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Ma chi è Lucetta Scaraffia?

Ultimo Aggiornamento: 15/03/2024 09:54
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12/03/2024 20:31

Re: Re: Re: Re: Re:
Alessio (7K21230421), 12/03/2024 20:19:



Ma no!

Calmate coso che te prende n'embolo.

Ma sicuramente LaPeppa te risponde quello che vole lei e se vuole.

Io so intervenuto perchè era troppo forte la tentazione di mandarti a fare in culo✌

Torna a fatte le seghe coi raccontini coglionazzo😜

A me sembra che l'embolino sia partito a te...

Embolino proporzionato alla capacità del tuo cervello che dev'essere davvero poca cosa...

E meno male che io sarei pessimo per averla buttata sul personale...🤔

🤣🤣🤣

Stammi bene fascistello coatto e ricordati che le leggi razziali in Italia le avete fatte voi... 😉

Oh trovi anche questo su Wikipedia 🤣🤣🤣
[Modificato da Kaos Calmo 12/03/2024 21:17]
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12/03/2024 21:56

Peppa, per rispondere alla tua domanda, ti copio incollo qs articolo del corriere del 9 o 10 ottobre scorso, non ricordo e ti invito ad andare a fare un giro su PANDORA, il forum secessionista di Avatar, che analizza con pertinenza le varie fasi del conflitto. Lo faccio una tantum, perchè sei tu ;-). Ti sarai accorta sin dai tempi di Amando che partecipare ad una discussione politica su un forum non é nelle mie corde. Peace & love everybody !

Friedman: «Ecco perché Hamas ha attaccato Israele ora (e perché dico che Gaza è una trappola)»


Thomas Friedman, editorialista premio Pulitzer del «New York Times»: «Hamas ha lanciato questo attacco per suscitare una reazione durissima e far saltare gli accordi tra Israele, i sauditi e gli altri Paesi arabi. Ma la leadership dello Stato ebraico dovrà rispondere delle sue responsabilità»

Friedman: «Ecco perché Hamas ha attaccato Israele ora (e perché dico che Gaza è una trappola)»
I residenti di Gaza City portano via materassi in seguito all’avvertimento di lasciare le proprie case (Epa)

«Io sono convinto che la ragione principale per cui Hamas ha lanciato adesso questo attacco, ordinando anche che fosse il più omicida possibile, è stata di provocare una reazione eccessiva da parte di Israele, tipo un’invasione della striscia di Gaza, che farebbe migliaia di vittime civili fra i palestinesi. Questo a sua volta forzerebbe l’Arabia Saudita a uscire dalle trattative per un accordo con Israele, in corso sotto l’egida degli Stati Uniti. Così come forzerebbe i Paesi firmatari degli accordi di Abramo — Emirati Arabi, Bahrein e Marocco — a fare un passo indietro».

