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Il sonno della ragione genera mostri

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  • Stefano
    00 03/06/2023 06:44
    Re: Re: Re:
    Sousuke (cFzD221203), 02/06/2023 19:47:


    Se la sta violentando è quasi certo che viene considerato come proporzionale lo sparo e l'uccisione, perchè l'offesa in quel caso alla vittima è grave, fisica e può essere mortale.




    Io non lo darei per scontato: bisogna anche dimostrare che non c'erano altri sistemi per proteggere la bambina. Si poteva, per esempio, sparare ad un braccio o ad una gamba, oltre che per aria a scopo intimidatorio..
    E, comunque, sgombriamo il campo da ogni dubbio, cambiamo scenario: mettiamo che, dopo averti visto con la pistola in pugno, il maniaco molli la presa e tenti di scappare: sei sicuro di resistere alla tentazione di sparargli lo stesso? Ed in quel caso non ci sono santi, se l'autopsia dimostra che gli hai sparato alle spalle, vai in galera senza se e senza ma.

    Ma il punto è che l'aspetto legale interessa fino ad un certo punto, qui stiamo parlando di mostri: ciò che volevo indagare era l'aspetto psicologico (non legale) della vicenda da me ipotizzata: in cui l'omicidio non avverrebbe, o almeno non solo, allo scopo di difendere la bambina, ma anche, se non soprattutto, perché sopraffatti da sentimenti "forti, dalla rabbia e dall'odio nei confronti di un essere tanto abietto.
    Ancora più nel caso ipotizzato da LaPeppa, il marito che andrebbe a cercare il maniaco anche DOPO che il fatto è stato commesso, per puro spirito di vendetta (o, se volete, di desiderio di farsi giustizia da sé).
    Il tutto per dimostrare il mio assunto: tutti possono diventare assassini, c'è solo bisogno di un buon motivo e di una giornata storta.
    In questo caso, anzi, il motivo sarebbe talmente forte che, forse, non sarebbe necessaria neanche una giornata particolarmente storta.

    E, ripeto, ho presentato un caso eclatante, ma tanti ce ne potrebbero essere di meno evidenti: lì, la "giornata storta" (AKA il contesto psicologico del momento) potrebbe avere un ruolo predominante.
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    LaPeppa
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    00 03/06/2023 08:26
    Stefano, quello che vuoi, ti chiedo di cambiare esempio.
    Ho un po' di nausea. Grazie


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    boomerkiller
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    00 03/06/2023 12:57
    Re:
    Stefano (tbct230131), 02/06/2023 17:17:

    Ripeto una frase che ho già scritto e che racchiude il mio pensiero: chiunque può essere un assassino, basta una buon motivo ed una giornata storta. Possiamo/dobbiamo solo cercare di eliminare alla radice i possibili "buoni motivi" e sperare che non ci arrivi addosso la giornata storta.



    No, non basta una giornata storta. Di giornate storte se ne vivono tante e tutte hanno un motivo reale per andare storte. A chi basta una giornata storta per essere violento e uccidere manca un'educazione e una cultura sufficiente per indagare ciò che non conosce. La reazione violenta indica fragilità e immaturità emotiva. Praticamente manca tanta roba.
    Se prendiamo come esempio il caso di Alessandro Impagnatiello c'è tutta una serie di situazioni che lui non gestisce per fragilità e immaturità emotiva. Chiunque con un minimo di capacità razionale evita di mettere incinta anche l'amante visto che ha messo incinta la fidanzata. Non è arrivato all'omicidio per una giornata storta, c'è arrivato per un crescendo di sciocchezze decisamente gravi e che lo hanno portato alla più grave perché incapace.
    C'è proprio, minimo, una semi incapacità mentale. Il problema è interessarsi a capire quanti uomini e anche quante donne soffrono di semi incapacità mentale. Non saper interpretare la realtà ed i suoi pericoli dimostra questo.
    Faccio un altro esempio: qualche tempo fa ho letto di una donna che andando a prendere i suoi due gemelli all'asilo lasciò in auto il figlio più grande. L'auto si sfrenò (?) e sfondò la recinzione investendo 5 bambini di cui uno morì.
    Un incidente che per me dimostra come sottovalutare alcune situazioni evidenti ha dellincapacità irrazionale cioè semi incapacità mentale.
    Le persone deboli si vendicano, le persone forti perdonano, le persone intelligenti ignorano.
  • Stefano
    00 03/06/2023 15:27
    Re: Re:
    boomerkiller (WUtP230214), 03/06/2023 12:57:



    No, non basta una giornata storta.





