trAmando

Effetto serra...

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    Sidereo
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    00 12/01/2024 01:43
    Re:
    Tony59 (6BID221203), 08/01/2024 22:10:

    "....
    "....L'anno scorso le emissioni tedesche sono calate a quota 673 milioni di tonnellate: rispetto al 1990 la quota è stata del 46 per cento....".
    Come tutti, posso capire le cose in modo relativo, anche apprenderle relativamente; non arrivo al punto di capire il contrario.



    Si è proprio quello l'articolo e peccato che ignori il paragrafo seguente:
    La radiografia sul «significativo calo» delle emissioni di gas serra nel 2023 è stata effettuata dal think tank tedesco Agora Energiewende che però ne ha ridimensionata la portata sul lungo termine: solo il 15% del risparmio totale avrà un effetto a lungo termine perché derivato dall’aumento di elettricità verde, da misure di efficienza energetica o dal passaggio a combustibili rispettosi del clima. Circa la metà dei risparmi nel 2023 sono dipesi da effetti a breve termine come i cali di produzione e i minori consumi di elettricità.


    Poi se avessi anche letto altro oltre a quell'articolo avresti potuto trovare che la Germania nel 2023 ha consumato circa 100TWh in meno rispetto al 2022, dato che la produzione industriale è pesantemente in calo, tanto che la produzione delle industri energivore nel 2023 è stata minore anche rispetto al 2020 (in pieno COVID, dati da Statistiches Bundesamt).
    Al tempo stesso la Germania è diventata una importatrice netta di energia elettrica, importata guarda caso dalla Francia.
    Il tutto continuando sempre a produrre più CO2 per Joule rispetto alla Francia
    La Germania non è sulla strada della decarbonificazione, è sulla strada della deindustrializzazione, e visto che la domanda globale di beni non è in calo verranno semplicemente prodotti da altri paesi.
    Per citare un articolo del Guardian:

    Simon Müller, the director of Agora Energiewende, said the renewables record brought Germany in line with its target to produce 80% of its electricity from wind and solar by 2030.
    Despite this fall in coal reliance, the thinktank said, “most of the emissions cuts in 2023 are not sustainable from an industrial or climate policy perspective”.
    Müller said: “The crisis-related slump in production weakens the German economy. If emissions are subsequently relocated abroad, then nothing has been achieved for the climate.”
    In all, the thinktank estimated only 15% of the reduction in 2023 constituted “permanent emissions savings”.



    [Modificato da Sidereo 12/01/2024 01:45]
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    Spaturno
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    10 12/01/2024 09:10
    Purtroppo le cose come sempre sono più complesse di quanto non sembri.
    Per esempio, se andiamo a guardare come vengono prodotti e smaltiti i pannelli, siamo ancora sicuri che il conto di CO2 sia favorevole?

    Alcune nazioni europee poi semplicemente hanno un calo del settore secondario, perché vanno a produrre in cina, quindi il risultato è un abbassamento della CO2 prodotta nel paese, ma non a livello globale. O magari un peggioramento perché in cina producono energia col carbone.

    Personalmente ritengo che l'unica speranza sia la fusione, che però è lungi dal venire. Speriamo che la terra tenga botta sufficientemente a lungo
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    Danae
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    00 12/01/2024 10:14
    @Spaturno
    Spaturno, 12/1/2024:


    Personalmente ritengo che l'unica speranza sia la fusione, che però è lungi dal venire. Speriamo che la terra tenga botta sufficientemente a lungo


    La fusione, se anche mai riusciranno a metterla a punto, richiederà chissà quanto anni ancora, certo dipende anche quanto si investe in ricerca.

    Poi credo si debba smetterla di parlare dei problemi di inquinamento come se fosse la fine del mondo, al massimo ci estingueremo noi (o solo una parte di noi) e altre forme di vita, alla terra fregherà il giusto e continuerà a girare intorno al sole.
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    SPACC THE BALLS
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    00 12/01/2024 11:42
    Re:
    Danae (ayfb221203), 12/01/2024 10:14:



    Poi credo si debba smetterla di parlare dei problemi di inquinamento come se fosse la fine del mondo, al massimo ci estingueremo noi (o solo una parte di noi) e altre forme di vita, alla terra fregherà il giusto e continuerà a girare intorno al sole.

