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Ciapum

Ultimo Aggiornamento: 08/03/2024 19:20
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Sesso: Femminile
unica e inimitabile
16/02/2024 22:38

Ho paura! Non capisco.
Angelo Custode, per favore, fai arrivare la mia mamma come quella volta che mi sono chiuso nell’armadio. Per favore, per favore, per favore.
Mi hanno lasciato qui solo, e mi hanno legato al tavolo.
Prometto che non dico più parolacce e non stacco la coda alle lucertole.
Per favore fai qualcosa!
Grazie Angelo Custode, sono in tre. Fa che siano capaci di slegarmi.
“Mi portate dalla mamma?”
“Ci conferma che lei è il signor Enrico Grumelli?”
“Sono Rico e sto fermo.”
Hanno sorriso. La mamma ha ragione: sono un comico nato.
Grazie Angelo Custode!
“Bene Rico, ci vuole per cortesia raccontare cos’è successo a sua madre Maria Binetti?”
Fa che non le sia successo niente, Angelo Custode! Fa che sia guarita e venga subito qui ad aiutarmi! Guarda ho anche le spalle diritte e non mi mastico la guancia, proprio come vuole mamma quando mi dice che devo fare l’adulto.
“Rico, per favore, vuole raccontarci quando ha visto l’ultima volta sua madre?”
Angelo Custode, fammi dare la risposta giusta. Questo è come la dottoressa che voleva chiudermi nell’istituto per sempre, ma la mamma mi ha salvato. Dov’è la mamma?
Magari se gli racconto tutto quello che vuole sapere, mi riporta a casa.
Angelo Custode aiutami a non fargli vedere che ho paura.
“Non voglio, però te lo dico lo stesso, perché se rispondo giusto la mia mamma mi viene a prendere e ti fa vedere.”
“Bene, mi racconti allora.”
“Mia mamma è a casa con gli impacchi di ghiaccio.”
“Come mai ha gli impacchi di ghiaccio?”
“Non te l’ha detto?”
“No.”
“È caduta dalle scale per andare in cantina.”
“Capisco. Come mai è caduta? È inciampata?”
“No.”
“È stato lei a spingerla?”
“No!”
Io voglio bene alla mamma e lei vuole bene a me. Questo signore non mi piace. Angelo Custode fallo star zitto, finché torna la mamma.
“Allora, Rico, com’è andata?”
“Le ho fatto buh per scherzo e lei è caduta.”
“Poi?”
“Le ho portato il ghiaccio per le botte, però non mi piaceva che era lì sdraiata per terra. Allora l’ho portata nella poltrona di sopra.”
“Però non l’abbiamo trovata lì.”
“Hai trovato la mamma? No, perché da quando sono andato in macchina con i poliziotti, la mamma non l’ho più vista. Mi porti da lei, per favore?”
“Continui a raccontare.”
Non vuole proprio stare zitto, e quello di fianco a lui continua a scrivere. Angelo Custode, fai qualcosa che sono già stufo di parlare.
“Sono andato a prendere altro ghiaccio, ma lei continuava a cascare fuori dalla poltrona. Ho provato a legarla col filo, ma si spezzava sempre. Allora l’ho messa a letto, ma si era sciolto tutto il ghiaccio.
Ho pensato che con quella caduta di botte ne ha prese tante e che ci voleva tanto, tanto ghiaccio. Allora sono andato al frigo dei gelati. Ho preso quello al cioccolato. Li dentro c’è tanto ghiaccio. Ho pensato che se tiro fuori tutto, la mamma ci sta e c’è abbastanza ghiaccio per farla guarire.”
Insomma, adesso dovrebbe bastare: cosa vogliono di più prima di chiamare la mamma?
“E poi cosa ha fatto?”
Angelo custode, adesso glielo devo dire. Si arrabbieranno, però la mamma dice che è sempre meglio la verità.
“Mi sono lavato i denti, ho messo il pigiama e sono andato a letto. Però prima ho preso il computer della mamma, ho guardato uno di quei film proibiti e … Non te lo voglio dire!”
“Si calmi, Rico, va bene così.”
