A me non è mto simpatico Galimberti, non posso farci niente. Non sopporto questi filosofi star da social media che hanno sempre da ridire su categorie di persone e generalizzano tutto e tutti. Sempre pronti sulla teoria di come dovrebbe essere o non essere un insegnante, un alunno, una madre, etc. Ho percepito in questo monologo una specie di assegnazione di un "alibi" all'uomo, poverino, con la psiche elementare che non potrebbe cambiare. La percezione è stata fastidiosa. Io sono del parere che ciò che dobbiamo modificare per stare bene con gli altri, tutti, uomini e donne, è solo il comportamento. E quello è sempre modificabile.
Dei filosofi che dispensano opinioni, il mio preferito è Cacciari che considero intelligente, elegante e sobrio. Non è senza difetti, come tutti, ma il più vicino a me. Gli altri (Galimberti, Crepet, etc.) non posso fare a meno di vederli grezzi e alcuni pure sciatti nei pensieri (qualcuno anche nell'aspetto).