    Infatti non basta: io ho parlato di DUE fattori: la giornata storta E il buon motivo... Dove per "buon motivo" non si intende, ovviamente, un motivo che giustifichi un omicidio, ma una spinta sufficientemente forte in quella direzione.
    Motivo che cambia radicalmente da caso a caso, da persona a persona, da contesto a contesto. Per un tossico incallito in crisi di astinenza potrebbe essere semplicemente la necessità di comprarsi una dose, per un mafioso quella di ubbidire agli ordini del "padrino", per un giovanissimo camorrista di strada quello di procurarsi i soldi per comprarsi un IPhone nuovo, per Alessandro il barista quello di liberarsi dall'incubo di una fidanzata e di un figlio che non voleva più, eccetera eccetera....
    Per una persona per bene, tranquilla e pacifica, lo scenario estremo che avevo adombrato prima (e che non ripeto più per rispetto a LaPeppa).
    [Modificato da Stefano 03/06/2023 15:29]
  • Stefano
    00 03/06/2023 15:28
    Re: Re: Re:
    .......
    [Modificato da Stefano 03/06/2023 15:28]
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    TheGlitch
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    00 03/06/2023 17:58
    @Masquerade

    Molto interessante anche il significato originario di "prodigio", che forse nel comune parlato moderno si è perso, ovvero "segno profetico", di fatto una visione/intuizione di ciò che ancora non è avvenuto.

    Penso anche che non serva arrivare all'assassinio per identificare il mostro, nel senso negativo del termine, trovo mostruose così tante cose senza che si arrivi alla violenza. Trovo mostruoso il modo di funzionare delle masse per esempio, la rassegnazione.

    Ma immagino che Goya avesse i suoi demoni da gestire, soprattutto dopo esser divenuto sordo e si sia reso conto di questo, che la sua ragione assopita non faceva altro che alimentare la depressione.


    Masquerade, 2/6/2023:

    Discorso interessante. E anche un po' più complesso di quanto possa sembrare a mio avviso.

    Partiamo dall'origine? L'etimologia della parola mostro non porta a qualcosa di così mostruoso (gioco di parole😉).
    Monstrum in latino indica "prodigio" che, come parola, tanto negativa non è. Anzi! E da qui ci si aggancia al verbo mostrare che è appunto far vedere qualcosa che normalmente non si vede.
    Chissà perché tutto ciò che è diverso, fosse anche un pensiero diverso, ci spaventa e ci fa trasformare anche le parole.
    Il prodigio è qualcosa di non usuale, insolito e genera distanze assurde.
    Ognuno di noi ha i suoi mostri da celare o da mostrare.
    Far accompagnare la ragione dalla fantasia rende più facile l'accettare questa parte di noi.
    Reprimere una parte mostruosa risveglierà demoni e prima o poi esploderà in qualche modo. Ciò che veniva celato, troverà la strada per farsi vedere.
    "Accarezzare" una parte mostruosa invece placherà il demone e quella parte potrà mostrarsi per quel che è: un prodigio.
    Un'opera che ha cercato di raccontare questa realtà da portare alla luce credo sia Notre-Dame de Paris di Victor Hugo.





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    "Dove c'è la tua paura, lì c'è il tuo compito." - (Carl G. Jung)
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    Masquerade
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    00 03/06/2023 19:15
    Re: Re:
    Sousuke (cFzD221203), 02/06/2023 19:41:


    Nella realtà però non finisce come col gobbo di notre dame. Capita l'opposto di solito, quindi meglio non mostrare spesso.