    Ah, questo è poco ma sicuro : ci sono quelli che parlano sempre della "salute" del pianeta, senza rendersi conto che per il suddetto l'umanità è solo una rottura pari alle pulci per un cane, ma il pianeta godrà sempre di ottima salute, lui dura da millenni, incurante delle varie specie che lo popolano per qualche migliaio di anni : a rischio è appunto l'umanità, non certo il "supporto" che la ospita!






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    Kaos Calmo
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    00 12/01/2024 18:45
    Mah...

    Io appartengo alla categoria degli ecologisti dubbiosi.

    No perché diciamolo, tra negazionisti incalliti e i fautori del green senza se e senza ma, a parte i malati ideologici e gli ignoranti che arricchiscono le due categorie, c'è da tenere ormai presente che su tutti noi aleggia la sciagura di una "informazione" che è (quasi) sempre manovrata da immensi interessi economici. Che fino a ieri erano palesemente legati ai combustili fossili e li era facile capire chi erano i cattivi, mentre adesso con tutto la confusione che c'è sulla transizione Green, non è più così facile individuare chi da Lupo si finge agnello...


    E qui avrei dozzine di domande da fare ai nostri governanti sulla vera utilità di certe scelte e dei tanti e nuovi obblighi a cui siamo e saremo sottoposti...

    Ma davvero è così green incappottare case e palazzi di polistirolo, che dopo una forte grandinata va rimesso e che fa ammuffire i muri?

    È così green decidere di abbandonare completamente il metano (quello che fino a ieri era ecologico e ti dava una mano?)

    E se ho un'auto a gasolio Euro2 perfettamente manutenuta con cui faccio poche migliaia di Km, che a detta di chi effettua la revisione produce in media meno co2 di un moderno e scattante SuV sovraalimentato perché la devo rottamare? Quanti km dovrei fare con la mia vecchia auto per produrre la stessa co2, che si produce per fabbricarne una nuova?


    Ma davvero l'auto elettrica è la soluzione alla mobilità del futuro?

    Tony cita un articolo che parla della Germania, ma ad esempio io mi faccio la domanda di come sia stato possibile stabilire che la co2 sulla Germania sia diminuita, che fanno? Hanno ingabbiato lo stato sotto una cupola? Questo solo per dire che oggi più di ieri, occorre stare molto attenti nel prendere per buono quello che ci viene detto 🙃
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    Trale
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    00 12/01/2024 23:28

    Ma davvero è così green incappottare case e palazzi di polistirolo, che dopo una forte grandinata va rimesso e che fa ammuffire i muri?


    Premesso che non c'è solo l'Eps ma altri materiali per chi vuole qualcosa di diverso dal polistirolo. Il cappotto in EPS si restaura come il muro. Non fa ammuffire i muri, anzi il contrario ma la lezione di fisica tecnica non ho voglia di farla a questo giro, in un altro post magari la faccio. È economico il polistirolo e si produce con poca energia vista la bassa temperatura di fusione. Io preferisco la lana di roccia o i pannelli di idrato silicato di calcio. Dove si può si fa l' insufflaggio abbinato ad un cappotto sottile interno o esterno.
    Perché si fa? Perché ti consente di spendere 200 euro l'anno di riscaldamento in una casa dove il comfort è alto invece che 2000.


    È così green decidere di abbandonare completamente il metano (quello che fino a ieri era ecologico e ti dava una mano?)


