Per lungo tempo, ma senza soffrirne, ero visto in modo strano da molti colleghi, per il mio interesse verso le lingue... Dopo un certo numero di anni, in maniera tacitamente sperata e non cercata, fui collocato a lavorare alle frodi su carte di credito. Era soddisfacente, per accertare la bontà di una carta estera, chiamare il corrispondente ufficio della banca emittente, parlando un'altra lingua; il piu delle volte parlavo in inglese, non però solo quello.
Le prime volte, con un tono serio, di malcelato disappunto, mi son sentito dire da qualcuno:
"Sei stato messo a fare il lavoro che avevi sempre desiderato...". Cosa che non avevo mai detto a nessuno....
Le frasi, raramente dette a viso aperto, molte volte percepite:
"Cosa si crede di essere quello, perché parla alcune lingue?".
"Ma allora, cosa credi che ti spetti, perché parli alcune lingue?". Un sindacalista, peraltro coetaneo e conoscente da sempre.
Talvolta, rido come un matto, quando qualcuno, in una discussione, meglio non sa dire che luoghi comuni, riferiti a miei interessi e a cose non comuni. Due esempi:
"Tu leggi troppi giornali esteri". Non sta mica bene...?....
"Sei un pittore; siete tutti gente a modo vostro e avete una visione tutta vostra delle cose....!".
Fossi uno della Biennale....!...
[Modificato da Tony59 27/06/2023 23:03]