Tom Friedman: al Nyt dal 1981, ha vinto il Pulitzer 3 volte
Tom Friedman le ha viste tutte in Medio Oriente. L’editorialista principe del New York Times, più volte Premio Pulitzer, se ne occupa da quasi cinquant’anni. Ma gli mancava la «furia barbarica» di Hamas nell’assalto di sabato scorso, «quando i miliziani radunavano uomini, donne e bambini e gli sparavano guardandoli negli occhi». Una cosa simile, racconta al telefono da San Francisco, «l’avevo vista soltanto nel 1982 a Sabra e Shatila, quando le milizie cristiane massacrarono centinaia di rifugiati palestinesi, donne, bambini e anziani in primo luogo: la prima vittima che incontrai era un vecchio con la barba bianca e il foro di una pallottola alla tempia».
Il sentimento prevalente in Israele è che Hamas debba essere distrutta come forza militare e Gaza demilitarizzata. Questo significa soltanto una cosa per l’esercito israeliano: entrarci, impegnarsi in una battaglia sanguinosa, eventualmente occuparla. Ma tu suggerisci che non dovrebbe farlo, proprio perché è l’esito che vuole Hamas.
«Si, è quello che vogliono Hamas e l’Iran, il Paese che li sponsorizza. Regola numero uno per loro è che Israele rimanga nella Cisgiordania e ora possibilmente anche nel Nord di Gaza, in modo che le sue forze siano sottoposte in modo permanente a una eccessiva estensione, portando a una continua tensione tra israeliani e palestinesi. Questo renderà impossibile per i Paesi arabi normalizzare le relazioni con lo Stato ebraico».
Ma c’è un’alternativa a rinunciare a entrare a Gaza?
«Sinceramente non lo so. Dico soltanto che una cosa è entrare a Gaza e smantellare Hamas, obiettivi sicuramente alla portata dell’esercito israeliano sia pure con alti costi in termini di vittime civili. E un’altra è quale sarà la struttura di potere che la sostituisce: c’è una sola cosa peggiore di Hamas che controlla Gaza ed è che nessuno controlli Gaza o che Israele controlli Gaza. C’è chi propone che a farlo siano i sauditi, gli Emirati, una forza di pace araba. Ma in quale pianeta vivono? Pensiamo veramente che Israele affiderebbe Gaza a una forza saudita o interaraba? Per questo dico agli israeliani, prima di entrarci, mostratemi il piano. Altrimenti state attenti: non entrate a Gaza prima di avere una idea chiara e precisa di come ne uscirete».

È chiaro, come ha detto l’ex inviato americano in Medio Oriente Dennis Ross, che «Hamas non può essere un partner per la pace». Ma chi può esserlo?
«Ripeto, non lo so. Il controllo di Gaza da parte di Hamas è un problema malvagio. Non c’è una soluzione ovvia tranne quella di vivere con lo scenario meno cattivo possibile».
Le ultime notizie sulla guerra tra Israele e Hamas, in diretta
Che sarebbe?
«Rendere sicuri i confini, in modo che Hamas non possa più ripetere quello che ha fatto sabato e soprattutto che non possa più ricevere forniture militari. Ma ci rendiamo conto che sono stati in grado di costruirsi un intero arsenale missilistico, senza che gli apparati di sicurezza di Israele se ne accorgessero?».
In che modo gli Stati Uniti e i Paesi occidentali possono aiutare Israele, oltre a stargli accanto e sostenerla, difendendo il suo diritto a proteggersi?
«Questa è stata la più grave perdita di vite ebraiche in un solo giorno dai tempi dell’Olocausto. E dobbiamo far sì che Israele abbia tutti i mezzi militari necessari per difendersi. Ma dobbiamo anche aiutare Israele a porsi le giuste domande. Per esempio: cosa vuole che io faccia il mio peggior nemico e in che modo posso fare l’opposto? Hamas e Iran vogliono che Israele entri a Gaza e rallenti i negoziati per normalizzare i rapporti con Riad, un accordo nel quale Israele dovrebbe impegnarsi e fare concessioni reali all’Autorità Palestinese nella Cisgiordania».
Ma l’Autorità Palestinese è un fantasma.
«Non a questa ovviamente, corrotta e guidata da un signore ultraottantenne che non ha vinto un’elezione in venti anni, ma a un’Autorità Palestinese riformata. È il solo piano di lungo termine che abbia una chance di funzionare. Abbiamo bisogno dei migliori israeliani al governo di Israele e dei migliori palestinesi al governo della loro area, purtroppo abbiamo sperimentato i peggiori di tutti e due».
Stai dicendo che anche Netanyahu ha iniziato il suo lungo addio, come accadde a Golda Meir dopo lo Yom Kippur?
«Io spero che, quando questa crisi sarà finita, ci sarà un’elezione e gli israeliani lo manderanno via per sempre, per sempre e per sempre. Se un giorno faranno una commissione d’inchiesta, Netanyahu e Yariv Levin, il ministro della Giustizia, dovranno essere i testimoni uno e due, e fosse per me non ci sarebbe bisogno di nessun altro. Loro hanno ingannato Israele prima dell’attacco».
Sono in molti a dire che la soluzione due Stati due popoli, prevista dagli accordi di Oslo, è finita. Sei d’accordo?
«Qualcuno mi indichi una soluzione migliore, io non ne ho ancora vista una. Se questi popoli non possono vivere uno accanto all’altro in due Stati, come si può pensare che possano farlo in uno solo?».
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12/03/2024 22:33

@kaos

Bene, mi piace questo tuo genuino intervento. Ecco l' uomo infine.

