Lezione di storia dal futuro

Capetown University - Dipartimento di Storia
1 febbraio 125 A.G.W.D. ( già 2160 A.C. )

Corso di Storia B.G.W.D. (Before Great World Disaster)
Lezione XXV: il Sesso per i nostri Antenati

Oggi affronteremo un argomento poco conosciuto: come si viveva il sesso ai tempi che precedettero la terribile catastrofe dell'Anno 0, già 2035 A.C.
Come ricorderete, in quell'anno, la Terza Guerra Mondiale scatenata per futili motivi da politici irresponsabili, aveva ridotto ad un quarto la popolazione mondiale, rendendo inabitabile per molti secoli tutto l'emisfero settentrionale del nostro Pianeta.
Solo il nostro Continente, l'Africa, era rimasto relativamente indenne dalle esplosioni nucleari e dalle radiazioni che avevano avvelenato l'ambiente in tutto il resto del Pianeta.
Pur essendo rimasti relativamente pochi, quindi, la riduzione dello spazio vitale a disposizione dell'Umanità aveva fatto sì che il nostro Continente risultasse troppo sovraffollato, imponendo alle Autorità di adottare un deciso controllo delle nascite.
Il fallimento di tale politiche, però, aveva imposto la decisione di cambiare radicalmente il modo con cui gli uomini si riproducevano: le nascite vennero permesse solo attraverso la fecondazione in vitro, facilmente programmabile, cui, rapidamente era seguito lo sviluppo di incubatrici elettroniche sempre più perfezionate fino ad arrivare al punto che non era stato più necessario inserire l'embrione nell'utero di una donna.
Finalmente gli uomini si erano affrancati dalla necessità di sottostare alle sofferenze ed ai pericoli insiti nella gravidanza: la generazione di un essere umano era diventata del tutto assimilabile alla creazione di un qualunque altro prodotto.
Tutto questo implicava, però, anche un'altra esigenza: quella di scindere la soddisfazione degli istinti sessuali dalla concreta necessità di interagire tra esseri umani, uomini e donne.
Già da tempo, l'attività sessuale tradizionale era in deciso calo tra gli uomini, distratti da mille pressanti problemi quotidiani e, sopratutto, dalla possibilità di appagare i propri istinti attraverso la fruizione di una enorme quantità di materiale pornografico disponibile in qualunque luogo ed in qualunque momento.
Ma il decisivo punto di svolta era avvenuto intorno alla metà del XXI secolo, con l'introduzione della ASS (Artificial Second Skin), una impalpabile pellicola dotata di sensori e microchip, avvolta intorno al corpo umano già alla nascita ed in grado di adattarsi dinamicamente al corpo in accrescimento per tutta la vita. Come sapete, attraverso le terminazioni inserite nella ASS è possibile produrre stimolazioni sugli organi sessuali maschili e femminili in grado non più solo di simulare un rapporto sessuale vero e proprio, ma di provocare orgasmi molto più coinvolgenti ed appaganti rispetto a quelli naturali.
Questa scoperta ha rivoluzionato completamente la nostra vita, con benefici enormi da molti punti di vista: niente più stupri, violenze e molestie sensuali, niente più necessità di sottoporsi a massacranti sacrifici e privazioni per ottenere un aspetto esteticamente piacevole allo scopo di sedurre persone del sesso opposto o del proprio, niente più spese enormi finalizzate allo stesso scopo..
Per millenni, gli uomini avevano orientato tutta la propria esistenza al raggiungimento di quel fine: tutto, infatti, lavoro, successo, popolarità era in definitiva finalizzato all'aumento delle proprie possibilità di ottenere sesso a volontà dalle persone più attraenti. La ASS ha reso tutto ciò superfluo ed antiquato, così come le vecchie automobili avevano reso antiquati i carri trainati da animali e le odierne tecniche di teletrasporto hanno reso antiquati gli aerei.
Oltre a studiare attentamente sui vostri testi l'argomento sommariamente descritto in questa lezione, come compito da eseguire a casa avrete anche un originale esercizio da realizzare. Recentemente, come saprete, degli archeologi sono riuscito a recuperare degli antichi supporti informatici dove erano memorizzati i testi appartenenti a vari siti della Rete Internet, antenata dell'odierna NeuralNet.
Tra questi c'è n'era uno, denominato "Amando", successivamente trasformatosi in "trAmando", dove venivano descritte mirabilmente le immani traversie che i nostri antenati dovevano affrontare allo scopo di soddisfare i propri istinti sessuali: rapporti sentimentali intricatissimi, continue rincorse tra maschi e femmine, "conquiste" (così venivamo definite, quasi si trattasse di una guerra) e sconfitte, delusioni, paure di subire rifiuti (misteriosamente denominati "due di picche": nessuno ha mai capito il perché), rimorsi, rimpianti, eccetera eccetera.
Il vostro compito sarà quello di studiare quegli antichi testi, analizzare le perverse abitudini ivi descritte e, soprattutto, esaminare attentamente le complesse dinamiche che inducevano quei nostri antenati a trascorrere una quantità impressionante del loro tempo in queste discussioni apparentemente prive di senso.
Avrete una settimana di tempo per consegnare il vostro elaborato.
Buon lavoro.