    Spero tu non ti riferisca al Gobbo di Notre-Dame della Disney. Lì la storia è stata un tantino modificata per farne una favola.
    Il racconto originale di Hugo non ha niente a che vedere con le favole. E neanche con i lieto fine.

    Non suggerivo di mostrare i demoni, ma di "accarezzarli" o come ho letto nel post di TheGlitch, gestirli. Più li si rifiuta, più li si reprime e più si mostreranno.
    Accettarli, donargli una "carezza" e quindi gestirli invece di reprimerli può cambiare gli eventi.


    MAI e SEMPRE sono le parole più improbabili al mondo.
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    Masquerade
    Post: 1.528
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    00 03/06/2023 19:18
    Re:
    TheGlitch (hE2V221203), 03/06/2023 17:58:

    @Masquerade

    Molto interessante anche il significato originario di "prodigio", che forse nel comune parlato moderno si è perso, ovvero "segno profetico", di fatto una visione/intuizione di ciò che ancora non è avvenuto.

    Penso anche che non serva arrivare all'assassinio per identificare il mostro, nel senso negativo del termine, trovo mostruose così tante cose senza che si arrivi alla violenza. Trovo mostruoso il modo di funzionare delle masse per esempio, la rassegnazione.

    Ma immagino che Goya avesse i suoi demoni da gestire, soprattutto dopo esser divenuto sordo e si sia reso conto di questo, che la sua ragione assopita non faceva altro che alimentare la depressione.






    Collega, come ho appena scritto nel post precedente, mi piace il termine che hai usato: gestire.
    E nel caso di Goya non so se lui sia stato in grado di gestirli.
    E sì, tante cose sono mostruose. I mostri non si rivelano all'improvviso, ma lasciano diverse tracce per gridare la loro esistenza.


    MAI e SEMPRE sono le parole più improbabili al mondo.
  • Maurizietto-AI
    00 03/06/2023 20:08
    E qui in Italia Molti hanno perso la Ragione? Mi riferisco a quelli che credono di combattere la sopraffazione del potere e non si rendono conto di distruggere la società civile costruita in tanti anni di lotte??
    [Modificato da Maurizietto-AI 03/06/2023 20:10]
  • cFzD221203
    00 03/06/2023 22:51
    Re: Re: Re:
    Masquerade (fnuj230103), 03/06/2023 19:15:



    Spero tu non ti riferisca al Gobbo di Notre-Dame della Disney. Lì la storia è stata un tantino modificata per farne una favola.
    Il racconto originale di Hugo non ha niente a che vedere con le favole. E neanche con i lieto fine.

    Non suggerivo di mostrare i demoni, ma di "accarezzarli" o come ho letto nel post di TheGlitch, gestirli. Più li si rifiuta, più li si reprime e più si mostreranno.
    Accettarli, donargli una "carezza" e quindi gestirli invece di reprimerli può cambiare gli eventi.




    Dipende dal tipo di mostro. A volte non si può renderlo mansueto. Comunque hai scelto un termine e delle espressioni che si prestano a tante metafore quindi glisso. 😅

    Mi riferivo comunque proprio al racconto originale di Hugo. Non era un perfetto lieto fine ma comunque nella realtà sarebbe finito in un modo peggiore.

    [Modificato da Sousuke 03/06/2023 22:53]
  • cFzD221203
    00 03/06/2023 23:02
    Re: Re: Re: Re:
    Stefano (tbct230131), 03/06/2023 06:44:




    Io non lo darei per scontato: bisogna anche dimostrare che non c'erano altri sistemi per proteggere la bambina. Si poteva, per esempio, sparare ad un braccio o ad una gamba, oltre che per aria a scopo intimidatorio..
    E, comunque, sgombriamo il campo da ogni dubbio, cambiamo scenario: mettiamo che, dopo averti visto con la pistola in pugno, il maniaco molli la presa e tenti di scappare: sei sicuro di resistere alla tentazione di sparargli lo stesso? Ed in quel caso non ci sono santi, se l'autopsia dimostra che gli hai sparato alle spalle, vai in galera senza se e senza ma.