Sì, l' utero è mio e lo gestisco io fa storcere il naso, hai ragione. Perché io sono più di un utero, le donne sono più di un utero.
Come tante altre che tu chiami conquiste per le donne, lo sono solo se sono una possibilità di scelta altrimenti sono una nuova schiavitù sia per le donne sia per gli uomini che eventualmente le amano. Oddio, sono anche un vantaggio per quegli uomini che non le amano ma le usano e le manipolano per i loro bisogni.

Non essere più una proprietà dell' uomo è una conquista umana innegabile. Trale in questo è stata molto chiara e lucida, elencando le vere conquiste del femminismo.

Per il resto il femminismo che sminuisce la maternità e che chiede alla donna di mascolinizzarsi per essere all' altezza è pari alla corazzata Potëmkin: una cagata pazzesca, anzi meglio dire le cose come stanno. Un'inculata pazzesca e non per il solo genere femminile.
Quanto al femminismo odierno, quello della cultura woke, ancora di più è votato alla distruzione della donna.

Visto? Si può esprimere un concetto anche senza prenderla sul personale ed insultare il prossimo.

Mi chiedo se tu scrivi dal confine russo-ucraino o israelo-palestinese, anziché dal divano o dalla scrivania.
Un' altra cosa: non presumere quello che non sai.
Meglio mantenerti sul vago, non mi sembra che abbiamo mai cenato insieme.


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12/03/2024 22:54

@stelin
Grazie.
Io mi auguro che la visione di Thomas Friedman si realizzi nella creazione di una situazione accettabile per entrambi i popoli.
Gaza è una pedina e dei suoi abitanti non frega nulla a nessuno. Quello che continua ad essere meno accettabile è che non importi proprio a chi dice di battersi per loro. Mi riferisco ad Hamas.


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12/03/2024 22:57

Re:
LaPeppa (V7fd221203), 12/03/2024 22:33:



Per il resto il femminismo che sminuisce la maternità e che chiede alla donna di mascolinizzarsi per essere all' altezza è pari alla corazzata Potëmkin: una cagata pazzesca, anzi meglio dire le cose come stanno. Un'inculata pazzesca e non per il solo genere femminile.

Anche perchè mascolinizzarsi per "essere all'altezza" di cosa? O meglio, di chi?

Intendevano per essere all'altezza degli uomini? Allora riconoscevano la "superiorità" maschile? E questo sarebbe femminismo?? 😳





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12/03/2024 23:53

Re:
LaPeppa (V7fd221203), 12/03/2024 22:33:

@kaos

Bene, mi piace questo tuo genuino intervento. Ecco l' uomo infine.

Per il resto il femminismo che sminuisce la maternità e che chiede alla donna di mascolinizzarsi per essere all' altezza è pari alla corazzata Potëmkin: una cagata pazzesca, anzi meglio dire le cose come stanno. Un'inculata pazzesca e non per il solo genere femminile.
Quanto al femminismo odierno, quello della cultura woke, ancora di più è votato alla distruzione della donna.

.




Bene, anche a me piace questo tuo genuino intervento... 😄
Almeno si gioca a carte scoperte...

Quindi ricapitolando, oltre alle bandiere della palestina e all'antiebraismo conclamato il femminismo di ieri non è servito a nulla, ha solo sminuito i valori della maternità, beh certo la 194 è stata una vera sciagura per le donne, non parliamo dei valori della famiglia con quella vera disgrazia del divorzio, poi ha costretto le donne a mascolinizzarsi 🤣 e infine le ha fregate, visto che prima stavano molto meglio, mentre quello odierno vuole assoggettarle alla cultura woke che detto così sembra un parolaccia. 😄

Chissà poi che ci sarà di così sbagliato ad avere una maggiore consapevolezza e sensibilità alle ingiustizie razziali, sociali e politiche.

