Toccami

Discussione ispirata in qualche modo da quella di Little Louis (la pubblico in questa sezione per questo motivo).

Ieri ho realizzato che, oltre al sesso, mi manca molto il contatto fisico con un altro essere umano.
Abbracci, carezze, coccole, baci affettuosi, grattini ma anche solo quei gesti tattili di ordinaria confidenza che ci sono in una coppia.

Gesti che ci sono anche tra amici e amiche.

Penso ad esempio alla virile pacca sulla spalla che esprime solidarietà e sostegno, appoggio, vicinanza.

Certo, immagino che la mia situazione sia piuttosto particolare: trasferiti poco prima del covid, qui non abbiamo Amici e per il contatto fisico non devo aggiungere nulla, vero? Ahimè.
Ricomincia ora una certa consuetudine a ritrovarsi assieme 👍

Ma insomma non ci facciamo toccare da tutti, giusto?

A chi consentite di toccarvi?
Per voi è importante il contatto fisico?

Discussione interessante. Io non amo il contatto fisico da parte di sconosciuti ma anche da parte conoscenti che non siano intimi. In compenso mi piace molto con le persone con cui ho molta intimità. Io e mio marito ci teniamo sempre per mano quando camminiamo e sono abituata a dargli baci e carezze, quando so che gli fanno piacere. Con certe amiche e amici, non ho mai smesso di abbracciare e baciare nemmeno durante il Covid. Poi ci sono i figli, che essendo adolescenti, mi abbracciano e mi baciano solo quando non sono visti da estranei 🥰 Però è appunto una cosa riservata a pochissimi, chi si allarga e mi tocca il braccio per parlarmi mi infastidisce un po' in genere.

Personalmente tra amici e/o amiche, ci sono raramente qualche abbraccio e bacio di circostanza. Grattini, effusioni o altro, non pervenuti e poco graditi.
I conoscenti li tengo a debita distanza e se diventano troppo invadenti per i miei gusti, mi allontano io.
I parenti fanno parte degli amici, per cui mai troppo appiccicati.
Persone a cui tengo molto e che lascio entrare nel mio spazio intimo, attualmente sono due, più il mio cane! 😂🤣😂
Se mi mancasse il contatto fisico, lo cercherei solo da queste due persone, ma cmq ho sempre il cane 😂🤣😂. Per il resto sto benissimo da sola. 🤗

madonna mia trale, chi ti tocca in continuazione mentre ti parla andrebbe fucilato all'istante.
che odiooooooooooooo
Ho il marito di una mia conoscente cosi....lui parla e ti tocca....e io faccio un passo indietro...e si riavvicina e ti tocca.... e io faccio un altro passo indietro.
Prima o poi gli tiro una sberla sulle mani e glielo dico.
E' che fondamentalmente è veramente gentile e mi spiace fare l'acida.
Poi vedo che lo fa con tutti, è proprio un tic il suo!!!!


Io non sono particolarmente coccolosa.
Come detto da trale, solo per pochi intimi e cmq non in maniera eccessiva.

In casa tra noi quattro è un altra cosa, ci si da il bacino sempre quando si arriva e quando si va.
E la sera si guarda sempre qualcosa tutti insieme, con tanto di gambe accavallate l'uno sull'altro, abbracci etc etc
si....in casa ci coccoliamo.

Beh a Roma mentre si parla c'è l'abitudine a toccare...
pure al limite della maleducazione..🤣🤣🤣

però se a farlo è una donna...la cosa diventa pure piacevole 😁

Mentre nell'intimità...le mani e la bocca
aprono le...gambe..
pardon le danze😁😋

Wow

Sì, il tocco familiare, cioè della famiglia, è simile a quello di Alebabi. L'intreccio sul divano rende bene l'idea.

Anche per me è come avete descritto voi, più o meno.

Però una riflessione sul tocco degli sconosciuti che tutti sembriamo evitare.
In realtà non ce ne rendiamo conto: il parrucchiere, l'estetista, il massaggiatore, il medico, l'infermiera.
Se poi siamo noi in prima persona ad essere chi tocca per professione, i contatti non si contano più.