    Il gas naturale è un combustibile fossile che alimenta caldaie a combustione. Rispetto alla combustione di gasolio, è meglio ma è pur sempre una risorsa scarsa, con grossi problemi di approvvigionamento, trasporto e sicurezza. È diventato costoso, non siamo in buoni rapporti con chi lo vende. Inoltre le caldaie a gas naturale hanno delle inefficienze legate al modo in cui producono calore: bruciano del combustibile e per quanto siano stati inventati bruciatori modulanti, sprecano energia perché scaldano un fluido termovettore bruciando gas. La pompa di calore invece sfrutta la capacità di alcuni gas di cambiare temperatura a seconda di quanto vengono compressi. L' efficienza di una pompa di calore, poiché il generatore utilizza la temperatura di partenza di un luogo, è mediamente 3 volte quella di una caldaia. Nei casi in cui la temperatura esterna è intorno ai 12 gradi (in Liguria quasi tutto l' inverno) il rendimento è ancora più alto arrivando ad essere quasi 5 volte quello di una caldaia. Capisci che se anche l'energia elettrica la produci col gas (ad esempio, ma non solo), vince comunque la pompa di calore. Dove fa più freddo è meno efficiente ma se si preleva la temperatura che c'è sotto terra o sotto le fondazioni (senza per forza fare trivellazioni costose), si parte da una temperatura di 14 gradi da 14 gradi ai 21 necessaria all' interno, ci sono 7 gradi da raggiungere che sono una sciocchezza. Comunque è bene isolare le case, perché quando c'è bisogno di poco calore, non ha molta importanza come lo produci. Le pompe di calore possono essere alimentate anche a gas o a legna, non sono necessariamente elettriche; un questo caso il combustibile è usato per permettere il funzionamento della pompa di calore che a sua volta produce calore con un sistema fisico. Una pompa di calore a gas consuma una quantità minima di gas per il suo funzionamento mentre una caldaia brucia in modo barbaro il gas (o la legna o il pellet) per scaldare un fluido. Non so se è chiara la differenza. Il problema non è tanto il combustibile ma il metodo.
    [Modificato da Trale 12/01/2024 23:30]
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    LaPeppa
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    00 13/01/2024 09:30
    Trale mio papà, 80 quest' anno, ha passato buona parte della sua vita lavorativa su quello che tu stai affrontando ora.
    I metodi ci sono e sicuramente una casa ben isolata è un vantaggio per tutti, estate ed inverno.

    Sembra tutta roba nuova, addirittura il futuro. Invece è già conosciuta, risaputa.

    Io sono tra gli scettici che però si assumono la propria parte. O almeno ci provano.

    Scettica perché sono dubbiosa sull'impatto umano a livello globale: esiste, certo, ma quanto consistente è?
    Se poi seguiamo tutto il percorso dalla nascita allo smaltimento dei pannelli fotovoltaici (ad esempio) siamo sicuri che economicamente, ambientalmente ed umanamente i costi siano etici e sostenibili?

    Non c'è vita ad impatto zero, questo deve essere chiaro per tutti, a partire dai bambini e dai ragazzi. A cui a volte si veicola il messaggio non tanto della responsabilità ma della colpa e dell' allarmismo. Oltretutto con grandi contraddizioni poi nei fatti.

    Femisia imbrattare un monumento ha poi un costo economico ed ambientale per ripulirlo.
    Sarebbe bello se al posto di distruggere e protestare tu ed i tuoi cominciaste a studiare per poi offrire una soluzione accettabile secondo i vostri principi (parlo di fisica, chimica, ecc. O vogliamo mettere in dubbio anche quelli?).

    Ultima osservazione: un articolo del 2019 parlava di 26 persone che detengono la ricchezza di 3.8 miliardi di persone. A me questa sembra la solita guerra tra poveri versione green.
    [Modificato da LaPeppa 13/01/2024 09:31]