Al tuo commento mancava solo una cosa, ma visto che stasera sono particolarmente buono l'aggiungo io per te 😉




[Modificato da Kaos Calmo 13/03/2024 00:33]
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13/03/2024 00:53

@Alessio
Allora se hai letto, avrai notato che ogni proposta per la creazione dei due Stati andava in vantaggio alla popolazione ebraica, e qualche ragione per essere contrari i palestinesi l’avevano, anche se in realtà nemmeno gli ebrei più nazionalisti erano così contenti della divisione in quanto “la grande Israele sarebbe dovuta appartenere solo al popolo d’Israele”.
Oltretutto escludendo gli ebrei già presenti in Palestina, le grandi ondate di immigrazione e tutto ciò che portarono appresso, furono una delle ragioni per cui il gran mufti di Gerusalemme si alleò con la Germania nazista e l’Italia fascista.

Per come andarono le cose e per il disastro annunciato, sicuramente fu uno sbaglio quello del ‘48.

Questa su Hitler non l’ho capita sinceramente, spiega meglio.
C’è chi dice che Hitler volesse solo espellere gli ebrei, ma fu il mufti di Gerusalemme a consigliarlo di bruciarli tutti, altrimenti si sarebbero rifugiati in massa in Palestina?
No, perché sta cosa l’ha detta Netanyahu, magari qualcuno ci crede davvero.
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13/03/2024 01:01

LaPeppa, 12/3/2024:


Per il resto il femminismo che sminuisce la maternità e che chiede alla donna di mascolinizzarsi per essere all' altezza è pari alla corazzata Potëmkin: una cagata pazzesca, anzi meglio dire le cose come stanno. Un'inculata pazzesca e non per il solo genere femminile.
Quanto al femminismo odierno, quello della cultura woke, ancora di più è votato alla distruzione della donna.


Concordo in pieno.

@Caos
Non credo tu abbia capito mezza parola di ciò che hai letto.
O forse vuoi solo provocare…
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13/03/2024 01:07

Sul discorso Palestina e guerra, chiudo qua.

In ogni caso, tutti gli antefatti storici, così come le ragioni dell’uno o dell’altro, al massimo servono a capire cosa sta succedendo, se volete decidere di stare da una parte o dall’altra, io me ne tiro fuori.
Come giustamente dice Friedman nell’articolo postato da Stelin, questo massacro gli costerà caro a Israele, che ci siano state delle valide ragioni e fosse proprio ciò che voleva Hamas, ormai conta poco.
La speranza, vaga, è che alla fine tutti i colpevoli paghino.

Oltretutto i soldati dell’IDF sono così esaltati che pubblicano sui social tutto ciò che fanno, dai festeggiamenti per l’aver fatto saltare in aria dei palazzi (per far contenti i follower di Instagram), gli atti vandalici e il saccheggio delle abitazioni, al giocare con le biciclette dei bambini palestinesi (che forse hanno ammazzato poco prima in un bombardamento), agli abusi sui prigionieri.
Non il miglior comportamento per “l’esercito più morale del mondo” come si definiscono.

Però almeno adesso abbiamo la conferma che pure le donne palestinesi usano biancheria intima sexy.
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13/03/2024 01:09

Re: Re:
Kaos Calmo (4IOc240111), 12/03/2024 23:53:




Bene, anche a me piace questo tuo genuino intervento... 😄
Almeno si gioca a carte scoperte...

Quindi ricapitolando, oltre alle bandiere della palestina e all'antiebraismo conclamato il femminismo di ieri non è servito a nulla, ha solo sminuito i valori della maternità, beh certo la 194 è stata una vera sciagura per le donne, non parliamo dei valori della famiglia con quella vera disgrazia del divorzio, poi ha costretto le donne a mascolinizzarsi 🤣 e infine le ha fregate, visto che prima stavano molto meglio, mentre quello odierno vuole assoggettarle alla cultura woke che detto così sembra un parolaccia. 😄

Chissà poi che ci sarà di così sbagliato ad avere una maggiore consapevolezza e sensibilità alle ingiustizie razziali, sociali e politiche.

