| | | OFFLINE | Post: 344 | Età: 100 | Sesso: Maschile | |
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12/02/2024 00:16 | |
Ricordi, quanto detestavi essere fotografata?
Chiunque cercasse di sorprenderti incappava in una smorfia infantile, quando non ti schermivi cingendo il mio corpo per nasconderti, borbottando la tua ritrosia.
Questo ritratto, no. Questo ritratto ti restituisce com'eri.
Bella, di una bellezza spontanea e indicibile.
Immortala l'intimità violata dal mio sguardo sul tuo corpo sensuale, fasciato da un semplice prendisole bianco di pizzo traforato, che lascia scoperte le tue lunghe gambe, il ventre piatto, l’attaccatura dei seni, facendo risaltare il tuo collo sottile e la fiera serenità del tuo volto da madonna.
Ti stagli in un tramonto d'arancia, sopra un mare imperlato, pulsante di luci. Fa da sfondo l’arenile, il bianco serpente che da Ezi si snoda per le Saline, fino a Punta Negra.
All'orizzonte, su una lingua di terra, oltre la candida orlatura di sabbia, sonnecchia un budello di case. È Stintino, l’antico borgo di pescatori, immerso fra due bracci di turchese, estremo lembo d’Ichnusía.
La percezione visiva si traduce in paesaggio dell’anima.
Una baraonda d’immagini e di ricordi mi catapulta negli anfratti del tempo, offuscandomi la mente e stringendomi il cuore.
È proprio vero che l’amore per i luoghi, quando intimamente vissuti, è inesprimibile come l’amore verso le persone, anche quelle che ci hanno lasciato.
Vivo la mia regressione infantile quando dal mare dell’oblio riemerge la morbida figura del tuo corpo, piegato sulla battigia.
Genuflessa setacci conchiglie dopo la mareggiata. Abbacinata ti volti e sorridi orientando le tue schive fessure dorate oltre la mia persona, in segno di timidezza.
E mi basta sfiorarti ancora una volta nei pensieri, per riprendermi il mondo.
Kaos Calmo
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