Siete vendicativi?

Ispirata dalla discussione sul video mix di Temptation Island e Anche i ricchi piangono, vi chiedo: siete per natura vendicativi? Lo siete stati e vi è passata? Non lo siete mai stati?

Non sono vendicativa. Sono una persona diretta. Mando a fanculo e cancello quella persona dalla mia vita.
Ci tengo alla mia salute e al mio fegato! 🤣😂🤣

No. Troppe energie ed io sono pigra...

sí, sono vendicativa al massimo, se mi lego una cosa al dito non me la dimentico mai piú!!!
peró spesso e volentieri temo che la gente non si renda nemmeno conto delle mie vendette 😐 ma io lo so, è questo che conta, o no?!? 🤣

ti faccio un esempio, che è il grado piú basso, riservato agli sconosciuti che forse non rivedrò mai piú e su cui devo vendicarmi immediatamente, che allo stesso tempo non riescono a ferirmi piú di tanto, né vogliono veramente danneggiarmi, ma mi fanno solo girare i coglioni per qualche motivo: non gli dico né grazie, né buona giornata 🤣 e cose simili, e li guardo male 😂

Non sono vendicativo. Ma forse dovrei esserlo...uno dei miei romanzi preferiti è Il Conte di Montecristo.

Vendicativo no, almeno mi sembra 😅
Sono più il tipo che sbrocca e te ne dice di tutti i colori 😁... poi se lo sgarbo è leggero si chiarisce, altrimenti quella persona per me è non esiste più

Adopero altre tattiche, che in realtà tattiche non sono perchè mi vengono spontanee grazie ad un'esigenza di giustizia temperata dallo spirito di sopravvivenza. Se posso vendicarmi senza correre rischi immediati o futuri lo faccio, altrimenti mi limito a ghostare la persona o, se non posso (collega, parente con cui è necessario mantenere i rapporti...) immagino una terribile vendetta, proprio atroce e mi accontento del virtuale 😜

Mi pare di non esserlo. Se uno è stronzo, prima o poi paga l'essere uno stronzo. E comunque non sono fatti miei.

Eqquì la differenza! Se uno è stronzo, dato che faccio parte dell'umanità, mi sento chiamata in causa ed è mio dovere eliminarlo! Chiamatemi Zorro!😝

Tempo fa mi incazzavo come una biscia ... poi sono dovuto cambiare parecchio perché ci sono anche persone che ti feriscono mortalmente per istinto e non per cattiveria ma il risultato è lo stesso. Vendicarsi di una persona inconsapevole non serve, va studiata e resa innocua.
Quindi non sono vendicativo sia perché razionalmente non serve vendicarsi sia perché sono pigro e di memoria molto corta. In alcuni casi persone stronze d'istinto poi mi sono state molto utili.

Solo alcune volte, mi sono vendicato, nella maniera che intendo; dire all'interlocutore ciò che proprio non vorrebbe sentir dire, quanto è vero. Questo, senza neppure trascendere nella cattiva educazione, perfino mantenendo la cordialità.
Molte volte, la persona che ci ha offeso è anche di una meschinità ripugnante. Se viene perdonata, non riterrà di averci fatto un torto, a cui siamo passati sopra; sarà come pensasse di non averci fatto alcun male, che vada bene così.

"Antonio, non dirai certo che io sia tra quelli che si comportavano così, con te."
In questo caso, parlando con varie persone, compreso colui che mi dice così, "tra quelli che si comportavano" c' era solo lui, non altri.
Non avevo fatto nomi o cenni. Il tale esce, praticamente allo scoperto. Come nel Vangelo, Giuda Iscariota: "Sarò io a tradirti, Maestro?"....!...

A costui che mi chiederebbe la conferma - falsa - tale conferma non do.
Con gente di questo genere, mi è anche accaduto che il meschino venisse, l'indomani, all'attacco:
"Antonio, ti rendi conto della figura da
coglione che mi hai fatto fare...?!"
" Te la sei voluta; sai che non era il caso..."
"Ah ! Così mi dici...?.!.".
Un esempio.

Forse queste non sono vendette, nel senso della malvagità. Nell'educazione ricevuta in casa, mi sarebbe stato perfino imposto di ragionare che "si è superiori", " bisogna lasciar perdere".
Per me, sono sofismi di chi si farebbe trattare da idiota per non affrontare il mondo, si tratta, poi, ulteriormente da idiota da sé.

La gente che "è superiore", è, inoltre, quella che poi si vendica su qualcun altro, che a niente c' entra.

Son d'accordo con tony. Chi lascia perdere non mostra superiorità ma menefreghismo.
Restare signorili anche nella vendetta è un'arte da imparare, e non siamo tutti artisti...

A parole sono vendicativo, ma quando mi passa l'incazzatura ci metto velocemente un punto, perché ogni cosa perde significato. Devo anche specificare che a livello sentimentale non ho mai avuto pensieri vendicativi, le volte che mi hanno mollato non ero incazzato, solo triste, e la tristezza non mi rende vendicativo. Ma voglio anche aggiungere che le mie ex non mi hanno mai fatto nulla di male, o meglio non ho subito torti diciamo.