“Non te lo dico, perché la mamma non se ne è accorta. Perché la mamma quando lo sa, è delusa, e dice che le faccio venire i capelli bianchi anche se imparo un sacco di cose.”
“Quindi è rimasto da solo per una settimana.”
“Si. Sono stato proprio bravo. Adesso sono un uomo, ho appena compiuto 42 anni.”
“Certo, Rico. Ma sua madre, intanto, cosa faceva?”
“Mentre la mamma si curava, ho cucinato e lavato i piatti, ho rifatto i letti e anche spolverato. Forse ho ancora guardato un film, forse. Ho anche bagnato i fiori: poco i cactus e tanto i gerani.”
“E la signora Sorgelli?”
“L’ho vista dalla finestra e l’ho invitata a prendere un tè, come fa la mamma. Lei ha portato i biscotti che mi piacciono. Ho messo il tavolo vicino al frigo del gelato, così anche la mamma poteva prendere il tè mentre si curava col ghiaccio. Però lei si è messa a urlare e non si fa così quando si è ospiti, anche se avevamo appena giocato a ciapum.”
Mi è scappato, Angelo Custode, dici che si arrabbia se lo dico?
“Mi scusi signor Grumelli, non ho capito.”
“Ho promesso di non dirlo a nessuno se no la signora Sorgelli non mi fa più giocare a ciapum anche se dice che gioco meglio di suo marito, e la mamma si arrabbia. Prometti di non dire niente?”
“Certo Rico, non si preoccupi, farò in modo che non si sappia in giro.”
“Però forse fa lo stesso, perché piace anche alla signora Luini, alla signora Maldotti, alla signorina Garziletti, alla professoressa De Pions. La mia mamma mi dice sempre che sono bello come un angelo e per questo le sue amiche prima di bere il tè con lei, fanno ciapum come me. A me piace, perché è un gioco da grandi, si fa nudi, sai. E poi sono così contente che regalano sempre dei soldi alla mamma. Dici che adesso mi viene a prendere?”
“Rico, vediamo. Ma quando la signora Sorgelli si è messa a urlare, lei cosa ha fatto?”
“Le ho dato uno schiaffo forte, come fa la mamma quando faccio i capricci. Lei è stata zitta, e io l’ho aiutata ad alzarsi, ma non voleva stare composta a tavola. La testa cadeva, le braccia le teneva sotto al tavolo. Allora l’ho aiutata con l’asse da stiro. Un po’ di scotch da pacchi e stava seduta dritta con le mani di fianco alla tazzina.”
“Dopo cos’è successo?”
“Ho servito il tè e le ho lasciate sole a chiacchierare. Poi ho preparato la cena, perché la signora Sorgelli non voleva andare a casa. Hanno proprio tante cose da dirsi, lei e la mamma, perché ho preparato anche la colazione, e il pranzo, e un’altra cena.”
“Fino a quando è arrivato il postino, vero?”
“Il postino è molto maleducato. Mi ha detto che puzzo. Invece non ero io, ma la signora Sorgelli; e non è colpa mia se si lava poco. Invece lui ha dato la colpa a me e poi ha telefonato. E poi è arrivata la polizia e mi ha portato via senza farmi prendere niente. E non è giusto, perché la mia mamma mi ha detto che la polizia non mi porta via, anche se alle volte puzzo o grido. Nemmeno se sbircio dalle finestre degli altri, la polizia non mi può portare via, perché io sono speciale e ho l’Angelo Custode dalla mia. E adesso devo andare a casa, perché la mia mamma sicuramente è guarita con tutto quel ghiaccio e sarà stufa della signora Sorgelli.”
“Rico, mi spiace deve rimanere qui.”
“Io non voglio rimanere qui. Voglio tornare a casa dalla mia mamma. E se non mi fate andare via, arriva l’Angelo Custode e vi fa vedere lui. La chiama lui la mia mamma che mi riporta a casa!”
“Rico, adesso arriva l’avvocatessa Rita Mainardi. Lei si occuperà di te.”
“Ma oggi non tocca a lei, oggi tocca alla professoressa De Pions a fare ciapum.”
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16/02/2024 23:54

