Ci sono cambiamenti nel decifrare la vita che contrastano con i condizionamenti classici. Anche se gli adulti-anziani sbeffeggiano il basso livello di scolarizzazione dei giovani, gli stessi giovani riescono ad esprimere inaspettatamente comportamenti concreti che stanno anche cambiando l'economia e di conseguenza gli usi ed i costumi. Basta vedere come tanti 18enni non prendono la patente di guida ed utilizzano i mezzi pubblici. Ma non solo questo.
Pochi giorni fa ho letto l'articolo di Gianluca Mercuri sul corriere della sera che ricordava come l'ex ministro Tommaso Padoa-Schioppa defini i giovani 20-30enni come dei bamboccioni per poi considerare come quegli stessi giovani hanno dovuto affrontare il fenomeno dell'emigrazione anche intellettuale oltre che economica (fuga dei cervelli) e citare pure la definizione della Elsa Fornero che, sei anni dopo lo Schioppa, definì i giovani "choosy". Mia convinzione è che non c'è un fenomeno definibile dei bamboccioni o dei choosy ma una contraddizione tutta italiana (come al solito) secondo la quale le retribuzioni calano all'aumentare dell'inflazione! In pratica i giovani dovrebbero farsi il mazzo per non guadagnare un cazzo.
Quindi, i lavori che i giovani italiani del 2023 dovrebbero accettare sono retribuiti la metà di quanto i loro genitori percepivano e senza diritti sindacali.
La santanché fa presente che nel turismo, oltre che nell'agricoltura, c'è una grande possibilità di occupazione ma i giovani sono molto più attenti alla qualità della vita e considerano lavorare il sabato e la domenica inopportuno dato che peggiora tale qualità (della loro vita): ma tace sulla non retribuzione degli straordinari, della contrattualizzazione al minimo sindacale per poi promettere dei fuoribusta in nero, del non riconoscimento del giorno di riposo settimanale e del non retribuire le festività con compensi maggiori. Praticamente con una retribuzione di circa 1.200,00€ al mese, i lavoratori nel turismo, si deve lavorare 7/7 giorni la settimana con un orario giornaliero indefinito per i 6-7 mesi della stagione.
Ma dalle parole della santanché emerge anche un aspetto antropologico-generazionale, la ministra sembra aver colto "il mood prevalente, in base al quale i giovani ora «sono più attenti alla qualità della vita e al tempo libero»".
Briatore aggiunge un'altra riflessione sui giovani: "strani, accettano di campare con poco". Non è un caso che briatore sia socio della santanché. Entrambi pur non avendo competenze in sociologia, hanno un certo fiuto sul "fare" soprattutto il flavio.
Alla domanda se riesce a trovare camerieri per i suoi locali risponde: "«Macché, questi ragazzi hanno uno stile di vita strano, distante, diverso. Accettano di campare con poco (onestamente campano di merda, diciamocelo) ma non di fare lavori impegnativi, molte ore al giorno e avere un gruzzoletto rispettabile. Vogliono altro»".
Ed il nostro giornalista conclude: "Ecco, è questo «altro» che va indagato […] forse si scoprirà che non è voglia di stare sul divano in attesa di benefit assistenziali, ma qualcosa di diverso: un altro senso delle priorità e dei bisogni, per esempio, una declinazione pragmatica della precarietà per spogliarla del suo aspetto più alienante. «Campare con poco», ma restando almeno liberi (anzitutto di scegliere)."
Soldato mi perdonerà, non era mia intenzione invadere la sua discussione con un OT, voglio suggerire che quando i condizionamenti diventano estremi e portano alla schiavitù, nei paesi "liberi" le nuove generzioni possono sviluppare degli anticorpi che permettono loro di avvalersi, appunto, della libertà di scegliere: essere sfruttati per un tozzo di pane senza poter avere una vita può essere rifiutato a favore dell'essere liberi accontentandosi comunque del poco che permette di vivere con un tozzo di pane. Poi se il tozzo di pane non permette di formare una famiglia e generare figli, pazienza.
L'importante è che si riesca a produrre anticorpi.
Il poliamore nell'idea di questo professor justin clardy è un'ulteriore risposta di specifici anticorpi rispetto ad una delle più classiche trappole sociali che è il monoamore.
Le persone deboli si vendicano, le persone forti perdonano, le persone intelligenti ignorano.