Al tuo commento mancava solo una cosa, ma visto che stasera sono particolarmente buono l'aggiungo io per te 😉





Riconosco un certo tuo talento a scrivere.
Preoccupanti lacune riguardo alla lettura ed alla comprensione del testo.

Quota dove ho scritto quello che affermi io abbia detto. Visto che mi sono riferita a Trale, puoi quotare anche dove lei sostiene ciò che tu riporti.

La cultura woke purtroppo non si esaurisce nell' essere una parolaccia e associare woke a cultura è un ossimoro.

Se poi fai lo sforzo di non metterla sul piano strettamente personale, visto che non mi conosci, forse riesci ad essere più lucido.

Vale sempre la buona regola che se non capisci, puoi chiedere.
[Modificato da LaPeppa 13/03/2024 01:09]


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Re: Re:
Kaos Calmo (4IOc240111), 12/03/2024 23:53:







ah scusa, pensavo che dicessi questo remix (chissà chi l'ha fatto per primo🤔)



discorso in chat tra di noi, non ho letto gli altri post e il topic (di proposito), scusate l'intrusione e l'OT😅
[Modificato da Nemes87 13/03/2024 02:14]

ed il nemico attuale è sempre e ancora eguale a quel che combattemmo sui nostri monti e in Spagna.
uguale è la canzone che abbiamo da cantare: scarpe rotte eppur bisogna andare.
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Re: Re: Re:
LaPeppa (V7fd221203), 13/03/2024 01:09:

Riconosco un certo tuo talento a scrivere.
Preoccupanti lacune riguardo alla lettura ed alla comprensione del testo.

Quota dove ho scritto quello che affermi io abbia detto. Visto che mi sono riferita a Trale, puoi quotare anche dove lei sostiene ciò che tu riporti.

La cultura woke purtroppo non si esaurisce nell' essere una parolaccia e associare woke a cultura è un ossimoro.

Se poi fai lo sforzo di non metterla sul piano strettamente personale, visto che non mi conosci, forse riesci ad essere più lucido.

Vale sempre la buona regola che se non capisci, puoi chiedere.

Veramente a tirare in ballo nel tuo sproloquio sul femminismo la "cultura woke" definendolo così sei stata tu, non io eh, io non capirò ma tu non ricordi neppure cosa scrivi...

In quanto al colpirti sul piano personale direi che proprio non capisco di che cosa parli, a meno che ti riferisca al fatto di aver supposto che non sei mai andata a una manifestazione, cosa che non hai smentito o al video di "Giorgia".

