| | | OFFLINE | Post: 1.081 | Sesso: Femminile | |
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21/02/2024 14:47 | |
Kaos, lo comprero' senz'altro dato che vorrei offrire un viaggio mother and son in Giappone a mio figlio per i suoi 20 anni.
La prima settimana di gennaio l'ho trascorsa in compagnia di "La moglie di Dante"di Marina Marazza, stupita del fascino e dell'impatto che la storia romanzata di questa donna, nata nella dura e terribile Firenze del duecento, esercitava su di me, ragazza dalla vita e dal destino non si potrebbe più diversi dal suo. Da leggere ascoltando Tersicore, di Michael Praetorius ;-)
Gemma, la donna di cui Dante non scrisse mai. Che tempra deve aver avuto, questa fiorentina che nessuno ricorda? Sposa, per amore ? un uomo sconsigliabile: non ricco, privo di potere politico e per di più poeta. Non si lascia sgomentare quando lui si trova sul fronte sbagliato, in una Firenze in cui la lotta aspra tra fazioni distrugge vite e patrimoni. Ne affronta il lungo esilio diventando una «vedova bianca» a trent’anni: dapprima deve gestire le difficoltà economiche, quattro figli che crescono, l’ostilità politica che monta intorno alla famiglia del «nemico» Alighieri; poi si vede confiscare tutti i beni e deve fuggire, incinta, dalla città per rifugiarsi con i ragazzi in una malsana palude.
E a ogni svolta del destino le si para davanti suo cugino Corso Donati, violento e seduttore ma anche protettivo e leale, che lei respinge ma da cui in realtà è attratta. E la rivale, l’angelicata Beatrice? Non è un suo problema. Perché è lei, sempre accanto a Dante, forte nella sventura e artefice delle sue fortune, la vera musa della sua vita. Una moglie lo sa benissimo. È solo la storia che lo ha dimenticato.
In un Trecento feroce e splendido di castelli, duelli e fazioni, di fede e scomuniche, Gemma è carne, sangue, intelligenza e passione. Ed è solo un errore del destino se Dante è diventato immortale e lei invisibile.
Animi non poetici astenersi |