Solo alcune volte, mi sono vendicato, nella maniera che intendo; dire all'interlocutore ciò che proprio non vorrebbe sentir dire, quanto è vero. Questo, senza neppure trascendere nella cattiva educazione, perfino mantenendo la cordialità.
Molte volte, la persona che ci ha offeso è anche di una meschinità ripugnante. Se viene perdonata, non riterrà di averci fatto un torto, a cui siamo passati sopra; sarà come pensasse di non averci fatto alcun male, che vada bene così.
"Antonio, non dirai certo che io sia tra quelli che si comportavano così, con te."
In questo caso, parlando con varie persone, compreso colui che mi dice così, "tra quelli che si comportavano" c' era solo lui, non altri.
Non avevo fatto nomi o cenni. Il tale esce, praticamente allo scoperto. Come nel Vangelo, Giuda Iscariota: "Sarò io a tradirti, Maestro?"....!...
A costui che mi chiederebbe la conferma - falsa - tale conferma non do.
Con gente di questo genere, mi è anche accaduto che il meschino venisse, l'indomani, all'attacco:
"Antonio, ti rendi conto della figura da
coglione che mi hai fatto fare...?!"
" Te la sei voluta; sai che non era il caso..."
"Ah ! Così mi dici...?.!.".
Un esempio.
Forse queste non sono vendette, nel senso della malvagità. Nell'educazione ricevuta in casa, mi sarebbe stato perfino imposto di ragionare che "si è superiori", " bisogna lasciar perdere".
Per me, sono sofismi di chi si farebbe trattare da idiota per non affrontare il mondo, si tratta, poi, ulteriormente da idiota da sé.
La gente che "è superiore", è, inoltre, quella che poi si vendica su qualcun altro, che a niente c' entra.
[Modificato da Tony59 11/08/2023 13:49]