    -+-+-+-+-+-+-+-
    Cadi sette volte, rialzati otto
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    Trale
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    00 13/01/2024 10:26
    @Peppa, sì non è una novità di adesso. Si studia l"argomento all' università sin dagli anni 90 ed è stato affrontato sin dalla prima rivoluzione industriale.
    Come ho già scritto fin dal mio primo post di risposta: non possiamo sapere se davvero facciamo male al pianeta. Ma DI SICURO stiamo facendo molto male all'uomo e al suo habitat, causando malattie, all' uomo e agli stessi edifici che ha costruito, opere d'arte comprese.
    L'argomento è complesso e vasto, riguarda molti aspetti e più si studia, più c'è da studiare.
    Credo di non aver nemmeno nominato i pannelli fotovoltaici perché su quelli sono scettica per varie ragioni. O meglio semi-scettica. I pannelli fotovoltaici costano molto ed è necessario immagazzinare energia elettrica in batterie di accumulo la cui durata non è eterna. Economicamente non è vantaggioso per chi li installa ma sono fonti rinnovabili. La vita del pannello è stata prolungata molto ma resta il fatto che se tra 10 anni esistessero pannelli da 800 W e tu li hai installato 10 anni prima da 400 W, la tentazione di buttare tutto e metterli più potenti è forte. La batteria è al litio come sappiamo ma esistono anche batterie al sale ecologiche, bisognerebbe studiare come renderle più efficienti. Ultima considerazione sui pannelli fotovoltaici: se si riscalda la casa con una caldaia a gas, servono a poco. E qui veniamo al dunque. Pensare di cambiare l'impianto di casa da caldaia a pompa di calore, è argomento spinoso se si parla di una casa non efficiente in classe F o G. Premesso che la classica caldaia ha generalmente una potenza di 24kW circa e scalda acqua per i radiatori e acqua calda sanitaria istantanea. Se si è in queste condizioni e si dispone di un tetto e un piccolo budget, io consiglio i pannelli solari termici e un accumulo per l'acqua, e non i pannelli fotovoltaici. In ogni caso la caldaia da 24 kW supera abbondantemente il fabbisogno termico di una abitazione media di circa 100 mq, anche se questa è in classe G. Tale fabbisogno è circa di 12-14 kW al massimo è l'unico motivo per cui le caldaie sono di 24 kW è per poter scaldare l'acqua istantaneamente senza accumulo. È chiaramente uno spreco di gas e di denaro. Aveva senso 30 anni fa quando il gas costa a poco e appunto il "metano ti dava una mano". Adesso non più. Chi ha un appartamento con l' acqua calda sanitaria autonoma scaldata con un scaldabagno a gas o elettrico ad accumulo tradizionale può con estremo vantaggio sostituirlo con uno a pompa di calore che consuma circa 1/3 di quello a gas. Piccola parentesi. Un appartamento o una casetta in classe G, che possede un budget più sostanzioso, può isolare pareti, tetto, pavimenti, dotarsi di finestre efficienti. A quel punto il fabbisogno di energia termica diventa di circa 4-5 kWt e si possono fare tante belle cose interessanti. Un fabbisogno così basso può essere soddisfatto con generatori molto piccoli, che riducono la spesa annuale per il riscaldamento drasticamente.
    Finisco il discorso accennando al fatto che il ricambio di aria di cui si tiene conto per il calcolo energetico è di 0,5 vol/h ovvero ogni ora si dovrebbe cambiare il volume d'aria di metà stanza. La muffa diffusa sui muri è indice del fatto che le persone non cambiano l'aria. Ci sono apparecchiature in grado di monitorare gli ambienti di chi ha queste problematiche per 15 GG che individuano le persone che mentono alla domanda "cambi l' aria almeno 2 volta al giorno"? Ci sono sistemi che permettono di cambiare l'aria automaticamente senza disperdere il calore e per chi è reticente ad aprire la finestra, si consigliano sempre. Proprio per non sentire più che il cappotto fa venire la muffa. La muffa sui muri in punti precisi come angoli, è invece dovuta alla temperatura superficiale del muro troppo bassa in certi punti che, in condizioni di produzione di vapore interno per presenza di persone, fa condensare sulla superficie del muro tale valore favorendo la muffa. Se la temperatura superficiale del muro è superiore ai 17 gradi, non si forma condensa e quindi muffa, sempre che venga cambiata l'aria.
    Chiedo scusa se vi ho annoiato ma ogni tanto a laggere certe affermazioni, minprudono le mani. L' argomento è vasto ma non è complicato e questo porta chiunque a pensare di poter capire in 10 minuti come funzionano le cose e stabilire cosa è giusto e cosa no.
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    Trale
    Post: 2.117
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    20 13/01/2024 10:33
    Ultimissima considerazione. Chi dovrà tenere botta, non sarà il pianeta ma noi. Che lecrisorse per produrre energia sono scarse lo si deduce dal fatto che sono costose e diventano sempre più costose. E per evitare che chi ci governa abbia delle grane che non vuole risolvere, è stato deciso proprio dai governanti che tali risorse sarebbero state abbandonate ad un mercato libero. Ci hanno detto in pratica: mo' sono tutti cazzo vostri, se consumate tanto, pagate.
    [Modificato da Trale 13/01/2024 10:34]
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    Kaos Calmo
    Post: 344
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    00 13/01/2024 10:43
    Trale,
    Ti ho mai detto che ti adoro?