    Ma il punto è che l'aspetto legale interessa fino ad un certo punto, qui stiamo parlando di mostri: ciò che volevo indagare era l'aspetto psicologico (non legale) della vicenda da me ipotizzata: in cui l'omicidio non avverrebbe, o almeno non solo, allo scopo di difendere la bambina, ma anche, se non soprattutto, perché sopraffatti da sentimenti "forti, dalla rabbia e dall'odio nei confronti di un essere tanto abietto.
    Ancora più nel caso ipotizzato da LaPeppa, il marito che andrebbe a cercare il maniaco anche DOPO che il fatto è stato commesso, per puro spirito di vendetta (o, se volete, di desiderio di farsi giustizia da sé).
    Il tutto per dimostrare il mio assunto: tutti possono diventare assassini, c'è solo bisogno di un buon motivo e di una giornata storta.
    In questo caso, anzi, il motivo sarebbe talmente forte che, forse, non sarebbe necessaria neanche una giornata particolarmente storta.

    E, ripeto, ho presentato un caso eclatante, ma tanti ce ne potrebbero essere di meno evidenti: lì, la "giornata storta" (AKA il contesto psicologico del momento) potrebbe avere un ruolo predominante.


    Il giudice valuta la proporzionalità in base al contesto e al soggetto. Se il tizio non è un poliziotto e tiratore scelto uno dei pochi modi per fermarlo sarebbe sparargli, e quindi in quel caso verrebbe assolto.

    Non tutti possono uccidere in preda a un impeto di rabbia, o solo per una giornata storta. Bisogna essere come minimo impulsivi di carattere, rigidi, e di solito avere anche un pregresso problematico alle spalle. In genere chi lo fa ha un profilo vicino all'essere malato, psicopatico, solo che non lo ha mai mostrato.

    Douglas nel film un giorno di ordinaria follia mica uccide solo per una giornata storta. Quello aveva già da anni problemi psichiatrici gravi.
    [Modificato da Sousuke 03/06/2023 23:03]
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    boomerkiller
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    00 04/06/2023 11:47
    Re: Re: Re:
    Stefano (tbct230131), 03/06/2023 15:27:

    Per un tossico incallito in crisi di astinenza potrebbe essere semplicemente la necessità di comprarsi una dose,



    Ok ma il tossico ha una dipendenza che ne compromette la piena efficienza mentale. C'è una debolezza che lo rende una mina vagante. Di mostri ne contiene tanti visto che si affida all'irrazionale. Chiunque usi la ragione in modo sano non ha dipendenze e considera la vita reale un ambiente in cui esprimere la propria felicità.
    Qui parliamo infatti del sonno della ragione cioè della disattivazione della ragione a favore di un limbo mentale-spirituale in cui non c'è consapevolezza.
    Per ciò che oggi esprimo, questo è il massimo controsenso: essere maturo e non destreggiarmi nel gestire ciò che di meglio ho è un controsenso.
    La ragione è ciò che ci permette di mantenere l'equilibrio tra essere e realtà.
    Le persone deboli si vendicano, le persone forti perdonano, le persone intelligenti ignorano.
  • cFzD221203
    20 04/06/2023 18:36
    Re: Re: Re: Re:
    boomerkiller (WUtP230214), 04/06/2023 11:47:



    Ok ma il tossico ha una dipendenza che ne compromette la piena efficienza mentale. C'è una debolezza che lo rende una mina vagante. Di mostri ne contiene tanti visto che si affida all'irrazionale. Chiunque usi la ragione in modo sano non ha dipendenze e considera la vita reale un ambiente in cui esprimere la propria felicità.
    Qui parliamo infatti del sonno della ragione cioè della disattivazione della ragione a favore di un limbo mentale-spirituale in cui non c'è consapevolezza.
    Per ciò che oggi esprimo, questo è il massimo controsenso: essere maturo e non destreggiarmi nel gestire ciò che di meglio ho è un controsenso.
    La ragione è ciò che ci permette di mantenere l'equilibrio tra essere e realtà.


