"Le chiavi del regno", vero; l'ho letto anch'io, ora che mi viene in mente. Ne avevo, inoltre, visto una versione filmata alla televisione.
Da giovane - vent'anni e poco oltre - mi suscitavano un certo interesse i libri di Ignazio Silone. Avevo letto, per primo, "Fontamara". Quando, non molto tempo dopo, uscì una versione cinematografica, a regia di
Carlo Lizzani.... mio fratello e io andammo a vederci il film.
A lasciarmi un certo ... effetto (dico solo questo), da adulto, fu la lettura di
Delitto e Castigo, di Dostoevskji.
Mi ha lasciato una certa ammirazione, il personaggio di Porfirij Petrovic, il giudice.
È l'unico personaggio di cui vengono detti solo nome e patronimico, un uso tuttora assai familiare, per i russi. Forse Dostoevskij intendeva questo, come personaggio principale.
Mi diverte, verso la fine, quando questi, convocando Rashkol'nikov, gli dice di sapere già, comunque, chi sia il colpevole del duplice delitto.
Rashkol'nikov, col cuore in gola, gli chiede chi è.
La risposta del magistrato:
"Che domande, Rashkol'nikov ! Siete voi".
Fortissimo.
L'avevo già letto da bambino (11 anni), ricordandomi i nomi dei personaggi. L'avevo letto, sotto forma di fotoromanzo, pubblicato da
Famiglia Cristiana. L'aveva letto, in quel periodo, anche mio fratello (aveva, allora, nove anni).
Mia madre ci teneva d'occhio; sapeva che leggevamo anche noi quelle puntate, facendo attenzione all'effetto che potessero fare, su due bambini....
Parlando con un collega, che l'aveva letto in tempi recenti.... questo mi domandava, come facessi a ricordarmi quei nomi....
Gli dissi che li avevo imparati già da "putelo".. Lui sapeva pure che, da adulto, mi ero anche imparato un po' di russo. Quei nomi... li ricordo, come mi ricordo il mio e il suo....
A che ora se magna?