Penso che il tocco umano sia fondamentale e ce ne rendiamo conto quando viene a mancare, per il resto talvolta non ci accorgiamo di quanti "tocchi" avvengono nelle nostre vite.

Qualche tempo fa è venuta a trovarmi un'amica. Ci siamo abbracciate. Penso di aver risparmiato soldi per medicine e psicologo in quell'abbraccio 💝

@LaPeppa però quelli sono, anzi devono essere tocchi professionali che quindi sono utili e/o necessari. Per cui gli si da spazio ma personalmente li ritengo tocchi asettici. Diversamente da quelli affettivi o fastidiosi, mi lasciano totalmente indifferente. Esempio tipico, la visita ginecologica. Credo di non essere mai così distaccata dal tocco di una persona come quando mi visita un ginecologo o un medico in generale. 🤷🏻‍♀️

SiLaDoMaQuiNo (2KK9221203), 07/07/2023 10:23:

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@LaPeppa però quelli sono, anzi devono essere tocchi professionali che quindi sono utili e/o necessari. Per cui gli si da spazio ma personalmente li ritengo tocchi asettici. Diversamente da quelli affettivi o fastidiosi, mi lasciano totalmente indifferente. Esempio tipico, la visita ginecologica. Credo di non essere mai così distaccata dal tocco di una persona come quando mi visita un ginecologo o un medico in generale. 🤷🏻‍♀️

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concordo

Sono sempre tocchi che esprimono una cura e come tali vengono percepiti.

Provate ad immaginare una vita senza contatto fisico.
Mi sembra siano stati fatti degli studi a riguardo. Magari poi mi informo.

@LaPeppa credo che gli studi fatti siano inerenti ai bambini.
Poi da adulti, chiaro che essendo esseri sociali abbiamo bisogno anche degli altri ma il "tocco" in se non ha più quella fondamentale funzione di "cura" come invece è per i bambini.
Cioè il tocco degli altri, da adulti diventa piacevole, benefico o necessario in taluni casi
ma non più indispensabile per vivere.

Sì anche io considero asettici i tocchi professionali anzi dirò di più, quelli professionali fatti da parrucchieri ed estetiste li limito all'indispensabile e tendo ad occuparmi in prima persona di ciò che riguarda l'estetica. Anche per una questione economica ma non solo. Diciamo che il parrucchiere non mi procura disagio se mi tocca quando ci vado ma l'estetista che mi fa la ceretta alle gambe invece è proprio la prima cosa che ho cercato di evitare sin da giovane provvedendo da sola. Non mi mancano questi tocchi per niente ma se fossi incapace o invalida dovrei abituarmi perché sarebbero necessari.

Durante il covid...

www.wengood.com/it/crescita-personale/conoscersi-meglio/art-vivere-senza-...

Nell'articolo vengono citati diversi studi, poi bisognerebbe verificarne la validità, come per tutti.

Io mi ritrovo abbastanza nell'articolo: il contatto fisico mi trasmette benessere.
Probabilmente una sensibilità maggiore in tal senso oppure la ferrea dieta, ma mi manca più di quanto mi fossi resa conto.

Si tratta proprio di Human Touch.

Figurati Trale che per me il parrucchiere spesso era una coccola e mi risulta di non essere la sola. Poi mi taglio i capelli anche da sola ma quello è un altro discorso.

