L'appartenenza a una cosiddetta razza è un mero aspetto fisico. Strano che molta gente, proprio non ci arrivi.
La comunità scientifica - da tempo - da sempre, per quanto posso ricordare, esclude che ci siano razze superiori o inferiori o che questo significhi qualcosa.
In tempi non lontani, scientificamente è stato escluso che esistano le razze. Felicemente, gli scienziati, in pratica, confermano l'idea mia e di altri, che si tratti solo di aspetto fisico.
I razzisti e gli xenofobi elaborano, invece, teorie - smentite da tempo immemorabile - che sembrano da positivisti di seconda metà Ottocento, che volevano dare spiegazioni scientifiche a cose e persone, spesso insussistenti. Dissertavano, scrivevano, imbevuti di spirito scientifico, di animo filosofico.... soprattutto di vino a volontà .....!
Ora l'aspetto giuridico; art. 3 della Costituzione, al primo comma:
" Tutti i cittadini hanno pari dignità e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso - di razza, di lingua, di religione - di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali".
Se qualcuno vuole insistere sull'importanza del tratto somatico, scientificamente parla per niente. Giuridicamente, però.... ha pure torto marcio. Se questi insiste sui suoi concetti, siano riferiti al fatto genetico o alla nazionalità, volendo dare valenza giuridica alle sue asserzioni,
è un vero idiota, senza speranza.
Se un tale è cittadino italiano - è cittadino italiano, ne più né meno di altri. Giuridicamente - è italiano e basta.
Altre considerazioni, come quella di quel generale, sono, quindi, idiozie quando non anche delle offese. Divulgate, pubblicate, come a mezzo stampa, sono offese; non c' entrano niente le opinioni.
Da militare in congedo, da quarant'anni, porgo al generale il dovuto e meritato rispetto,
con tanto di - stecca.