteggiamento (irritata era già), continuò la falsariga del suo discorso. Era però evidente che, se avesse potuto, mi avrebbe picchiato di brutto. Era pure una donnona. La ragazza del banco.... aveva un'aria da temere il peggio. La tranquillizzò il fatto che avevo fretta ed ero in procinto di pagare e uscire, così la sedicente infermiera.
Salutai la ragazza, che in seguito continuò a essere gentile, come di consueto. Ci salutammo, io e la casuale interlocutrice; con apparente cortesia, tono animato, apparentemente per l'argomento. Quella ragazza sembrava temere che ci saremmo scannati.