Genere particolare, però mi è piaciuto molto 😁
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17/02/2024 11:51

Mio Dio, un misto di angoscia e grottesco, molto bello!
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18/02/2024 12:15

Questo racconto parte lentamente, in una penombra in cui il lettore inizialmente fatica a distinguere le persone ma ne vede solo il profilo...

Poi piano piano le parole che seguono danno un senso a tutte quelle che le hanno precedute in un continuo crescendo, che però resta alla fine sospeso...

Sospeso come la ragnatela di pensieri che ti lascia attaccato...

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18/02/2024 15:55

Questo racconto mi piace per la sua originalità e mi lascia un senso di disagio ed inquietudine per il contenuto.

Come ha scritto Kaos, l' inizio è fumoso però al contrario più la storia prosegue, meno la mia mente accetta il significato e quindi si perde un po'. Per arrivare alla fine e dover ammettere che avevo capito bene, da cui il disagio e l' inquietudine.


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Post: 1.525
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18/02/2024 16:21

Non è facile immedesimarsi in una mentalità infantile come quella del protagonista.
Altrettanto difficile diramare la trama in uno scambio di battute che rendono il dialogo il vero narratore della storia.
Complimenti Rabe.
Il modo in cui lo hai raccontato riesce anche far "comprendere" il grande disagio che porta a gesti estremi e raccapriccianti.

MAI e SEMPRE sono le parole più improbabili al mondo.
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18/02/2024 17:24

Crudo nell'evento ma poetico nel modo di raccontarlo ..Ho avuto tenerezza per un bambino di 42 anni che ha commesso qualcosa di terribile senza essersene reso conto.
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Sesso: Femminile
18/02/2024 17:48

A me risulta più raccapricciante la madre che lo ha sfruttato, come tutte le donne amiche della ruffiana.

In fondo, essendo un racconto, solo due hanno avuto ciò che le spettava...
[Modificato da LaPeppa 18/02/2024 17:48]


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Post: 1.525
Sesso: Femminile
18/02/2024 18:29

Re:
LaPeppa (V7fd221203), 18/02/2024 17:48:

A me risulta più raccapricciante la madre che lo ha sfruttato, come tutte le donne amiche della ruffiana.

In fondo, essendo un racconto, solo due hanno avuto ciò che le spettava...



Gesti raccapriccianti, appunto. Gli stessi che portano il lettore prima ad inorridire e poi a comprendere il gesto estremo.
Chiaramente il comprendere non è da confondere con il giustificare.






MAI e SEMPRE sono le parole più improbabili al mondo.
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Post: 242
Sesso: Femminile
unica e inimitabile
18/02/2024 19:26

Intanto grazie della lettura che non sempre è così scontata, inoltre mi fa un immenso piacere che si sia aperta una piccola discussione sulle miserie umane , sui tabù infranti e sulle responsabilità dell'innocenza, quella vera.
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01/03/2024 09:18

La questione delle pulsioni sessuali nelle persone con "problemi" mentali mi ha sempre lasciato "irrisolto"

Siamo sicuri che far giocare il figlio a ciapum fosse molestia?
Io conosco persone che hanno pagato prostitute per i loro figli. Ma lo hanno fatto con buone intenzioni.

Perché loro magari non riescono a capire appieno, però il corpo e gli ormoni quella cosa li la reclamano.

Qual è la giusta soluzione? Tuttora non saprei che risposta dare.
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Post: 5.283
Sesso: Femminile
01/03/2024 09:49

Bè, nel racconto la madre viene pagata, è la sua ruffiana. Ha una programmazione settimanale.

La tua percezione cambierebbe de fosse un padre che si fa pagare da uomini per la figlia?

Cambierebbe se invece non ci fosse di mezzo il denaro?
O almeno se padre e madre non ci lucrassero e, come hai scritto tu, lo facessero per il benessere del figli adulti?


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Post: 262
Età: 44
Sesso: Maschile
01/03/2024 15:59

Io Peppa mi son evidentemente fatto dei viaggi leggendo sta storia.

Però risulta che il padre del ragazzo non ci fosse più.
Se ti trovi a dover tenere dietro ad un ragazzo del genere lavorare non è semplice, quindi prendere i soldi potrebbe essere stato squallido ma necessario?

Alle volte nella miseria si cercano strani equilibri

Se fosse stato un padre a vendere sua figlia non nego mi avrebbe fatto un altro effetto.
Ma non credo a chi dice che IN GENERALE le donne sentano bisogno del sesso tanto quanto gli uomini.
Diciamo che la mia esperienza, per quanto non statisticamente rilevante, dice il contrario
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Post: 5.283
Sesso: Femminile
01/03/2024 16:45

Spaturno dai, un' alternativa a vendere il proprio figlio c'è sempre. Piuttosto chiedere aiuto, una madre che lavora, al limite vendere se stessa.

Le donne hanno una libido diversa? Diverse donne, diversa libido.
Ma vendere il figlio ritardato con tanto di programmazione settimanale....per fortuna che è una storia di fantasia.


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Post: 262
Età: 44
Sesso: Maschile
04/03/2024 12:08

Re:
Sicuramente hai ragione, però il problema sussiste e non è così di facile soluzione come pensi. Anche dal punto di vista prettamente morale.
Quando corpo e mente hanno necessità e impulsi così diversi, come fare?

LaPeppa (V7fd221203), 3/1/2024 4:45 PM:


Le donne hanno una libido diversa? Diverse donne, diversa libido.




