Io ho frequentato una scuola elementare sperimentale a tempo pieno. Ho amato moltissimo la scuola perché era un luogo dove si imparavano a fare un sacco di cose. Non c'erano voti, non c'erano interrogazioni, c'erano gruppi di banchi e lavori quasi solo di gruppo. Non c'era alcun tipo di competitività. Una scuola bellissima.
Molto diversa da quella che hanno frequentato i miei figli.
La nostra avventura è iniziata proprio in quella scuola dove ero stata io, ma ho trovato qualcosa che non mi aspettavo, la scuola era tornata indietro di almeno 50 anni. Mio figlio era un bambino dicembrino molto solitario e tranquillo, non faceva bene gli esercizi di prescrittura alla materna ma non mi sono preoccupata perché trovavo che rompere le balle ai bambini dell' asilo con la prescrittura fosse un' idiozia. Alle elementari dopo nemmeno un mese di scuola, al primo colloquio con le maestre ci hanno detto che nostro figlio era inadeguato, che dovevamo fare degli approfondimenti perché secondo loro era autistico. Da lì un calvario senza fine. La scuola è stata per mio figlio una pessima esperienza e di conseguenza lo è stata anche per noi. Sì dopo aver mandato a cagare le maestre, abbiamo scoperto che nostro figlio ha un disturbo dello spettro autistico, la sindrome di Asperger, pensare che a noi è sempre piaciuto proprio perché è così diverso dagli altri. In realtà nostro figlio è molto intelligente, questo è ovviamente venuto fuori negli innumerevoli esami a cui è stato sottoposto a causa della sua diversità rispetto agli altri. Dicono che la scuola italiana sia inclusiva ma siamo ben distanti dal poter considerare l'esperienza scolastica di un ragazzo coi problemi di mio figlio come qualcosa di positivo. Un bambino Asperger è un bambino che verrà considerato non adeguato e che inizierà a vivere in un ambiente ostile a partire dai 5 anni. Ho provato a cambiare sezione, poi ho cambiato scuola. Ho cercato a lungo delle scuole medie adatte. In prima liceo è stato bocciato dopo essere stato rimandato di 3 materie. Mi hanno convocata per dirmi che avrei dovuto passarlo al programma differenziato altrimenti sarebbe stato bocciato. Mi è cascato il mondo addosso perché ho pensato che allora è un ragazzo handicappato che non può fare la scuola normale come gli altri. Aveva 14 anni allora e gli ho provato a parlare per capire cosa beva fare e lui mi ha detto che beva fare l'esame a settembre delle 3 materie. L'insegnante di sostegno ci diceva di passare al programma differenziato, oppure di farlo bocciare non aveva senso per lei fargli fare l'esame di riparazione. Mi ricordo ancora quell' estate da incubo che poi è finita con la bocciatura. Abbiamo studiato con nostro figlio tutto il tempo, abbiamo ripassato cose che non vedevamo da un sacco e ci siamo fatti un' idea più precisa dell' intelligenza di nostro figlio. All' esame è stato bocciato ma ci hanno fermato in disparte due insegnanti, quella di storia e quella di inglese, dicendoci che nostro figlio era un ragazzo davvero in gamba a loro parere e che ci consigliavano di cambiare scuola. Anche io ci avevo pensato e così seguii l' istinto, chiesi il nulla osta e lo iscrissi nella scuola che sta frequentando ora dove si trova meglio. Per un genitore di un bambino con questi problemi, è sempre difficile capire la reale preparazione di duo figlio, di diventa insicuri tutti, senza fiducia in tuo figlio e senza autostima tuo figlio stesso. Del resto quando arrivi a sentirti dire che non puoi fare le scuole come gli altri ma devi fare un programma differenziato, cosa mai può succedere alla tua autostima? L'anno scorso a giugno ha sostenuto l' esame di inglese per la certificazione Cambridge, sono 6 ore di esame consecutivo senza nemmeno mangiare. Molti genitori dei suoi compagni hanno giudicato eccessivamente stressante la cosa ma lui lo ha voluto fare e ha conseguito la certificazione C1 studiando sempre e solo per i fatti suoi (io in inglese sono una scarpa). Un ragazzo che era stato giudicato troppo handicappato per poter prendere il diploma come gli altri. Qualche dubbio sulla "validità" della scuola italiana ti viene. Adesso dico sempre si miei figli "ragazzi, prendete tutto ciò che è utile dalla scuola perché per quanto sia mal organizzata, è comunque gratuita ed è un vostro diritto, prendete e portate a casa, cioè imparate. Vedetela così, come un' operazione commerciale d'investimento. Non mi importa dei voti ma mi importa che possiate utilizzare l'investimento". Anche il secondo figlio è un po' borderline, perché lo è probabilmente anche mio marito (che comunque è un ingegnere, quindi stupido non lo è). Sono 3 persone che a scuola hanno sempre ricevuto giudizi di inadeguatezza e hanno dovuto studiare con un senso di frustrazione e bassa autostima in un niente ostile. Se questo è ciò che accade in una scuola "inclusiva" c'è da domandarsi come sia una scuola "non inclusiva". Comunque ora i miei figli studiano volentieri, sono valorizzati dagli insegnanti per le loro peculiarità, mio marito insegna da diversi anni ed è l'insegnante più amato della scuola perché si mette nei panni degli studenti, si immefisima nelle loro paure e ansie,bio dico sempre che infondo è uno di loro 😂.
La scuola è anche scuola di vita, ti capita di essere valutato come inadeguato in un posto e bravissimo.innun altro, ti capita di dover cambiare ambiente finché non trovi quello dove sei apprezzato. Perdi un anno perché sei considerato talmente handicappato da non poter fare nemmeno il minimo e poi brilli in un esame difficilissimo. Va tutto bene, questa è la scuola/vita. 🙂