Alebabi, era una questione di prodotti a km zero! Intendo che qui in città c'era il mercato della frutta e verdura di stagione ed erano i contadini del circondario che portavano a vendere i loro prodotti. Ricordo che le arance si compravano quasi solo per una festa della madonna in gennaio. Si acquistava una cassetta d'arance e si mangiavano finché non erano finite senza opzione di riacquisto. Ora si ha tutto per tutto l'anno senza domandarsi quanto costa il ciclo dei 4° centigradi cioè il metodo di conservazione di frutta e verdura nelle celle frigorifere.
Per ovvi motivi tutto costa di più, siamo dei viziati privilegiati. Pensare che si hanno le fragole tutto l'anno è rasente il ridicolo ma ormai lo consideriamo normale.
Ma se vado dai contadini qui vicino acquisto ortaggi e verdure a due spicci visto che in Umbria ancora ci sono tantissimi che hanno orti e campi. Solo che "non ho voglia", il supermercato è comodissimo visto che ce l'ho a 100 mt da casa e riempio il carrello senza considerare che spendo per la comodità di acquistare roba con poca sostanza e qualità.
Per avere il giusto valore dei soldi ce ne sono tante di cose da precisare.
Sempre riguardo alle arance in inverno, erano i produttori siciliani che le portavano con il camion e come dicevo te le vendevano a cassette per pochi soldi cioè pochisoldi per come consideriamo i soldi oggi ma al tempo le arance erano uno sfizio non da poco.
Abbiamo perso il senso del "necessario" per cui i soldi non bastano mai anche se abbiamola casa piena di robe che si usano poco o niente. Sto svuotando il garage e ritrovo robe di 30 anni fa che non so perché ho acquistato. I miei genitori in garage hanno gli attrezzi per l'orto ma non 3 ferri da stiro rotti o 2 aspirapolvere scomodi o robe di questo genere.
Da dieci anni ho cambiato modo di vivere e acquisto pochissime cose oltre al cibo e al gpl. Quest'anno credo che abolirò anche i gelati, un cono costa quasi 4 euro e la quantità è veramente da pesare con il bilancino da orafo.
Non posso essere ancora un ingranaggio di un sistema inumano, evviva la decrescita felice!
La rivoluzione non si fa con la pace nel mondo, si fa con la decrescita felice che poi porterà anche la pace visto che in mancanza di false necessità non si andrà a rompere i coglioni ai paesi con materie prime necessarie per prodotti inutili.
Le persone deboli si vendicano, le persone forti perdonano, le persone intelligenti ignorano.