Dovresti fare il comico

Due di picche...

www.studenti.it/dare-il-due-di-picche-cosa-significa-e-perche-si-d...

Non era così difficile, dopotutto.

In effetti V_V ha ragione: è piuttosto comico, soprattutto per una persona che ha scelto quale nick Odisseo 😉

LaPeppa (V7fd221203), 18/02/2024 08:49:

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Due di picche...

www.studenti.it/dare-il-due-di-picche-cosa-significa-e-perche-si-d...

Non era così difficile, dopotutto.

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Era una battuta

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In effetti V_V ha ragione: è piuttosto comico

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Quello era lo scopo, curioso che non si capisse.
Anche se "comico" non è la parola giusta: umoristico è la definizione corretta...😉

Si vede che ho capito male.
Avevo interpretato il racconto come l' ennesimo intervento in cui si disprezza trAmando per la futilità mentre il mondo va a rotoli.
Come se trAmando ed i suoi utenti avessero un qualsivoglia potere sugli eventi mondiali.

Più che un lieve umorismo, mi sembra un lieve sarcasmo, ma scritto bene e con interessanti e utopistiche idee tecnologiche.
E per la serie bene o male l'importante è che se ne parli... è bene ricordare che non è da tutti i forum finire sui libri di storia.😁

A me piace, continua così Odisseo. E non sto facendo ironia/sarcasmo.
È stato creativo da parte sua

V _ V (6QDv231014), 18/02/2024 17:59:

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A me piace, continua così Odisseo. E non sto facendo ironia/sarcasmo.
È stato creativo da parte sua

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Grazie, mi consola vedere che almeno qualcuno ha capito l'intento di questo innocente "divertissement"... 😉

E fu così che gli uomini del 2035 si resero conto, studiando le antiche abitudini dei loro antenati, di quanto fosse triste la loro vita.

Masquerade (fnuj230103), 18/02/2024 16:15:

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Più che un lieve umorismo, mi sembra un lieve sarcasmo

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La parola "sarcastico" non mi piace, ha una accezione negativa che non credo di meritare.
"Satirico" al massimo, o meglio "ironico", mi sembrerebbe più adatto.
Anche se un semplice "umoristico" credo sia la definizione più confacente a questo raccontino.

Odisseo te la canti e te la suoni da solo?

Se pubblichi un racconto o un qualsiasi intervento, prendi quel che arriva.

Non vuoi? Non pubblicare.

Alla faccia dell' ironia e del divertissment innocente.
Comico no, umoristico. No neppure sarcastico, umoristico è confacente.

Ma mi faccia il piacere (cit. Totò).

Ne ho un' altra in serbo di Fantozzi, eventualmente...😏

LaPeppa (V7fd221203), 19/02/2024 13:48:

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Odisseo te la canti e te la suoni da solo?

Se pubblichi un racconto o un qualsiasi intervento, prendi quel che arriva.

Non vuoi? Non pubblicare.

Alla faccia dell' ironia e del divertissment innocente.
Comico no, umoristico. No neppure sarcastico, umoristico è confacente.

Ma mi faccia il piacere (cit. Totò).

Ne ho un' altra in serbo di Fantozzi, eventualmente...😏

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Fammi capire: non ho il diritto di dire come "secondo me" potrebbe/dovrebbe essere qualificato il mio raccontino?
Tu hai il sacrosanto diritto di dire che ti fa cagare, come stai dicendo fin dall'inizio, riconoscimi il diritto di esprimere la mia opinione. O qui vige la censura e solo i più prepotenti hanno diritto di parola?

Ahahahahah

Non è il racconto che mi fa cagare, questo lo hai scritto tu.

Vuoi esprimerti? E chi ti sta censurando?
Ma uno scrittore che dice ai lettori come classificare il proprio racconto, si qualifica da sé.

Continua, continua pure. Tira fuori quello che hai.

Chi ti ferma?

LaPeppa (V7fd221203), 19/02/2024 14:06:

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Ahahahahah

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Risus abundat in ore stultorum (usa pure un traduttore latino italiano, nel caso il senso non ti fosse chiaro).