    Sei intelligente, preparata, decisa, sincera, razionale, passionale in tutto quello che credi e in quello che vuoi, ma anche e ancora ingenua e sognatrice, ed è una cosa bella eh...

    Il tuo commento è inappuntabile, peccato solo che siamo lontani altrimenti avrei evitato in passato di perdere tempo con alcuni tuoi colleghi..., diciamo meno professionali e soprattutto sinceri di te.

    Perché vedi, tutto ciò che scrivi ed è sacrosanto, non tiene conto però dell'aspetto umano.
    O per specificare meglio: "Della avidità umana".

    Al punto che rivedendo Blade Runner la frase topic nella scena finale è cambiata così:

    "In questi anni di Superbonus Edilizio ho visto cose che Voi umani..." 🙃😄🙃
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    Femisia
    Post: 1.822
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    00 13/01/2024 12:54
    Re:
    LaPeppa (V7fd221203), 1/13/2024 9:30 AM:


    Femisia imbrattare un monumento ha poi un costo economico ed ambientale per ripulirlo.
    Sarebbe bello se al posto di distruggere e protestare tu ed i tuoi cominciaste a studiare per poi offrire una soluzione accettabile secondo i vostri principi (parlo di fisica, chimica, ecc. O vogliamo mettere in dubbio anche quelli?).


    I ViVi non imbrattano monumenti, opere d’arte, abitazioni private, né bloccano il traffico o rompono le palle alla gente.
    Per quelle cose lì, rivolgiti agli attivisti volponi che pensano che l’emergenza di oggi sia la CO2 e che vengono sapientemente usati (e finanziati) dal sistema. I guerrieri sono stati picchiati dalla polizia, gli stanno dietro come fossero criminali (anche per un adesivo gli sono andati dietro!!!), ci sono processi e indagini... Quando sono i nuovi partigiani! I veri antisistema sono loro, non gli altri teatranti. (Come non è antisistema il femminismo che infatti è nell'Agenda2030).

    "Il costo": c’è un vax genocidio in corso, si sta proseguendo con l’implementazione del controllo digitale totale (telecamere, portafoglio digitale...), il clima è solo uno dei cavalli di Troia (“Mi spiace, hai consumato troppa COcazzo2 e quindi non hai diritto a…”), vogliono trasformare i diritti in concessioni e tu mi parli del costo?? 🤦‍♀️🤦‍♀️🤦‍♀️

    "Distruggere"
    La distruzione è nella tua testa, scrivere la verità negata ovunque, coi principi suddetti, e imbrattare di vernice rossa le telecamere volte al CONTROLLO TOTALITARIO si chiama lotta.

    Questo è ciò che sta accadendo, al di là della manipolazione e della propaganda. Il fatto che sul circuito a dirlo sia solo io (o quasi?) e che sembri strana o "complottistaHHHH" non cambia la realtà dei fatti.

