2 parole per uno scrittore

Grazie Peppolottina😅

Che bella storia, Norgino!

Grazie 😁

Amaranto - vento

Amava le giornate un po’ grigie di fine estate al tramonto, in riva al mare,
il sole all’orizzonte faceva brillare i suoi tristi occhi verdi
il vento eccitava l’acqua creando una leggera brezza
questo gioioso gioco degli elementi faceva danzare i sui capelli color amaranto
la sua folta chioma si agitava sul suo volto, sembra bussare alla sua anima
ma i suoi pensieri erano al di là dell’orizzonte, oltre il sole
lei aspettava,
aspettava il ritorno dell’altra metà del suo cuore


barca - porto

La banchina del porto scorreva sotto un caldissimo sole d’estate mente gli occhi mi si abbassavano per il sonno in attesa di una nuova coppia da trasportare.
Intanto la musica della mia vecchia rossa armonica che mi ero portato alle labbra mi teneva sveglio.
Attendevo, ingannando il tempo, il momento di ritornare in mare.
“Sono arrivata”, si sentí in quell’istante non riuscendo immediatamente a comprendere se fosse un sogno o un richiamo vero mi girai e vidi una coppia sulla 50ina. “Vorremmo noleggiare la barca per andare alla spiaggia”, disse poco dopo la turista con il marito indaffarato in una telefonata.
La scrutai un poco, aveva un cappello bianco a tesa larga, un vestito a fiori e degli occhiali scuri.
Abbozzai un sorriso e mi alzai.


Onde- sorriso

Onde - sorriso

...
lei aspettava,
aspettava il ritorno dell’altra metà del suo cuore

un giorno all’orizzonte vide un veliero,
le sue vele agitate e illuminate da lampi senza tregua giocavano con le scuri nubi creando figure con le ombre
il suo cuore palpitava, il suo sorriso si spense, i sui capelli amaranto smisero di volare e il vento si placò
corse al porto, approdo sicuro di velieri e anime, dove le onde si placano e sembra un altro posto
rimase in attesa sulla banchina, con lo sguardo volto all’infinito mentre la tempesta si avvicinava spingendo il veliero o forse in cerca della preda

Occhi - monti

In cima a monti lontani, distante da occhi indiscreti, protetta scrutavo il mondo, assaporando il piacere della presenza. Talvolta arrivava lui, si sedeva accanto a me e insieme condividevamo l’abbraccio del silenzio.


Sentieri Passione

Sentieri passione

Una vita in Nepal, agosto 1980, un uomo solo lungo i sentieri che conducono sotto la Montagna, sotto il tetto del mondo.
Il tempo avverso, i monsoni che reclamano il loro diritto di esistere.
La voglia di dimostrare a se stesso di esistere per questo, l’amore per la passione.
Senza quei campi in alta quota, senza il superfluo, senza gli sherpa, senza l’aria, l’ossigeno.
Una nuova via, sempre alla ricerca di nuovi sentieri e ove non vi fossero essere il primo a mettervi piede.
In vetta per segnare una data cardine.
Poi tutto cambiò, ma lui no.

Mano - gioia

"Mi dai una mano?"
"Con gioia!"

Ascendente - Camicia

Si avvicinò a lui posando le mani sul suo petto e con naturale sensualità sbottonò piano piano la sua camicia guardandolo sempre negli occhi.
Il suo ascendente era tale da poter parlare con lo sguardo, non fermarti.

Cintura - mano

Lei aveva finito di spogliarlo: pantaloni, scarpe, calzini e mutande, sempre con gli occhi accesi, a cercare i suoi. Ora si trovava sdraiato nudo sul letto, legato caviglie e polsi ai quattro angoli del letto. "La croce di s. Andrea", il pensiero gli attraversò la mente. Ma si aspettava ben altre sensazioni.