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Ma uno scrittore che dice ai lettori come classificare il proprio racconto, si qualifica da sé.

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É prassi comune per molti scrittori (non che io mi consideri tale, ovviamente) discutere criticamente con i propri lettori a proposito di ciò che scrivono.

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Continua, continua pure. Tira fuori quello che hai.

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Grazie per la concessione, sono commosso.

Nessuno qui ti disprezza così tanto come fai tu con te stesso ed il resto del mondo.

Prosit

Odisseo purtroppo non dipende da te il giudizio degli altri. Vuoi farlo passare per ironico, ma se non arriva, pazienza

V _ V (6QDv231014), 19/02/2024 20:39:

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Odisseo purtroppo non dipende da te il giudizio degli altri. Vuoi farlo passare per ironico, ma se non arriva, pazienza

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Ma non è che io voglia "farlo passare per ironico".
Lo si può pure considerare più drammatico (e palloso) di una tragedia greca, volevo solo chiarire come lo intendevo io quando l'ho scritto, tutto lì: credo sia lecito esporre anche la mia opinione, no? 🙂
Poi ognuno lo prenda come gli pare, è normale che ci sia difformità di vedute.
Meno normale l'astio gratuito, e per me incomprensibile, di certe opinioni espresse, ma va bene così, il mondo è bello perché vario😎

Odisseo bello, non si tratta di astio gratuito, a meno che tu non stia parlando del tuo, ma di buona memoria.

Ti rode d'essere incompreso o di essere compreso fin troppo bene? 😉

Odisseo (Asy5230726), 19/02/2024 12:53:

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La parola "sarcastico" non mi piace, ha una accezione negativa che non credo di meritare.
"Satirico" al massimo, o meglio "ironico", mi sembrerebbe più adatto.
Anche se un semplice "umoristico" credo sia la definizione più confacente a questo raccontino.

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Vada per satirico allora😉.
Vero, rispetto alle altre ha un'accezione negativa. Ma forse è anche esagerato il termine negativo.
Tutte queste belle parole hanno un ruolo traghettatore importante, a mio avviso. Riescono a trasportare idee ed opinioni spesso inaccettabili.
Per quanto riguarda il tuo intento puramente ironico, non discuto. Però, forse a causa del confine veramente sottile tra i vari significati, mi sembra doveroso accettare il tuo, ma anche precisare in che maniera può arrivare.
In entrambi i casi non mi sembra un fatto disdicevole.
E chissà che tu non riesca ad approfondire l'ironia, prendendo una doverosa distanza tra sarcasmo e satira, con i risultati degli studi degli allievi?🤗
Perché c'è un seguito, giusto?🤔

Riguardo a questo futuro distopico da te creato Odisseo, ho qualche dubbio sul calcolo temporale, cioè davvero basterebbero 125 anni all’umanità superstite per ricreare una sorta di civiltà organizzata?
E poi, sembra un futuro super mega tecnologico, con i figli che nascono in vitro, ma sono metodi che necessitano di grandi quantità di energia che in un futuro post nucleare è difficile da immaginare.
Oltretutto uno dei motivi per cui si renderebbe necessario il controllo delle nascite in questo modo sarebbe unicamente per intervenire sui danni provocati dalle radiazioni sul patrimonio genetico.

In generale, il tutto lo sposterei di qualche centinaio d’anni in avanti nel futuro per renderlo credibile.
Altrimenti eliminerei la guerra atomica, perché è plausibile che tra 150 anni circa le persone che se lo possano permettere preferiscano concepire figli in quel modo, magari per i sempre maggiori problemi d’infertilità.
Questo perché messa così mi pare un po’ assurdo e inverosimile addirittura che esistano corsi universitari.

Mi dispiace essere andata fuori tema, solo che mi diverte più perdere tempo analizzando un ipotetico futuro post apocalittico rispetto ad andarmi a recuperare argomenti che da un po’ di tempo non vengono discussi poi più di tanto, quindi non saprei proprio di cosa parlare 🤔

Caro Odisseo,

i racconti sono come i figli: ad un certo punto si lasciano andare e non si sa mai in che guai vanno a ficcarsi. Le parole, che sembrano convenzioni assodate, sono ancora peggiori, se non c'è un tono che da loro una precisa direzione sono banderuole al vento che può anche essere un glaciale vento di qualche polo pur venendo da un ingannevole sud.
Inoltre è sempre difficile definire un genere letterario, è vero che le grandi categorie semplificano di molto e che quindi dentro alla categoria "comico" ci si trova di tutto, tra cui anche critica sociale e satira politica, oltre al fatto che ogni lettore percepisce la comicità in maniera diversa, anche molto personale, soprattutto se tocca forse una sfera fragile e sensibile.
In ogni caso da parte mia voglio esprimere tutto il mio apprezzamento per questo tuo divertissement, che in maniera garbata ci ricorda quanto tempo investiamo per risultare di gradimento ai nostri candidati partner e spesso fallire miseramente o, peggio ancora, rendersi conto che la persona ambita non era ciò che ci aspettavamo.
Quindi fra una ceretta e una messa in piega, ti ringrazio per avermi allietato, affronterò in maniera più ironica e a cuor più leggero, la caccia alla prossima preda.