È che leggere te e ascoltare lei è esattamente la stessa cosa... 😄

È un complimento eh... 😄🙃😄



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13/03/2024 08:25

Scusa Kaos ma qual è il motivo di questa incazzatura da parte tua?
Mi sembra che nessuno abbia messo in discussione le conquiste del femminismo di ieri, quello che hanno vissuto le nostre madri (mia, di Peppa forse). Né il divorzio, né la legge sull'aborto, anzi è stato scritto il contrario. Io ho molto ben chiaro cosa volesse dire essere donna prima della riforma dello stato di famiglia e non sopporto chi sminuisce lo stato della donna priva di diritti, che si tratti di persone di destra o di sinistra. E questo sminuire lo fanno entrambi anche se in maniera diversa.
Volevo aprire un post dedicato a questa cosa ma me ne è mancato il tempo, oltre a rendermi conto che è un argomento più complesso di quanto sembri, ma ci provo. Sorvolare sul fatto che nel medio oriente alle donne mancano i diritti fondamentali, è grave. Ho partecipato a un sacco di manifestazioni nella mia vita, ho occupato il liceo dove studiavo quando avevo appena 18 anni e ho tenuto la bandiera della pace per anni sul balcone perché ci credevo e ci credo tutt'ora. Non mi sarei mai sognata, durante una guerra, di esporre la bandiera di uno degli Stati in guerra perché ero e sono, per la pace. Non è un dettaglio di pochi estremisti la bandiera palestinese perché basta guardare quant'è se ne vedono nei cortei. Non è un dettaglio di poco conto perché esporre una bandiera vuol dire condividire ciò che è quello stato ovvero uno dei simboli dell'oppressione delle donne nel mondo. E da qui non si scappa, non si può giustificare questa cosa per quanto possa dispiacere.
Per quanto riguarda il conflitto in Palestina, ritengo corretta la lettura dell' articolo che riporta l'intervista di Friedman del 10 ottobre ancora oggi. E peraltro ho posto domande simili:
Cosa si vorrebbe che facesse Israele?
Cosa dovrebbe fare la Palestina?
A me non sembra che ci siano altre soluzioni rispetto ai due stati e non credo fosse evitabe questa guerra, se qualcuno ne ha una di soluzione, mi piacerebbe leggerla.
Aggiungo la mia personale lettura sullo stato dell' arte di questa guerra. L' Iran ha abbandonato Hamas dopo che forse aveva guidato l'attentato in un momento di tensione verso il mondo occidentale.
Il mondo occidentale ha abbandonato Israele in questa guerra quando ha capito che l'Iran non ha intenzione di esporsi.
Ma fingere che dietro la Palestina non ci sia tutto il mondo Arabo e di conseguenza Cina e Russia così come dietro ad Israele c'è l'america e l'Europa, è molto ingenuo. Potremmo limitarci a dire l'America ma solo per il fatto che l'Europa è quasi disarmata.
[Modificato da Trale 13/03/2024 08:26]
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13/03/2024 08:34

Bè Kaos, direi che forse una rilettura non ti farebbe male.

Non ho pagato né Danae, né Trale, evidentemente ti è sfuggito qualcosa, non pensi?

Rileggi e vedi se ti riesce di comprendere. Altrimenti rinnovo l' invito a chiedere. L' educazione sarebbe gradita ma già fare una domanda mi sembra un passo avanti.


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13/03/2024 08:39

Trale...
Ma dici sul serio? Mi chiedi cosa c'è che mi fa incazzare dopo che l'ho anche scritto per esteso? 🤔

Dici che nessuno ha mai messo in discussione le conquiste del femminismo in Italia?
Sei sicura? Non è che ti sfugge qualcosina?

Certo..., io sono pazzo, leggo post pieni di cazzate, generalizzazioni, semplificazioni di una superficialità disarmante e me lo sono inventato?

Guarda cara che sta tutto lì...
Nero su bianco.

Mah...
Avro una ipersensibilità woke sull'argomento 😄

[Modificato da Kaos Calmo 13/03/2024 08:50]
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13/03/2024 08:51

Comunque il topic che volevo aprire era la raccolta dei modi di sminuire le donne, il femminismo nei diversi modi di destra e di sinistra.
A destra lo sminuire della condizione della donna negli anni 40 e 50 magari portando ad esempio la propria nonna che narrava come si stava meglio quando si stava peggio. Negare l'esistenza di una diversa retribuzione femminile o imputarla ad un minore impegno da parte delle donne. La sinistra è più "fine", a parole negli anni d'oro del PCI in Italia, si era arrivati al riconoscimento del lavoro casalingo (certo perché non basta dire alle donne "da oggi siete libere" per cambiare l'impostazione di una società) addirittura parlando di pensione delle casalinghe per chi ricorda queste cose, mai attuata. Il ragionamento "fine" di sinistra relegava le donne in cucina con classe in modo che non togliessero il lavoro agli uomini. Poi c'è stato il ventennio berlusconiano dove le donne hanno aderito aimé al modello previsto per loro in quel periodo, modello che ci stiamo portando dietro tutt'ora così come gran parte delle cose negative portate negli anni 90.
Io credo che ci sia bisogno di essere femministe e che si dovrebbe continuare a sostenere l'importanza di condannare ogni tipo di oppressione e sopruso sulle donne in ogni parte del mondo. A prescindere dall'orientamento politico. L' assenza dei diritti delle donne non può essere confusa con la religione o con la cultura. La parola cultura non potrà mai essere associata alla mancanza di libertà di una persona.
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13/03/2024 09:01

LaPeppa (V7fd221203), 13/03/2024 08:34:

Bè Kaos, direi che forse una rilettura non ti farebbe male.