    Seguire il razionale e la ragione non garantisce di non avere mostri.

    Infatti lo psicopatico uccide seguendo un ragionamento razionale, cioè la ragione. Non basta quindi la ragione, o non avere dipendenze. Serve avere un'etica civile.

    Infatti è per questo che è difficile scovarlo e catturarlo. Lui agisce non in preda a un impeto emotivo, ma per lui è come bere un bicchiere d'acqua.

    Fermo e restando che dubito esista una persona senza dipendenze, circondata in un mondo che bombarda dalla mattina alla sera di desideri e bisogni. Ci sarà quella che ha una dipendenza non così invalidante o non così visibile o non così dannosa per la salute, oppure che la sfrutta nel suo lavoro.

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    Tony59
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    00 05/06/2023 20:18
    Molta gente non vuole intendere ragioni, già su piccole cose, siano esse in qualche modo scritte o facciano parte di una codice etico. Giovedi, in andata verso l'Austria, ieri, al ritorno da questa vacanza, ho dovuto fare attenzione e portare una pazienza di Giobbe, in autostrada, con quei devastati che usano la corsia centrale, come fosse quella di marcia. Ho dovuto fare attenzione a coloro che si buttavano senza preavviso, in sorpasso, mentre stavo per sorpassare ("S'ode a destra uno squillo di tromba, a sinistra risponde uno squillo....").
    Al supermercato... ci sono sempre i cialtroni, mai visitati dall' intelligenza, trascurati da spirito e buon senso, che non distinguono, evidentemente un cesto della spesa da uno dei rifiuti.
    Che scoasse de zente..!
    Ho fatto degli esempi.

    Se la gente è irresponsabile già su queste banalità, possiamo pensare che sia più intelligente e onesta su faccende di maggiore portata?
    Non ci crederei, neanche se volessi.
    A che ora se magna?
  • cFzD221203
    00 05/06/2023 20:46
    Re:
    Tony59 (6BID221203), 05/06/2023 20:18:

    Molta gente non vuole intendere ragioni, già su piccole cose, siano esse in qualche modo scritte o facciano parte di una codice etico. Giovedi, in andata verso l'Austria, ieri, al ritorno da questa vacanza, ho dovuto fare attenzione e portare una pazienza di Giobbe, in autostrada, con quei devastati che usano la corsia centrale, come fosse quella di marcia. Ho dovuto fare attenzione a coloro che si buttavano senza preavviso, in sorpasso, mentre stavo per sorpassare ("S'ode a destra uno squillo di tromba, a sinistra risponde uno squillo....").
    Al supermercato... ci sono sempre i cialtroni, mai visitati dall' intelligenza, trascurati da spirito e buon senso, che non distinguono, evidentemente un cesto della spesa da uno dei rifiuti.
    Che scoasse de zente..!
    Ho fatto degli esempi.

    Se la gente è irresponsabile già su queste banalità, possiamo pensare che sia più intelligente e onesta su faccende di maggiore portata?
    Non ci crederei, neanche se volessi.


    Se fosse intelligente distinguerebbe l'intelligenza dall'onestà e dalla morale, cioè dall'adesione al pensiero altrui etico soggettivo.

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    00 07/06/2023 08:44
    Video che pubblico sia qui che in un'altra discussione.
    È ancora Galimberti: mi sta invadendo il telefono, nel senso che si invita da solo 😂

    In questo video, che definirei trasversale per i tanti esempi e temi, mi sembra che esca la sua passione per l'uomo e la sua umanità, soprattutto verso la fine.

    È una voce, a volte lo condivido, altre meno ma forse più nei modi che altro: ogni tanto esce il disprezzo per il colpevole di turno.
    Secondo me perché ritiene che il suo sia IL pensiero giusto, non uno dei tanti.




