Hotel California...

Eagles - Hotel California (Live 1977)




La stazione non era particolarmente affollata quel giorno.
Lui la riconobbe subito tra le poche persone che uscivano dall'ingresso principale, trascinava un piccolo trolley colorato, indossava un vestitino a fiori semplice e comodo ed un paio di sandali ai piedi.

Lui le fece un cenno con la mano ed un sorriso.
Si baciarono leggeri sulle guance come vecchi conoscenti. Il trolley sparì nel bagagliaio dell'auto e poi via, verso il ristorante in collina dove lui aveva prenotato.

Il viaggio sembrò durare pochi minuti. Lei lasciava parlare lui che ogni tanto si distraeva dalla strada per guardare il suo profilo e poi più giù alla morbidezza dei suoi seni, Lei ne era divertita, specialmente quando beccato sul fatto gli si incespicavano le parole e allora era Lei che riprendeva il filo del discorso andando in suo aiuto.

Il posto era davvero carino, Lui la fece accomodare in modo che lei potesse godersi la vista del verde delle colline che la brezza faceva cangiare. Il menù come la tavola era molto curato, ma fu il vino fresco e leggermente frizzante a sciogliere definitivamente quel leggero imbarazzo che era ancora rimasto tra loro.

L'imbarazzo di un uomo e una donna che dopo essersi scambiati storie di cazzi, fiche, pompini in ascensore, inculate parossistiche nei cessi di un autogrill, chiavate selvagge e copiose sborrate su labbra e bocche oscenamente spalancate, ora si trovavano tranquillamente seduti per la prima volta uno di fronte all'altra parlando di cose leggere.

Oddio..., tranquillamente forse non è il termine giusto.
Lui non perdeva di vista il muoversi delle sue labbra, della sua lingua e delle sue mani che con eleganza si portavano il bicchiere alla bocca Le immaginava avvolgere e stringere il suo cazzo che proprio non ne voleva sapere di restare al suo posto e che già lo aveva messo in imbarazzo poco prima mentre erano in macchina, anche se lei aveva fatto finta di non accorgersene e poi, quelle sue tette che si sollevavano e abbassavano ritmicamente ad ogni suo respiro, lottando per scappare dal reggiseno come due monelli in castigo.
Che voglia di liberarle da quella prigione, afferrarle e giocare con la lingua sui suoi capezzoli.
No, no pensava..., cercando di allontanare questi pensieri e sforzandosi di mantenersi concentrato sulla conversazione.

Anche Lei però...
Si anche Lei, da quando era salita in macchina con Lui aveva iniziato a sentire una strana sensazione di calore liquido tra le cosce.
Una sensazione diventata più intensa quando lui sporgendosi verso di Lei e sfiorandole il seno e una spalla l'aveva aiutata ad allacciarsi la cintura di sicurezza e poi..., vedere come la guardava mangiandola con gli occhi pur dissimulando altro.
No, non le era sfuggita la sua erezione in macchina dopo che le aveva guardato le tette immaginando le labbra di Lui sui suoi capezzoli. Poco prima poi..., mentre lui studiava la carta dei vini, aveva infilato veloce una mano sotto il tavolo, e sollevando il vestito aveva toccato con mano quanto avesse la fica fradicia, una sensazione piacevole ma che allo stesso tempo la infastidiva anche un po', arrossendo e pensando che Lui mica doveva sapere quanto fosse già eccitata.

Restarono seduti a quel tavolo per parecchio tempo, complice il cibo e il vino la conversazione diventava via via più spinta.
Lui la stuzzicava e lei rispediva al mittente le sue non troppo velate allusioni con le sue risate cristalline, anche se entrambi sapevano, o forse speravano, che presto si sarebbero volentieri strappati i vestiti di dosso.

Poi risalirono in macchina, Lui le aveva promesso di accompagnarla al suo albergo in città.
Un albergo con un nome che risvegliò in Lui tanti ricordi: "Hotel California"

"Welcome to the Hotel California
Such a lovely place
Such a lovely face
Plenty of room at the Hotel California
Any time of year
You can find it here"

Fu lì, che lui la bacio' per la prima volta.
Un bacio lunghissimo per far sue le labbra di Lei e la sua lingua, mentre una mano scivolava sul suo seno.
Lei sollevò appena il vestito e spostò la sua mano giù, tra le cosce appena divaricate per fargli sentire quanto fosse bagnata,
Lui fece lo stesso con la mano di Lei per farle sentire la forma e durezza del suo cazzo attraverso la stoffa dei pantaloni.

Come due adolescenti limonarono e si toccarono in quel parcheggio nascosti dalle altre auto in sosta.
Poi Lui volle assaggiare il sapore della sua fica e Lei lo ricambio liberando il suo cazzo dai pantaloni per mangiarlo e leccarlo.

Quello che poi successe entrati in albergo da Lei, è un'altra storia...

C'è chi racconta che dopo averla accompagnata alla reception si salutarono con un altro bacio sulle guance, da buoni amici.
C'è invece chi sostiene di averli visti salire in camera insieme, con la fretta di liberarsi dei vestiti per fare l'amore

Credo che qualunque sia stato il finale di questa storia la verità non la sapremo mai.
Anche se credo, anzi sono sicuro, che Lei e Lui, nonostante lo scorrere del tempo, siano ancora ottimi amici.

"Last thing I remember, I was
Running for the door
I had to find the passage back
To the place I was before
"Relax, " said the night man
"We are programmed to receive
You can check out any time you like
But you can never leave"



Kaos Calmo

anche questo mi piace 😁 (sto recuperando quelli che ancora mi mancavano)