Ricordo, di allora, dei miei "verdi anni"....
Molto opportunismo e voglia, di alcuni, di fare i furbi... A discapito degli altri. Scherzi idioti,
che venivano praticati dai "nonni borghesi" (i ragazzi dello scaglione più anziano), come "regolamento di conti".
Ogni poco tempo, bisognava farsi accorciare i capelli. Nelle caserme, almeno quelle grandi, come quelle in cui ero, a Bari e a Udine, c' era un barbiere, a disposizione della truppa; un dipendente civile dello stato, a stipendio statale.
Niente gli era dovuto, da parte di ciascuno di noi. Sì, era, però, meglio non pensare così. .
Conveniva sempre dargli mille lire ( circa 0,50 euro, solo nominalmente). La paga giornaliera era duemila. Mille lire, allora, equivalevano a due caffè, ma presi in luoghi (a Padova) quali il Caffè Pedrocchi, altri locali lì vicino, al Canton del Gallo o in piazza Cavour; locali eleganti, da "siori". Mille lire qui e mille li'... ma come guadagnavano, quei barbieri ! Se non avesse ricevuto questa piccola mancia, la volta successiva quel barbiere ... avrebbe fatto, al ragazzo...parsimonioso, un taglio... vergognoso.
Ancora mi viene da ridere, dopo 41 anni.
Stava terminando il periodo, del mio scaglione, a Bari. Due giorni dopo, si partì per Udine. Un sottotenente, a me e ad alcuni altri, aveva fatto capire che, se non fossimo andati dal barbiere, saremmo stati puniti. Ci andai, dunque; in un locale, della caserma; questo signore, un civile. Non l'avevo mai visto. Mi ero fatto il taglio precedente, due giorni prima di partire; circa un mese prima. Questo signore, con la simpatia e cordialità che dobbiamo riconoscere alla gente del sud, mi fece... un bel taglio, gnente da dir.
Tolto che mi ebbe quel panno bianco, rimessomi io in piedi, il barbiere mi dice, tra vari convenevoli:
"Ecco... se desidera corrispondere... ". Non ricordo più le parole del suo linguaggio manierato.
Mi chiedeva, però, la mancia, in modo non diretto.
Gli strinsi la mano, dicendo:
" La ringrazio, di tutto cuore. La saluto".
Una faccia da idiota, come quella di quell'uomo, in quel momento, poche volte l'ho vista.....
La sera, a Udine, i "borghesi" rientravano ubriachi dalla libera uscita. "Muti, gh'ho dito..La xe finia.... Gh'avi da morire...!!! .... Gh'avi' da s'ciopareeee !!!! ...". Conveniva rimanere "muti", lasciando che l'ubriaco si sfogasse... Prendevamo, quindi, sonno tardi...
Di notte, rompevano e svegliavano, per le loro idiozie.
Un'esperienza positiva, niente da dire;
meglio, infatti, lasciar stare.