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    00 07/06/2023 08:52
    Riflettendo su razionalità ed irrazionalità, mi è venuto un esempio.

    Forse l'espirazione può fare a meno dell'inspirazione? Una è meglio dell'altra? Ce n'è una giusta e una sbagliata? Una può prevalere sull'altra?
    Faccio questo esempio perché è un caso dove non è possibile applicare etichette. Giusto o sbagliato, male e bene.

    Semplicemente stanno insieme pur essendo una opposta all'altra ed il loro alternarsi consente il respiro, quindi la vita per noi esseri umani. Siamo fatti così.

    Certo esiste un respiro sano: a quanto dicono, ben respirare è fondamentale e impatta sulla nostra (buona) vita.
    Ma il respiro sano non è neppure sempre lo stesso: si adatta a ciò che stiamo facendo ed anche al momento che viviamo.
    C'è il respiro della corsa, quello della passeggiata, quello del sonno, quello degli amanti, quello dell'attesa di un esame, quello delle risate e via dicendo.

    Ne aggiungete voi, di respiri?

    Buona giornata
    [Modificato da LaPeppa 07/06/2023 08:53]


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    boomerkiller
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    00 07/06/2023 09:55
    Re: Re: Re: Re: Re:
    Sousuke (cFzD221203), 04/06/2023 18:36:

    Infatti lo psicopatico uccide seguendo un ragionamento razionale, cioè la ragione. Non basta quindi la ragione, o non avere dipendenze. Serve avere un'etica civile.



    Lo psicopatico non è guidato dal raziocinio (Capacità di ragionare, intesa come uso di sani criteri e di buon senso.) ma proprio dall'incapacità di raziocinio. Chiunque segue la propria ragione fa il suo bene e come essere umano fa il bene degli altri esseri umani.
    Uccidere un altro essere umano che sia uomo o donna non sarà mai una scelta razionale perché non è bene per chi uccide. L'eliminazione di una persona non dà nulla a chi uccide.
    Quando si parla di raziocinio non vanno considerati aspetti malati della mente umana. Vanno considerati gli aspetti sani e i mostri non vengono creati da una mente sana.

    Leggendoti è lampante che a te piace apparire malato ma poi chi lo sa chi è Sousuke nella realtà.
    Le persone deboli si vendicano, le persone forti perdonano, le persone intelligenti ignorano.
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    boomerkiller
    Post: 1.935
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    00 07/06/2023 10:30
    Il filmato di Galimberti è decisamente interessante anche se andrebbero analizzate razionalità, efficienza e empatia. Da sempre identifico forse sbagliando i nord europei e gli anglosassoni come efficienti ma carenti di empatia. Poi razionali non so.
    Il problema sta nel separare questi aspetti dell'essere umano. Una persona non empatica più che razionale la posso considerare efficiente, massimo risultato con il minimo sforzo.
    Le persone deboli si vendicano, le persone forti perdonano, le persone intelligenti ignorano.
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    LaPeppa
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    00 07/06/2023 11:16
    A me nel filmato di Galimberti ha sorpreso quel suo lasciarsi andare ad una certa ingenuità riguardo a regole e sicurezza, che lui ben motiva e con cui concordo.
    E mi ha fatto una certa tenerezza la frustrazione per una società sempre più tecnica, così da sua definizione.

    Il gesto finale di restituzione del microfono parla di questa frustrazione per l'inganno con cui si imbriglia ed imbroglia la vita umana.

    Dai Galimberti, abbi fiducia!


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  • cFzD221203
    00 07/06/2023 15:41
    Re: Re: Re: Re: Re: Re:
    boomerkiller (WUtP230214), 07/06/2023 09:55:



    Lo psicopatico non è guidato dal raziocinio (Capacità di ragionare, intesa come uso di sani criteri e di buon senso.) ma proprio dall'incapacità di raziocinio. Chiunque segue la propria ragione fa il suo bene e come essere umano fa il bene degli altri esseri umani.
    Uccidere un altro essere umano che sia uomo o donna non sarà mai una scelta razionale perché non è bene per chi uccide. L'eliminazione di una persona non dà nulla a chi uccide.
    Quando si parla di raziocinio non vanno considerati aspetti malati della mente umana. Vanno considerati gli aspetti sani e i mostri non vengono creati da una mente sana.