Danae (ayfb221203), 20/02/2024 14:01:

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Riguardo a questo futuro distopico da te creato Odisseo, ho qualche dubbio sul calcolo temporale, cioè davvero basterebbero 125 anni all’umanità superstite per ricreare una sorta di civiltà organizzata?
E poi, sembra un futuro super mega tecnologico, con i figli che nascono in vitro, ma sono metodi che necessitano di grandi quantità di energia che in un futuro post nucleare è difficile da immaginare.
Oltretutto uno dei motivi per cui si renderebbe necessario il controllo delle nascite in questo modo sarebbe unicamente per intervenire sui danni provocati dalle radiazioni sul patrimonio genetico.

In generale, il tutto lo sposterei di qualche centinaio d’anni in avanti nel futuro per renderlo credibile.
Altrimenti eliminerei la guerra atomica, perché è plausibile che tra 150 anni circa le persone che se lo possano permettere preferiscano concepire figli in quel modo, magari per i sempre maggiori problemi d’infertilità.
Questo perché messa così mi pare un po’ assurdo e inverosimile addirittura che esistano corsi universitari.

Mi dispiace essere andata fuori tema, solo che mi diverte più perdere tempo analizzando un ipotetico futuro post apocalittico rispetto ad andarmi a recuperare argomenti che da un po’ di tempo non vengono discussi poi più di tanto, quindi non saprei proprio di cosa parlare 🤔

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Ti ringrazio per queste osservazioni molto interessanti. Mi permetto di offrirti le mie "controdeduzioni".
Fermo restando che è sempre difficile localizzare precisamente in un tempo futuro un racconto simile (pensa che Kubrick aveva ambientato appena nel 2001 la sua "Odissea" fantascientifica), tuttavia voglio lo stesso fare alcune precisazioni:
1) la localizzazione del racconto (Città del Capo, Sudafrica) non è casuale: si tratta, infatti, di un angolo del Pianeta che presumibilmente, resterebbe indenne da attacchi missilistici in caso di conflitto nucleare (nessuno ha interesse a distruggere il Sudafrica);
2) nello stesso tempo, si tratta di un Paese avanzato con tecnologie, soprattutto in campo medico, del tutto assimilabili alle nostre;
3) è un Paese ricchissimo di risorse minerarie ed energetiche, non avrebbe difficoltà a sopravvivere e ad avanzare tecnologicamente anche senza l'ausilio dei Paesi dell'emisfero settentrionale, che ho supposto distrutti o inabitabili dopo il teorico conflitto;
4) normalmente si sopravvalutano molto le conseguenze di un fall-out radioattivo dopo una guerra nucleare, anche su larga scala: se, probabilmente, renderebbe a lungo inabitabili i Paesi probabilmente direttamente coinvolti (USA, Europa, Russia, Cina, Australia, Giappone... ) avrebbe scarsi o nulli effetti in Paesi come l'Africa meridionale e parte dell'America Meridionale che, presumibilmente, non sarebbero interessati.
La vita, insomma, non scomparirebbe dopo una guerra nucleare, solo sarebbe concentrata in piccole enclavi risparmiate dal conflitto.
Per cui, pur con la licenza concessa alle opere di fantasia, non ritengo il mio racconto del tutto implausibile dal punto di vista scientifico.
Grazie ancora per aver espresso il tuo punto di vista.

Rabe (KLhh221206), 20/02/2024 14:31:

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In ogni caso da parte mia voglio esprimere tutto il mio apprezzamento per questo tuo divertissement, che in maniera garbata ci ricorda quanto tempo investiamo per risultare di gradimento ai nostri candidati partner e spesso fallire miseramente o, peggio ancora, rendersi conto che la persona ambita non era ciò che ci aspettavamo.
Quindi fra una ceretta e una messa in piega, ti ringrazio per avermi allietato, affronterò in maniera più ironica e a cuor più leggero, la caccia alla prossima preda.

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Hai perfettamente colto il senso e lo spirito del mio racconto. Non posso che ringraziarti.

vabbè basta fare la vittima dai