Non ho pagato né Danae, né Trale, evidentemente ti è sfuggito qualcosa, non pensi?

Rileggi e vedi se ti riesce di comprendere. Altrimenti rinnovo l' invito a chiedere. L' educazione sarebbe gradita ma già fare una domanda mi sembra un passo avanti.

Peppa ma che ti devo chiedere...
Ti ho fatto delle contestazioni ben precise a cui non hai mai risposto puntualmente nel merito, spostando invece tutte le volte la palla da un'altra parte... 😄

Mi sembri appena uscita da un congresso di dorotei degli anni 80', ma parla chiaro, ma che vuoi?

L'educazione? Ma di che parli?
Gli attacchi personali? Ma stai a scherza'?

Ma piantala che la figura della vittima non ti si addice proprio...

E con questo chiudo proprio che mi stai pure annoiando...

Salutoni
[Modificato da Kaos Calmo 13/03/2024 09:10]
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13/03/2024 09:18

Kaos hai ragione. È tutto lì, rimane bello fermo da leggere.

Ricambio i saluti 🙂


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Re:
Danae:


Allora se hai letto, avrai notato che ogni proposta per la creazione dei due Stati andava in vantaggio alla popolazione ebraica, e qualche ragione per essere contrari i palestinesi l’avevano,


Vero, però mi permetto di sollevare due obiezioni :
1) Tutte le proposte erano sicuramente meglio di quello che si è fatto, cioè niente.
E intendo proprio meglio prima di tutto per la popolazione palestinese.
2)Quelle di Israele sono concessioni di una nazione che ha vinto tutte le guerre che gli hanno dichiarato, ora nel mondo reale, quanti Stati conosci che dopo una guerra vinta hanno stabilito condizioni che fossero vantaggiose per lo sconfitto?
Danae:


anche se in realtà nemmeno gli ebrei più nazionalisti erano così contenti della divisione in quanto “la grande Israele sarebbe dovuta appartenere solo al popolo d’Israele”.


Vero, ma questa è proprio la testimonianza della volontà di alcuni leader di Israele di risolvere la questione, andare contro l'ala oltranzista del proprio popolo.
Io dall'altra parte questa volontà non l'ho mai vista.
Rabin viene assassinato dai suoi per lo sforzo per la pace.
Danae:


Oltretutto escludendo gli ebrei già presenti in Palestina, le grandi ondate di immigrazione e tutto ciò che portarono appresso, furono una delle ragioni per cui il gran mufti di Gerusalemme si alleò con la Germania nazista e l’Italia fascista.


Quali che siano le motivazioni (e quella che indichi tu è sicuramente la più importante) rimane il fatto che fosse un fervente nazista.
Non fu un alleanza di comodo perchè gli obiettivi coincidevano, fu un alleanza sul piano ideologico.
Questo è un fatto, e nel 48 non è che fosse visto di così buon occhio essere un nazista dagli occidentali

Danae:


Per come andarono le cose e per il disastro annunciato, sicuramente fu uno sbaglio quello del ‘48.


Ok, non condivido ma perlomeno capisco meglio il tuo ragionamento, perlomeno non è ipocrita.

Danae:


Questa su Hitler non l’ho capita sinceramente, spiega meglio.
C’è chi dice che Hitler volesse solo espellere gli ebrei, ma fu il mufti di Gerusalemme a consigliarlo di bruciarli tutti, altrimenti si sarebbero rifugiati in massa in Palestina?
No, perché sta cosa l’ha detta Netanyahu, magari qualcuno ci crede davvero.


No scusami, quella su Hitler era una provocazione stupida, lascia stare, sorry.
Però non è una provocazione ricordare come all'origine dello scontro esiste anche l'ideologia nazista.


Per il resto sono molto d'accordo con l'analisi postata da Stelin.


