Nemes87, 18/03/2024 11:53:
Masquerade, semplicemente è da razzisti generalizzare parlando di un intero popolo o paese, senza conoscere uno a uno gli abitanti. Ho conosciuto francesi, spagnoli, tedeschi, rumeni, americani, russi, israeliani... alcuni simpatici, altri antipatici, ma è chiaro che il loro carattere non dipendeva in alcun modo dalla loro personalità 🙄 certo, alcune loro idee penso che fossero in parte dipendenti dalla propaganda che hanno subito fin da bambini, ma questo non ha nulla a che vedere col carattere
Nemes, ognuno di noi riceve un'impronta generale dal luogo in cui vive. E non si può essere sicuramente solo negativi o positivi.
Ma quell'impronta determina anche un modo di pensare o comportarsi.
Far finta che non esista, è non voler vedere, non essere razzisti.
Sarei razzista se un francese (resto sul francese solo per il tema affrontato) ricevesse da me un comportamento ostile a prescindere. E invece continuerei ad essere ospitale.
Ma se quel tipo continua a dare dimostrazione di quell'impronta che non mi piace, non posso far finta che sia il contrario. Non posso farmela piacere per non essere chiamata razzista.
Poi ci può stare che ognuno di noi, se vuole, può distinguersi. E il tutto si concentra sul quel "se vuole".
E vale per ognuno di noi.
MAI e SEMPRE sono le parole più improbabili al mondo.