Stava pregustando il piacere, quando lei si voltò dandogli la schiena ed abbassandosi ma quando si girò i suoi occhi si allargarono di sorpresa ed incredula preoccupazione: la mano di lei avvolgeva saldamente la sua cintura che poco prima gli aveva sfilato con malizia ma i suoi occhi non erano più caldi ed invitanti, tutt'altro.
Senza una parola, lei cominciò a colpirlo con forza sulle gambe, il petto, le braccia, la pancia.
Non la fermarono le urla di lui, né le suppliche, le bestemmie e le minacce.
Come aveva iniziato, si fermò, sempre in silenzio.
A quel punto lei cominciò a togliersi i vestiti, muovendosi con calma e sensualità. Non era un vero e proprio spogliarello, ma le sue movenze e le delicate carezze che ora gli faceva dove aveva ricevuto i dolorosi colpi ebbero il potere di farlo eccitare, suo malgrado. In quel momento odiò il suo corpo che mostrava tutta la sua debolezza.
Lei salì a cavalcioni su di lui e si prese il suo piacere, senza trascurare di darne anche a lui, tutto il tempo occhi negli occhi.

Riga - Cuffia

Mentre avanzava lungo l'isolato e lungo corridoio illuminato dalla fredda luce dei neon, un susseguirsi di immagini veloci come un fulmine si frapponevano tra lui e la sua destinazione.
Quella mano sulla cintura, il sibilo con cui veniva sfilata, la violenza con cui veniva abbattuta... Simili ad una pellicola che si era inceppata, le scene si riproponevano, passo dopo passo per poi svanire quando si fermò accanto al tavolo di marmo.
Chi lo aveva scortato fin lì, gli stava dicendo qualcosa con voce ferma e gentile.
Qualcuno aprì lentamente e solo in parte la lampo del sacco scuro che conteneva il cadavere da riconoscere.
Si avvicinò di altri due passi e abbassò lo sguardo su quel volto raggrinzito, smagrito e dai tratti così inaspriti che neanche la morte era riuscita a distendere.
Le voci dei presenti in sala sembravano lontanissime, a stento le ascoltava.
Gli stavano spiegando che era deceduto in ospedale, che le cure avevano sortito l'effetto sperato, ma qualcosa era andato male e che stava solo a lui decidere se chiedere l'autopsia o meno. Come suo unico parente era un suo diritto.
Gli occhi si spostarono all'altezza della vita, non visibile a causa del sacco che su quel punto restava chiuso. Lo schiocco assordante della cintura sulla sua pelle attraversò la sua mente e il suo corpo fin quasi a farlo sobbalzare.
A nulla erano serviti anni di lontananza e assoluto silenzio. Tutto era vivo dentro di lui.
Ma non era più vivo chi quel dolore l'aveva causato.
Allungò una mano verso il corpo esanime e la fermò a pochi centimetri da quel volto tanto odiato.
Chi lo osservava, pensava che si stesse chiedendo se accarezzarlo o meno, un'ultima volta, come accadeva ai parenti dei defunti.
Ma lui non ricordava neanche se avesse mai ricevuto una carezza da quel padre perennemente arrabbiato.
Senza più esitazione, le dita si abbassarono sulla lampo per chiudere nuovamente il sacco, mentre registrava nella mente e nel cuore quel suono freddo. Lasciò che sostituisse la memoria del vecchio sibilo della cintura.
Quel momento era solo una formalità, perché per lui era morto tanti anni prima. Sapeva bene come era morto allora, per lui. Come fosse morto adesso, era semplicemente irrilevante.
Con un secco gesto della mano fece capire che la questione era chiusa, come chiuso era il sacco che conteneva il corpo senza vita di un uomo che per lui era stato un mostro e non un padre.


Luce, Tarantola

Ah ah Masquerade 😁
Il prossimo scrittore si cimenterà con 4 parole 😱

Masquerade (fnuj230103), 26/01/2023 15:22:

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Cancello perché aveva già pubblicato LaPeppa. Sarà per la prossima volta.😉

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Nooo non osare!!!

Dai che la parte bella è leggere. Te ne siamo tutti grati!!! È bello anche così!!!

LaPeppa (V7fd221203), 26/01/2023 15:26:

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Nooo non osare!!!