Diverso è con il lavoro, le volte che mi hanno fatto incazzare mi sono vendicato, anche dopo tempo, perché non ho per niente fretta. Ma mi si deve proprio far oltrepassare il limite per tenere sveglia quella parte di me. Sono piuttosto bravo a far sembrare che tutto prosegua lineare, mentre sotto quel velo lavoro al modo per ficcartelo in quel posto, tanto l'occasione arriva sempre e se non sono io a generarla ci pensa il "destino".

Della serie: gli stronzi prima o poi se le tirano da soli e prima o poi comunque crepano pure loro.

Scusate, sono un po' nervoso oggi, ho finito le madonne.

Glitch, la vendetta è un piatto che va servito freddo, altrimenti si rischia di tirarsi la zappa sui piedi.

Eh lo so... questa cosa del servire freddo mi fa venire in mente quando ho ordinato un gazpacho per la prima volta, a Madrid mi pare... che ovvove. Io e la mia fissa di provare piatti a caso. Le minestre fredde non le mangio manco a casa mia, io sono per le cose bollenti, molto bollenti!

Ok, next time bagnacauda !
Per me l'importante è che il cibo sia piccante ;-)

Io non sono vendicativa per il semplice fatto che il male ricevuto mi avvilisce così tanto da indebolirmi e le energie che mi restano le impiego per curare le mie ferite.

Non spreco le mie energie per vendicarmi. Però cancello dalla mia vita quella persona.
Per molti è considerata comunque una forma di ripicca o vendetta.
Per me è semplicemente una forma di benessere.

Da quello che ho letto, c'è chi intende la vendetta in modo diverso da me.

La vendetta per me è un piano preparato e portato avanti nel tempo.
Il resto è vita normale: restituire a chi è sgarbato quanto mi passa.
Mica voglio che mi venga l'ulcera!

Concordo con Tony: fare i superiori è un sofismo e spesso poi ci si rifà con chi non c'entra nulla. Sicuramente qualche inferiore....

Gli inferiori che intendi tu, Peppa, sono persone al di sotto, in fatto di cattiveria, perciò non temerebbero nessuno. Spesso, negli ambienti di lavoro, sono persone tranquille e poco ambiziose, felici così.
Molta gente si scusa con sé stessa, anche del fatto di approfittarsi o di sfogarsi su persone di questo temperamento: "bisogna farsi furbi", "la colpa maggiore è di chi si fa fregare" (se trovo chi mi dice apertamente quest'idiozia, mi ringrazi che non gli rifilo un "cartone").
Mancava anche che venisse aperto un thread, a difesa dell'ipocrisia....!


Poiché cretino del tutto non è nessuno, i buoni e i più tolleranti e più disponibili, diventano più cattivi dopo. La cosa diventa tragica per coloro che si erano approfittati. Stupidi, se non avevano capito che la faccenda poteva volgere così.

Questa non è vendetta; forse latente e sottile ricatto.
Nei caso mio, in quelle circostanze non intendevo tenere in scacco qualcuno, solo intimidirlo o svilirlo, dopo che s'era gonfiato o credeva - pubblicamente - di svilire qualcun altro, anche se in modo indefinito; es, i giovani, gli immigrati o simili.
Per essere chiaro, ho qualche volta letto sul giornale qualche lettera che non approvavo, piena di perbenismo, di paternalismo.... Conoscevo l'autore della lettera. Una o due volte, si è trattato anche di persona che non conoscessi. Sono però ficcanaso.....
Qualche giorno dopo, sul giornale appariva una lettera firmata a mio nome. Replicavo alla lettera dell'altro lettore, talvolta in modo diretto, citandone il nome, talvolta no. Facendo in modo che nessuno capisse l'allusione - tranne l'interessato - nello scrivere il mio argomento, accennavo a qualcosa, in modo breve e sottile, come "en passant"...
"Certo, se, per ipotesi, si abita in luoghi come Città Giardino...."; un esempio. Città Giardino è il quartiere ricco di Padova. Quella volta, avevo replicato a una signora che, senza conoscermi, mi dava per un politico di sinistra, che prendesse soldi dagli spacciatori. Dava gli immigrati come spacciatori. Si era impennata col fatto che, in una lettera precedente, avessi usato l'espressione "indegno clamore", riferendomi al comportamento di Salvini, senza che questi prendesse iniziative legislative.
Non gliel'avrei fatta passare liscia, neanche volendo. Prima di ribattere le mie ragioni e invitarla a non dire ciò che non sa, mi informai un tantino sull'anziana deficiente; tra i vari dati (non li dirò tutti), era nata alla fine degli anni Quaranta, abitava appunto in Città Giardino.

Non è' l' unico esempio di questo genere, che potrei fare. Non ce ne sono molti; sono casi rari che si presentano, di cui conviene non abusare.

Non ho voluto darmi arie, solo fare un esempio di come sono un uomo cattivo e quanto cattivi si può diventare, col tempo.

Quindi Tony59 hai scelto il lato oscuro della forza?

Scusa, Peppa, cosa vuol dire..?...
Lato oscuro..?

Citazione da Guerre Stellari.

"solo fare un esempio di come sono un uomo cattivo e quanto cattivi si può diventare, col tempo."
Da questa frase sembra che tu abbia scelto di essere cattivo=il lato oscuro della forza