00 30/03/2023 10:41
io rimango ferma sul mio punto
non riesco proprio a capire nella mia totale ignoranza perchè un obiettore di coscienza non dovrebbe prescriverla.


La contraccezione di emergenza è un trattamento farmacologico?
La contraccezione di emergenza è un intervento che può essere di tipo farmacologico o non farmacologico.

Attualmente in Italia vi sono tre importanti metodi di contraccezione di emergenza autorizzati: la spirale intrauterina al rame (IUD-Cu), la pillola di emergenza a base di ulipristal acetato (ellaOne) e la pillola di emergenza con levonorgestrel (Norlevo, Escapelle).

La contraccezione di emergenza può essere un trattamento abortivo?
La contraccezione di emergenza NON è un trattamento abortivo. Non ha nulla a che fare con la cosiddetta pillola abortiva a base di mifepristone, anche nota come RU-486. Questo medicinale, infatti, viene utilizzato per praticare l'aborto farmacologico interrompendo una gravidanza in atto.

Al contrario, la contraccezione di emergenza è in grado di ridurre il rischio di gravidanza conseguente ad un atto sessuale non protetto o non adeguatamente protetto in una percentuale che varia tra il 75 % ed il 99% in relazione al metodo usato. L’inserzione di uno IUD al rame è il metodo più efficace, seguito dai trattamenti farmacologici con le pillole a base di ulipristal o levonorgestrel. La donna che assume una di queste pillole deve essere informata e consapevole che la gravidanza potrebbe comunque presentarsi nonostante venga assunto il trattamento.

Spirale al rame (IUD)
La spirale al rame è un metodo contraccettivo che può essere utilizzato anche come metodo contraccettivo di emergenza se viene impiantato nell’utero della donna entro e non oltre 5-7 giorni da un rapporto a rischio di gravidanza. L'inserimento dello IUD, entro i 5 giorni da un rapporto a rischio, è in grado di evitare l'insorgenza del 99% delle gravidanze.
A differenza degli altri metodi disponibili per la contraccezione di emergenza può essere usato come metodo contraccettivo di prima scelta per i successivi 3-5 anni.
La spirale al rame è un dispositivo di plastica circondato da un sottile filo di rame spiralizzato. Viene inserita nell’utero della donna da un ginecologo. Il rame, con la sua funzione spermicida, rilascia ioni che ostacolano la motilità e la sopravvivenza degli spermatozoi oltre che la fecondazione dell’ovulo. Non protegge da malattie veneree.

La pillola di emergenza a base di ulipristal acetato (ellaOne)
Chiamata anche pillola dei 5 giorni dopo. È un farmaco a base di ulipristal acetato che agisce ritardando l’ovulazione e riducendo così il rischio di una gravidanza. Questo tipo di contraccezione di emergenza non è efficace al 100% e su 100 donne che assumono questo medicinale si verifica una gravidanza in circa 2 casi.

La pillola dei 5 giorni dopo serve unicamente per evitare che si instauri una gravidanza, se la gravidanza è già in corso essa non verrà interrotta. Pertanto, minore è il tempo che passa tra il rapporto sessuale e l’assunzione di questo tipo di pillola, maggiori sono le probabilità̀ di evitare la gravidanza. In particolare, l’assunzione deve avvenire entro e non oltre 5 giorni (120 ore) dopo il rapporto sessuale a rischio ma è preferibile farlo entro 12-24 ore dal rapporto. In tale caso, le percentuali di efficacia sono pari al 95-98%.