Io e i miei fratelli non siamo stati educati all'affettività e al contatto fisico, infatti facciamo molta fatica a toccarci e a scambiarci abbracci. Mi sono ritrovata - e tutt'ora a volte mi ritrovo - un po' spiazzata quando amici e amiche istintivamente mi abbracciano. Però, superato il primo impatto, trovo quell'abbraccio molto piacevole e lo stesso vale quando il contatto è avvenuto con sconosciuti, quando non c'è un intento manifesto di provolare. Quando ogni tanto il mio dirigente mi mette una mano sulla spalla come gesto di affettuoso apprezzamento, anche davanti ad altri colleghi o davanti agli assessori, mi fa piacere. Così come settimana scorsa ho recepito la carezza sulla testa che mi ha fatto un medico, dopo avermi dato una notizia non proprio piacevole, come un gesto di grande tenerezza e conforto.
Con un partner invece è totalmente diverso, nel senso che mi viene spontaneo essere molto affettuosa, cercare il contatto, abbracciare e baciare.
Idem ovviamente con mia figlia.

Certo che è importante il contatto fisico.
I miei concittadini poi lo amano eccessivamente e lo usano anche per sollecitare attenzione e familiarità. Forse su questo punto io sono poco partenopea.
E tuttavia continuo a ribadire che è importante. Per me il grado di "toccabilità" è proporzionale al grado di intimità e affetto.

Peppa ma questo trasferimento è tanto lontano da dove vivevi prima e hai ancora famiglia e amici?

Sì Masquerade.

E in una scala da 1 a 10 a che punto sei con la creazione dei nuovi rapporti in loco?

Mi ritrovo molto in ciò che ha scritto Tight, cioè che fin da piccola non è che c’erano grandi dimostrazioni d’affetto in casa mia, magari perché mia madre fin quasi da subito si è dovuta trovare a fare entrambi i genitori e la situazione era sbilanciata.
Mio padre, anche prima della separazione, non è mai stato tipo da effusioni, così come la sua famiglia d’origine d’altronde.

Sentirmi abbracciare e toccare mi fa sempre sentire un po’ strana, ma quando succede con le amiche, di solito è per qualcosa di sentito quindi è piacevole.
Con estranei, anche no, tipo il darsi baci sulle guance appena conosciuti o quelli/e che ti vengono troppo vicino per parlarti, pacche sulle spalle ecc.

Per quanto riguarda la mia famiglia, tendiamo a coccolarci molto, ma ultimamente è più rivolto alle bambine, che tra noi genitori...come già detto nell’altro thread 🙄
Però solo quando manca, ci si rende conto di quanto manca quel contatto.

Anche io sono cresciuto con pochi gesti di contatto fisico. Credo di aver abbracciato mia madre la prima volta da adulto l'anno scorso, ma solo perché era il mio compleanno e ci teneva.

Io non sopporto toccare la maggior parte delle persone a prescindere dal loro grado di parentela o amicizia. Non è solo la questione di come sono cresciuto ma di cosa percepisco. In molti casi non mi è piaciuto, in altri è come chiudere un contatto elettrico, è una delle mie "divergenze". Come quando tocco le lenzuola pulite, solo a pensarci sto male. Non importa quanto ammorbidente abbiano e vale anche per le persone. Vale anche per altri materiali o sostanze, tipo l'alluminio o i copertoni dell'auto. Anche i liquidi gialli, e non intendo banalmente l'urina. Mi sto facendo male da solo giusto scrivendolo! 🤣

Tuttavia se sento preventivamente una sensazione positiva "prima" di quella fase, apprezzo molto il contatto conseguente. Come quando non mangio o non bevo per troppo tempo e posso godermi solo in determinati casi quel cibo o l'acqua centellinati.

Ricordo che alcuni anni fa sono uscito con una donna, un'attrice teatrale poco più grande di me. Per la prima uscita l'ho invitata in un ristorante etnico, piaceva ad entrambi, è stata una bella serata, ricordo che i discorsi si erano fatti subito molto profondi, come se ci conoscessimo da una vita e stessimo ragionando sulla vita stessa. Mi parlò del suo tumore sconfitto e analizzammo insieme diversi aspetti di quella esperienza e delle mie. Tra gli altri 693 argomenti più disparati.

