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difficile interpretare l'amore da un punto di vista di chi risolve la propria vita per algoritmi. Anzi, direi che è impossibile se ci si basa sulla virtualizzazione del fenomeno. Come accennavi tu, gli esseri umani comunicano attraverso un linguaggio a cui ogni singolo dà un significato "personalizzato". È come se tu fossi immersa in un ambiente contaminato da infiniti aromi. Impossibile scindere un aroma dagli altri milioni d'aromi. Impossibile scindere il significato di un individuo dagli altri milioni di significati. E se tu ti muovi tenendo conto della tua personalizzazione, del tuo schema, del tuo algoritmo virtuale, non ne riconoscerai nessun altro a meno che non ti apri ad approssimazioni. Ma un algoritmo non può essere approssimato se no è sbagliato.
C'è un'unica possibilità: per prima cosa scegliere l'amore. Questa scelta ti porta a mettere come primo interesse l'amore stesso e renderti prossimo di te stessa. Cioè renderti la prima persona che ti ama. Apparentemente è come se virtualizzassi l'amore ma essendo la tua vita reale, amarti cioè fare il tuo bene non è virtuale ma reale.
Questa scelta apre ad un cammino che non terminerà mai: riconoscere te stessa ed il tuo bene. Non è un semplice processo di conoscenza bensì è riconoscere cioè conoscere di nuovo resettando schemi e condizionamenti. Per fare questo devi lasciare bianca la tua pagina per riscrivere la descrizione della tua persona.
Questa riscrittura non la farai secondo la tua personalizzazione del linguaggio ma sarà dettata dall'amarti, dal fare il tuo bene. Non dal pensare a ciò che potrebbe essere il tuo bene, bensì a fare, agire, vivere.
Quello che non ci è chiaro è che l'amore non può essere "umano". Come Dio è incomprensibile all'uomo, l'amore non è definibile dal pensiero astratto perché lo si riconosce nella vita reale. Se ci fai caso di solito chi scrive canzoni d'amore o poesie d'amore è una persona che immagina l'amore senza darsi la possibilità di vivere l'amore. Questo succede perché l'amore rivoluziona la vita reale delle persone che è condizionata da semplificazioni e scorciatoie fintamente magiche, facili.
L'amore non è facile. L'amore richiede disciplina ed esercizio. L'amore complica la vita perché non accetta fraintendimenti e compromessi. L'amore è azione, è fare.
Tu sei abituta a risolvere enigmi informatici: ma esistono enigmi informatici? Me lo domando perché avendo lavorato nell'informatica, più che enigmi direi livelli di competenza. Accrescendo la mia competenza accedo ad una comprensione superiore degli algoritmi, crescita che comunque ha il limite dell'intelligenza del singolo.
Ma con l'amore non funziona così perché non c'è competenza da far crescere. L'amore, come spesso dico, è fluido ma non è un fluido che puoi contenere in un recipiente che gli da la forma. L'amore è fluido e in movimento, travolge i recipienti, i significati personalizzati. O ti immergi in esso nuda come una bimba alla nascita o vieni presa da schemi e condizionamenti che non ti faranno mai vivere l'amore.
In pratica, tu vuoi dare una forma a qualcosa che fluisce senza fine.
Le persone deboli si vendicano, le persone forti perdonano, le persone intelligenti ignorano.