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Temo di averlo fatto. 😮

Nooo dai dai dai rimettila 🥺🥺🥺🥺 pleaseeee

Grazie 😁👍😘🥰😘🥰😍😍❤️❤️❤️

LaPeppa (V7fd221203), 26/01/2023 15:28:

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Nooo dai dai dai rimettila 🥺🥺🥺🥺 pleaseeee

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Fortuna che quando scrivo post più lunghi, causa continue interruzioni, faccio per abitudine copia e incolla!
L'ho rimessa.😉

Impossibile

Impossibile farsi la riga a destra portando una cuffia per proteggersi la testa da una tarantola appesa al soffitto illuminato dalla prima luce del mattino.

piastrella - ghiacciaio

Una piastrella....le analisi lo confermavano. Era una piastrella risalente ad un tempo antico, databile tra il 1950 ed il 2050.

Incredibile pensare che in quel tempo primitivo, in cui gli uomini ritenevano di essere animali (ed in verità non vi si discostavano di molto pensando ai loro comportamenti violenti e distruttivi), riuscissero a produrre graziosi manufatti.

Ancora più incredibile il fatto che un tempo, lì dove c'era il ghiacciaio oggetto di studio, ci fossero case e vita: secondo le scoperte moderne a quel tempo era un vulcano attivo! Chi poteva pensare di costruire la propria abitazione in un posto del genere? Oppure, come avevano appurato altri suoi colleghi, nelle zone di esondazione dei fiumi?! Addirittura in zone ad alto rischio idrogeologico, oggetto storicamente di frane o lungo l'alveo dei fiumi.

Che l'uomo fosse ancora vivo malgrado l'uomo era ancora per lui fonte di uno stupore quasi infantile.


Noia - Neo

Come una goccia di cioccolato amaro, ho un neo a sinistra del labbro superiore. Quante maestre hanno cercato di pulire quella macchietta, quanti nuovi amici mi avvisavano che mi ero sporcata. Che noi poi essere paragonata a Cindy con le solite frasi "Peccato che avete in comune solo il neo!"
Finché non é arrivato lui che mi ha spiegato l'idea di tirabaci. In realtà il tirabaci era un ricciolo incollato al viso e serviva proprio per attirare l'attenzione.
"Pensa che fortunata che sei, " mi diceva "tu hai questo puntino che attira tutta la mia attenzione sulla tua bocca." E così iniziava a baciarmi da lì, delicato, attento, seguendo i contorni della bocca fino a infiammarmi di passione.

brodo - cammello

E così, dopo la farina di locuste, ecco arrivare sugli scaffali dei supermercati il dado per il brodo fatto con carne di cammello 😅
E non è neppure tempo di guerra.....

Interruttore - Cappello

Prese al volo un copricapo dalla bancarella lasciando una manciata di monete. Abbassò la visiera del cappello di paglia in modo tale da coprire buona parte del viso e si gettò letteralmente nel mare di folla che popolava il mercato a quell'ora.
I due agenti di polizia in borghese che la seguivano a distanza di sicurezza non riuscirono neanche a vedere che tipo di cappello avesse preso tra tutti quelli esposti.
E neanche il venditore era riuscito a capire quale fosse, data la velocità con cui l'aveva afferrato ed era schizzata via. Non che gli importasse. Il poliziotto lo vide contare una ad una le monete lasciate sul banco e dall'aria soddisfatta capì che dovevano essere più che sufficienti.
Il commerciante, infatti, sapeva bene che la donna vestita in jeans e t-shirt chiara era stata più che generosa, qualunque fosse il cappello scelto.
I due poliziotti in borghese si tuffarono nella folla e, proprio come lei qualche attimo prima, ne furono letteralmente inghiottiti.
Pur prendendo direzioni diverse, si resero conto entrambi che trovarla sarebbe stata un'impresa ardua.
Il più anziano portò la mano accanto all'orecchio e pigiò il piccolo interruttore dell'auricolare. "Ci è sfuggita anche questa volta!" comunicò con tono carico di disappunto.

Corteccia - Proiettile