    Leggendoti è lampante che a te piace apparire malato ma poi chi lo sa chi è Sousuke nella realtà.


    Leggendomi si capisce solo che ho molta pazienza a rispondere a chi erroneamente parla di finzioni altrui. Sicuramente io ho più elementi nel dire chi è, e lo ho già detto.

    Lo psicopatico è solo colui che ha un'aberrazione del senso morale comune, quindi può benissimo arrivare a compiere gesti considerati dalla società come malati anche attraverso il ragionamento logico. Anzi spesso lo usa, altrimenti sarebbe facile da catturare.
    E' proprio la sua intelligenza malata che lo rende un serial killer che sfugge. L'uso intenso delle emozioni e della irrazionalità gli farebbe compiere parecchi errori.

    L'aderenza all'etica comune, che porta a giudicare il comportamento come sano o giusto, non ha alcuna attinenza col ragionamento logico.
    Attraverso un ferreo ragionamento logico si può arrivare ad uccidere persone.
    Quindi ci può essere una scelta illogica e malata, illogica e sana, logica e malata, logica e sana. Calcolo combinatorio senza duplicati. Due alla seconda.

    Fare il bene o il male sono concetti soggettivi, come la perversione, che è solo un dato statistico.


    [Modificato da Sousuke 07/06/2023 15:45]
  • cFzD221203
    00 07/06/2023 15:50
    Re:
    LaPeppa (V7fd221203), 07/06/2023 08:52:

    Riflettendo su razionalità ed irrazionalità, mi è venuto un esempio.

    Forse l'espirazione può fare a meno dell'inspirazione? Una è meglio dell'altra? Ce n'è una giusta e una sbagliata? Una può prevalere sull'altra?
    Faccio questo esempio perché è un caso dove non è possibile applicare etichette. Giusto o sbagliato, male e bene.

    Semplicemente stanno insieme pur essendo una opposta all'altra ed il loro alternarsi consente il respiro, quindi la vita per noi esseri umani. Siamo fatti così.

    Certo esiste un respiro sano: a quanto dicono, ben respirare è fondamentale e impatta sulla nostra (buona) vita.
    Ma il respiro sano non è neppure sempre lo stesso: si adatta a ciò che stiamo facendo ed anche al momento che viviamo.
    C'è il respiro della corsa, quello della passeggiata, quello del sonno, quello degli amanti, quello dell'attesa di un esame, quello delle risate e via dicendo.

    Ne aggiungete voi, di respiri?

    Buona giornata


    L'uomo per natura è sia razionale che irrazionale. Qualsiasi spostamento predominante verso l'uno o l'altro produce malattie mentali.
    Freud insegna. Gli accumulatori. Compulsioni, ossessioni.
    E' difficile trovare persone senza disturbi o senza ossessioni, cioè in perfetto equilibrio fra le due parti.
    Esiste sempre un legame e una metafora fra la malattia ossessiva e la causa.

    In genere i grandi artisti o sportivi forti sono tutti a loro modo ossessivi, con qualche compulsione.
    Solo che a differenza delle persone comuni nel loro caso la professione sfrutta l'ossessione, e non diventa invalidante come sarebbe per lo stile di vita comune.


    [Modificato da Sousuke 07/06/2023 15:52]
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    Tony59
    Post: 2.291
    Città: PADOVA
    Età: 65
    Sesso: Maschile
    00 22/06/2023 12:32
    TheGlitch (hE2V221203), 01/06/2023 23:35:

    @Tony59 Nessun problema, anche se fosse stato un OT, non li abbiamo mai limitati mi pare. 😉

    Molte grazie
    A che ora se magna?
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