quanto è difficile trovare l'amore?

Sì, mi sembra sia incompleto.

Interessante perché tratta un argomento che accomuna tante persone. Non dice però nulla di nuovo. Ben venga che ci sia anche lui, su cui tanti convengono. Nel senso che il messaggio è lo stesso ma a volte serve un particolare messaggero per arrivare a quella persona o gruppo di persone. In questo caso intendo gente molto più giovane di me e che tende a dare un'etichetta a tutto. Lui parla il loro linguaggio.

Se posso: nessuno ha mai promesso il grande amore della vita. Penso che sia una tensione, uno di quei bisogni naturali dell' uomo. Esattamente come mangiare. Per questo se ne parla tanto ed è il protagonista di film e canzoni ecc. Certo, sapendo che l' argomento "tira" c'è chi ne fa un business ma personalmente nessuno mi ha instillato questa cosa.

Perché mi sembra incompleto: perché parla di una parte dell' amore, quello di coppia, e perché non dice che l'amore si impara a riconoscere. Che l' amore che andiamo cercando, prima di essere un' altra persona, è l' amore stesso.

In questo ho trovato chiaro ed interessante Anthony De Mello. Ho letto solo "Istruzioni di volo per aquile e polli", capitato per caso tra le mani.
Lui in realtà non fa l'esempio del cibo ma di musica. A me viene meglio col cibo.
Se l'amore è un bisogno come il cibo, devo imparare a riconoscere quello che fa bene e quello che non fa bene.
In questo siamo tutti inesperti, abbastanza. E quindi si procede per tentativi. A volte sbagliando perché quella "cosa" ha l' aspetto dell' amore, quello che ci immaginiamo, poi la mangiamo e scopriamo che ci fa male. Perché stiamo male. È parte del processo, niente di grave. È bene sapere che fa male, è normale. In alcuni casi si tratta anche di capire e accettare che quello che ci hanno detto essere buon cibo, per noi non lo è.
Piano piano capiamo cosa invece è l' amore, cosa ci fa bene. Lo scopriamo in tante cose e se veramente siamo in ricerca ce ne cibiamo e cresciamo sani. Ce lo dice il nostro stato di salute. Non pretenderemo di essere sfamati da quel piatto e solo quel piatto.
De Mello dice che scopriremo di avere una intera orchestra dentro di noi. Non è l' altro che può suonare per noi la musica. Questo lascia sempre insoddisfatti. Non si tratta neppure di chiudersi in se stessi per un distorto senso di indipendenza. Anzi.

Una volta imparato cosa è l' amore e cosa ci fa bene, siamo poi in grado di riconoscerlo. Ma se non dovesse accadere l'incontro, quell' amore grande di cui andiamo in cerca è già lì.

Nel momento in cui c'è l' incontro con l'altro, c'è una base solida e non la ricerca di un puntello o di un biglietto per il paradiso.

Senza giudizio di giusto o sbagliato, chi si aspetta di venire sfamato da altri, è ancora un bambino, che ha tutto il diritto di aspettarselo. E tornando all' esempio della dieta: ai bambini i genitori adulti cercano di proporre un po' di tutto, partendo certo dalla cucina di casa. Chiaro (almeno si spera) che non si propongono sostanze note per essere velenose. Però potrei dargli qualcosa che in generale fa bene ma a lui/lei no (esempio banale: le allergie).
Chi sente la spinta a crescere, lo farà senza lo scopo o peggio la pretesa di incontrare un compagno che lo corrisponda, certo aperto e desideroso di tale incontro.

Un' ultima cosa: non è che quando non c'erano i social fosse più facile, queste difficoltà ci sono sempre state. L' uomo ne parla da sempre.
Senza andare troppo lontani, ma un po' di più della mia personale esperienza, il buon Giacomo Leopardi penso sia un bell'esempio. È vero, aveva la gobba, ma per dirla in modo moderno sulla carta il suo status era più che sufficiente ad ovviare quel difetto, oltre al fatto di avere testa e sensibilità. Eppure....