    Passo e chiudo





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    Trale
    Post: 2.117
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    00 13/01/2024 13:20
    Ma no Kaos, non sono così ingenua e ti dico senza problemi che "In questi anni di superbonus ho visto cose che voi umani😨". Però ho visto anche un po' di cose belle e ho fatto anche un po' di cose belle. Sono stata anche imbrogliata e truffata da alcuni disonesti e sono stata anche apprezzata e ringraziata fino alle lacrime oltreché pagata, da persone meravigliose.
    Per me stessa non ne ho usufruito più che altro per mancanza di tempo e di imprese "libere". Faccio interventi di efficientamento 2bervetico sugli immobili di mia proprietà, usufruendo delle detrazioni in 10 anni.
    Un altro problema di cui non di tiene conto è la sicurezza statica di tutto ciò che abbiamo costruito. Nemmeno sismica, proprio statica, elementare, cioè che crolla buona parte del patrimonio edilizio senza il bisogno di un terremoto. Le cose crollano e nessuno se ne preoccupa, solo noi tecnici ci sgoliamo per essere poi considerati portasfiga quando avviene un prevedibilissimo
    crollo. Ma questo è altro argomento.
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    boomerkiller
    Post: 1.935
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    00 13/01/2024 14:14
    Qualsiasi essere vivente sul pianeta inquina se, come si apprende, emette scorie ... ad es. i bovini ed i suini con peti metaniferi e cacche acide fanno il loro sporco lavoro. I cacciatori di bisonti ... sterminandoli ... hanno fatto un ottimo servizio al pianeta terra!
    Quello che è importante ... non superare un numero critico di una specifica popolazione. Fintanto che c'è equilibrio tra prede e predatori l'ecosistema è garantito e il pianeta risulta accettabilmente inquinato.

    L'essere umano è intelligente per cui nel processo di affermazione della specie si è avvalso di questa arma, l'intelligenza, creando la tecnologia.
    L'inquinanento è dovuto all'evoluzione della tecnologia e la tecnologia ha dato la spinta alla crescita della popolazione umana al di là dei limiti della selezione naturale, anzi sfanculandola proprio.
    Quello che si osserva oggi è il numero eccessivo di persone che sono scampate alla selezione naturare con l'eccessivo uso della tecnologia. In pratica i diritti umani ed i valori etici hanno spazio perché si evita la selezione naturale applicando la tecnologia che richiedendo una quantità anomale di energia ... ci estinguerà.
    Questo processo è dovuto all'eccessiva necessità di tecnologia degli individui deboli e malati che quasi sempre sono anche vecchi. Ciò è osservabile in occidente dove le tutele sono esasperate: il cosiddetto welfare.

    Sta cosa la osservo in famiglia avendo i genitori in vita, per fortuna. Ma al di là della gioa nell'averli ancora con me non posso fare a meno di vedere quanto è inquinante assolvere alle loro necessità.
    I miei nonni in mancanza di tecnologia distribuita sono morti tra i 70 e gli 80 anni. Hanno usufruito di risorse tecnologiche molto limitate per cui quando era freddo sentivano freddo e quando avevano caldo sentivano caldo, sopportavano. I miei genitori hanno una casa con impianto di riscaldamento a pavimento e con condizionatore per il caldo estivo.
    Tra metano ed elettricità è facile fare due conti e di conti se ne possono fare per tante altre tecnologiche necessità che riguardano anche altre fasce di popolazione.
    In pratica e al netto dei complotti, se per vivere mi necessita abusare delle limitate risorse del pianeta ... facendo conto che siamo arrivati ad essere 8 miliardi di esseri umani e che tutti vogliono diritti e privilegi immotivati ... in mancanza di predatori che creino selezione ... non se ne esce.
    Ma è una considerazione matematica e non etica o di rispetto ambientale.