Per il quote sopra. Sicuramente hai ragione anche li.
Ed è vero che generalizzare in certi contesti non è giusto.
Ma a non farlo mai non si va da nessuna parte direi.

Se da nessuna situazione è possibile estrarre un insegnamento di massima perché si crede che ogni situazione sia diversa a priori, allora una vita di esperienze non conterebbe a nulla.
Mi sembra un metodo più per far morire il discorso che per approfondire.

Amen
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Post: 5.283
Sesso: Femminile
04/03/2024 12:41

Spaturno io sono d' accordo con quanto dici tu, non so se si è capito.

Trovo non accettabile il pagamento ed il ragionamento che magari è perché la famiglia è indigente.

Questo apre le porte al fatto che allora i clienti (o le clienti) sono benefattori. Uscendo dal racconto, a questo punto il turismo sessuale allora cosa diventa? Una missione umanitaria?
Ecco, generalizzazione fatta, discorso aperto.
Nel caso del racconto, mi sembra parimenti uno sfruttamento da parte di una madre ignobile.
Capisco che forse per te è più facile pensare in questi termini se ti pongo la situazione padre-figlia minorata mentale.
Pensi che vedendo i naturali bisogni di tua figlia, andresti a cercare qualcuno di gentile e delicato che potesse aiutarvi? Può essere. Ma pensi che ti faresti pagare per le prestazioni di tua figlia a ciapum?
Non penso proprio.
Sbaglio?


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Post: 242
Sesso: Femminile
unica e inimitabile
05/03/2024 15:21

Wow,, che discussione!
Questo racconto nasce proprio da una confidenza che mi ha fatto un ragazzo down appena mi ha stretto la mano "A me piace scopare e a te?" Fisso negli occhi me l'aveva detto, innocente, una domanda invito.
Il suo accompagnatore mi ha parlato che alle volte le sue pulsioni sessuali senza filtro lo mettevano nei pasticci, però aveva una ragazza che poi ha anche sposato e tutt'ora stanno appiccati a darsi bacini come se non ci fosse un domani.
Dall'altra parte ci ho messo una donna stanca, delusa dalla vita, forse anche un po' ignorante, come del resto anche le sue amiche. Una donna che non sa bene come gestirselo un figlio bello come il sole, ma problematico. Nella storia ci sono madri che, in casi estremi, hanno acconsentito a rapporti incestuosi per impedire che il figlio facesse di peggio, storie documentate di vera miseria e abbandono. Stiamo parlando fino agli anni '60 e '70 del secolo scorso.
Questa madre invece nella sua amoralità mette a frutto le caratteristiche del suo bambinone e rimane vittima di uno scherzo da quinta elementare; e lui perde l'unico riferimento che ha, l'unica persona che riesce in qualche modo a guidarlo in questo mondo complicato. Questa perdita è inaccettabile su tutti i piani.
Non gli rimane altro che scimmiottare i "veri" adulti e così passa da un disastro all'altro quando le reazioni che ottiene non corrispondono a ciò che lui si aspetta.
Non deve essere facile mantenere l'aplomb quando si è invitati a prendere il caffè con un cadavere subito dopo un amplesso, e potete immaginare la reazione del nostro bambinone davanti a una donna che urla istericamente: difficile mantenere il controllo della propria forza.
Ma, come tutti i bambini sanno, con un po' di scotch e sputo si aggiusta qualsiasi giocattolo e il resto lo fa l'immaginazione.
Questa storia non ha morale, è solo una foto priva di giudizio, l'inanellarsi di eventi di per sé banali in un contesto fuori norma.
Un piccolo cortocircuito emotivo che fa provare tenerezza per un mandrillone assassino e disgusto per una donna lasciata sola con il suo problema a cui non sarebbe mai sopravvissuta.
Questo il dietro le quinte da cui nasce questa storia.
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Post: 603
Sesso: Maschile
08/03/2024 19:20

Re:
Spaturno (SZFW230112), 01/03/2024 09:18:

La questione delle pulsioni sessuali nelle persone con "problemi" mentali mi ha sempre lasciato "irrisolto"

Mi ricordo che da bambino, alle elementari, un giorno mi capitò di vedere una scenetta curiosa : mi ero assentato dalla classe per andare in bagno, e da un finestrello vidi un'insegnante togliere dalle mani di un alunno down una rivista porno, e lui dimostrò il suo dissenso protestando dicendo : "ma no, è bella!" 😂

E tra me, che spesso guardavo quelle che mio fratello più grande "nascondeva" in casa, mi dissi : "e ha ragione, son belle si quelle riviste!" 😁




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