Quando l'ho riaccompagnata all'auto era quasi mezzanotte, è salita sul marciapiede e mi ha abbracciato. Non me l'aspettavo ed è stato come se venissero accesi i riflettori dello stadio. Quando si è staccata le ho chiesto se potevo averne un altro, ha sorriso ed è stato ancora più emozionante. Lì è stato come immergersi nel mare calmo di notte. Ho sentito il blu scuro. Che energia pazzesca aveva!

Per lavoro mi capita di dover stringere la mano a troppa gente, ho infatti apprezzato molto il periodo covid. Ma lì sono preparato ed è come quando vuoi toglierti le crosticine di sangue raggrumato e la pelle sotto non è ancora guarita, sai che farà un po' male ma passerà in fretta.

Invece le donne che ho amato, e le mie poche amicizie, non mi procurano disagio. Tuttavia mi fa sempre uno strano effetto di stupore quando una persona vuole toccarmi, abbracciarmi o baciarmi. Per me il tocco è una questione davvero molto intima.

Comunque ci sono troppi vampiri energetici in giro, anche tra le persone che ci amano. Ricordo che ad una mia ex dovevo chiedere di non toccarmi continuamente talvolta (ex non per sua decisione come si potrebbe invece presumere 😅). Se ci penso mi si scaricano le batterie.

Spettacolo!
Ho iniziato tardi ad amare i The Doors, credo attorno ai 25 anni. Prima non li sopportavo, mi ricordavano un tizio che mi stava sulle palle a cui piacevano.

Il film ha contribuito a riappacificare l'immagine del gruppo nella mia testa. Ma subito dopo la musica non mi bastava e sentivo che erano i testi e le poesie di JM, l'unica cosa che mi interessava. Ho acquistato il libro con le sue poesie e del film, nel tempo, la parte che ho adorato è quella dove lui è da solo in studio di registrazione, con il tecnico del suono e una bottiglia di JD, mentre registra la lettura delle poesie.

Momento LSD artistico.

La lettura di poesie in pubblico, ma anche solo la lettura di testi in generale (adoro la prosopopea), è un momento mio di cui sono davvero geloso a teatro, per assurdo.

SoldatoJoker (4WSe221203), 07/07/2023 21:21:

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LaPeppa (V7fd221203), 07/07/2023 10:17:

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Se poi siamo noi in prima persona ad essere chi tocca per professione, i contatti non si contano più.

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Io rientro, ovviamente, in questa categoria. Però i guanti costituiscono fortunatamente uno "schermo" tale da non farmi percepire quel "toccare" come un contatto nel senso che intendi tu... Anche perché sono concentrato, ovviamente, sull'aspetto professionale della faccenda: "tocco" un organo, un apparato, non una "persona" in senso lato. Cosa questa quanto mai opportuna soprattutto quando devo toccare parti del corpo particolarmente intime (spesso anche particolarmente sgradevoli, come nelle esplorazioni rettali o nell'inserimento di cateteri in persone anziane e magari maleodoranti).
Io, di mio, invece, non amo essere toccato se non in caso di coinvolgimento sentimentale/sessuale, e trovo particolarmente inopportuno che qualcuno lo faccia.

OT: Io trovo agghiacciante, ma proprio da far gelare il sangue nelle vene, che passati i 12 anni si possa parlare di "poesie" di Jim Morrison e si possano ascoltare i The Doors.

Per fortuna siamo tutti diversi 🙂

Eh niente, deve essere anche genetica: i miei figli sono persone di contatto. Con me anche troppo.

Non immaginate che vada in giro a toccare gente a caso e certo ci sono contatti sgraditi. A volte inevitabili, come quelli professionali.

Però al contrario di chi fa grande selezione nei contatti, a me basta relativamente poco per abbattere quella barriera.

Proprio per questo ricordo con curiosità un conoscente che faceva massaggi shiatsu e che era a posto, non aveva atteggiamenti strani: non gli ho mai permesso di farmi un massaggio, ed io adoro i massaggi.

@Stormrider Ha! Ognuno sente a proprio modo, dopotutto.

Io mi emoziono ancora quando ascolto le canzoni del cartone di Pocahontas 😂