    Concludo dicendo che di ciò che riguarda gli esseri umani ... i cambiamenti ambientali del pianeta terra se ne fottono perché la chimica del pianeta terra è indipendente dall'uomo e se questa chimica è in questa era "sotterrata" non significa che eruzioni vulcaniche non possano dissotterrarla. Ad es. che cambiamenti climatici potrebbe provocare l'eruzione del supervulcano campi flegrei?
    E li sotto di CO2 ce n'è a iosa.
    Le persone deboli si vendicano, le persone forti perdonano, le persone intelligenti ignorano.
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    Tony59
    Post: 2.291
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    Età: 65
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    00 14/01/2024 21:02
    Non sopporto chi si trincera dietro al fatalismo, fino a giustificare il peggio.
    A che ora se magna?
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    Tony59
    Post: 2.291
    Città: PADOVA
    Età: 65
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    00 14/01/2024 21:09
    Boomer,
    sarà ripristinata, tra due decenni o anche uno solo, la selezione naturale, de qua nobis loqueris....?

    Nonostante sarò, decisamente, un anziano anch'io, voglio proprio vedere. Due belle risate - anche però, delle altre - me le sto già facendo, pensando se sarai coerente col tuo ragionamento di ora, quanto sarai coerente.... naturalmente, se sarai - su questa terra.
    A che ora se magna?
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    Eroe
    Post: 260
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    00 16/01/2024 20:05
    Possiamo raccontare quello che ci pare ma sta di fatto che ogni anno scompare un pezzo di foresta grande come la Lombardia e gli incendi estivi ne devastano altri pezzi enormi per cui ci sono sempre meno alberi che usano il CO2 per i loro cicli vitali e di conseguenza la presenza di anidride carbonica aumenta continuamente ed è il gas che ha permesso la vita, col suo effetto serra, su questo pianeta ora se aumenta di quantità, insieme al metano che provoca un effetto serra ancora maggiore anche se ha un tempo di decadimento più veloce, l'effetto serra aumenta per cui al di la delle variazioni climatiche naturali noi umani stiamo aggiungendo del nostro. Anche i cambiamenti di temperatura delle correnti marine influiscono sui fenomeni metereologici. In ogni caso alterare la nostra atmosfera e continuare a farlo non dimostra l'intelligenza della nostra specie.
    Ricordiamoci che con le bombolette della lacca, che contenevano clorofluorocarburi, abbiamo quasi distrutto lo strato di ozono aumentando la pericolosità dell'esposizione prolungata al sole e che malgrado siano diversi decenni che non usiamo più quel gas c'è ancora un grosso buco nello strato di ozono.
    www.facebook.com/reel/1258432851694026 ... effetto serra spiegato facile.
    ★ ☆ ★ ☆ ★ ☆ ★ ☆ ★ ☆
    Ci diranno che le prossime centrali nucleari saranno sicurissime ... diffidate dicevano la stessa cosa delle prime fatte e la storia insegna, vedi Titanic, che non esiste cosa sicura fatta dall'uomo.
    Socio A.N.AB. ... http://www.abruzzonaturista.it/
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    Eroe
    Post: 260
    Sesso: Maschile
    01 23/03/2024 05:15
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    Femisia
    Post: 1.822
    Sesso: Femminile
    00 06/05/2024 18:36
    Re:
    Eroe (Eroe.E.), 3/23/2024 5:15 AM:




    “Climate: The Movie”, il film documentario che presenta una narrativa alternativa al catastrofismo sul clima

    Il film documentario contiene interviste a scienziati di spicco che spiegano che i timori di un'emergenza climatica sono ingiustificati

    👇👇👇
    www.meteoweb.eu/2024/03/climate-the-movie-film-documentario-clima/100...

    Il film contiene interviste a scienziati di spicco come Steve Koonin (autore di ‘Unsettled’, ex rettore e vicepresidente del Caltech), William Happer (Professore di fisica a Princeton), Richard Lindzen (già Professore di meteorologia ad Harvard e al MIT), John Clauser (vincitore del Premio Nobel per la fisica nel 2022), Nir Shaviv (Racah Institute of Physics) e molti altri, che spiegano che i timori di un’emergenza climatica sono ingiustificati e che l’anidride carbonica non è il principale motore del cambiamento climatico.

    Altri commentatori del documentario, come l’economista Ross McKitrick e l’analista politico Benny Peiser, spiegano poi come il cambiamento climatico venga utilizzato per imporre restrizioni alla libertà e distruggere la vita contemporanea.




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