Soldatojoker mi stai parlando di genitori non ritenuti in grado di curare i figli. Genitori non amorevoli.
Non è questo il caso mi sembra.
Allora anche Englaro avrebbe dovuto seguire la legge. Invece no. Perché essendo genitore ha scelto per il bene della figlia che addirittura non pativa alcuna sofferenza. Forzando la legge. E tutti dietro a sostenerlo, perché lui aveva deciso che quella non era vita per sua figlia. In assenza di una sofferenza oggettiva.
Quindi i genitori devono o non devono essere coloro che decidono in casi come questo?
Ripeto: o c'è la dichiarazione che quel padre ma soprattutto quella madre aveva problemi psicologici, oppure quella commessa è una violenza. Perché soprattutto la mamma? Perché Indi aveva solo 8 mesi e natura provvede un legame speciale e forte tra la mamma e la sua bambina.
Quei genitori non vivevano sulla nuvola della guarigione e neppure nel forum. Tutti i giorni vedevano la loro bambina e valutavano che il tempo di salutarla non era ancora arrivato.
Invece qualcuno l'ha presa e ha deciso per legge che il suo tempo era finito.
Perché per legge la sua vita non aveva più senso.
Tra l'altro questa procedura a quanto pare viene effettuata su quelli che non possono pagare. Più volte sui neonati.
Allora se è per compassione e giustizia che ci si batta perché tutti ne godano. Perché la legge arrivi anche nelle cliniche private e sugli adulti: mica si può permettere che qualcuno venga torturato, giusto? Anche se la tortura è dorata.
Fino a che punto la legge e lo stato possono e devono intervenire in assenza di un reato nella decisione di quale vita abbia senso?
Ci sono esempi in passato.
Che poi, al netto della legge probabilmente è mancata una fetta di umanità in quella vicenda: quella dell' ascolto e della comprensione dei due genitori, che forse potevano essere accompagnati in modo diverso in questa vicenda.
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Cadi sette volte, rialzati otto