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@Kaos, nessuno ha messo in discussione le conquiste delle donne in questo topic. Che più persone, gruppi di persone, partiti politici, associani, possano mettere in discussione le conquiste delle donne, lo do per scontato ed è il motivo per cui sostengo che è sempre giusto essere femministi e non sminuire la giornata della donna.

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13/03/2024 10:33

@Alessio
Il fatto è che gli immigrati immigrati ebrei prima e lo stato d’Israele dopo si sono comportati esattamente come qualsiasi altra potenza colonizzatrice, non c’è da stupirsi se sono stati contrastati da chi già c’era (compresi gli altri paesi del medio oriente) e aveva già subito la colonizzazione inglese.
Sarebbe come stupirsi dei nativi americani che si contrapponevano ai conquistatori inglesi.

Oltretutto il discorso “terra” non è da sottovalutare perché quella non è certo una zona facile in cui vivere e una delle principali critiche alla spartizione del paese era che alla comunità ebraica fossero andate le zone più fertili e avessero accesso a più fonti idriche, nonostante il numero inferiore della popolazione.
Per gli israeliani più estremisti, che dal ‘67 in poi hanno aumentato sempre più il numero di insediamenti, espropriare le terre ai palestinesi è normale e giusto in quanto questo è previsto dalle sacre scritture, ma non vale per il diritto internazionale.

E la lettura della storia andrebbe fatta per capire come sono andati i fatti e magari imparare a non ripetere gli stessi errori, cosa che al mondo stiamo toppando alla grande, purtroppo.
Ovvio che i nazisti hanno sbagliato, così come Mussolini e Stalin, ma sta di fatto che quelle cose sono accadute per una serie di ragioni, non esiste il male assoluto come evento eccezionale e fuori dall’ordinario.
Quindi leggere o sentire adesso di leader o terroristi che vengono definiti “pure evil”, non solo dai diretti interessati che hanno subito l’eventuale aggressione (che capirei pure), ma anche da chi li supporta, è preoccupante.
Esattamente così si è arrivati alle guerre mondiali, perché “non si scende a patti con il male assoluto” e quindi si mette in prima linea la guerra al posto delle trattative.

OFFLINE
Post: 3.127
Sesso: Femminile
13/03/2024 10:47

E il periodo di estremismo che stiamo vivendo lo si vede bene dalle piazze che sono di uno o l’altro colore, cosa che potrei capire da dei ragazzi giovani e ingenui, non da parte delle istituzioni.
Eppure le donne israeliane e palestinesi più volte si sono unite per marciare e protestare per la pace, quindi significa che la rabbia può essere pure espressa nel modo giusto, basta volerlo e prendersi del tempo per riflettere.

Ma ormai tutto è rapido, i messaggi passano velocemente così come i concetti e per forza di cose si perdono le sfumature, che sono importanti per comprendere una realtà.
OFFLINE
Post: 242
Sesso: Femminile
unica e inimitabile
13/03/2024 11:13

Che bello parlare dei massimi sistemi, indagare chi è più o meno colpevole, chi ha più o meno ragione.

Nel mio piccolo ho rinunciato a prendere una posizione sui grandi temi come le guerre, il covid e via dicendo, perché trovo che le discussioni degenerano replicando la situazione di conflitto, ossia creando due o più fazioni che hanno come obiettivo l'avere ragione. Così facendo non diffondo pace, nemmeno rispetto, ma soprattutto impedisco ad ogni singolo individuo di evolvere.
La bandiera dall'una o dall'altra parte oppure quella che dice che non sono da nessuna parte ma per una terza soluzione, serve solo ed esclusivamente a me, a definire la mia posizione rispetto al mondo. Una posizione che molto spesso nella vita quotidiana, quella che diffonde pace e rispetto, non riesco a rispettare, perché rispondo alle provocazioni, perché mi indigno, perché non riesco a trovare la terza via, quella che mi slega dal bipolarismo giusto/sbagliato, ragione/torto.
Forse la chiave è proprio questa, un pacifismo profondo di accoglienza.
La stessa cosa vale per le donne. Con quanta facilità ci giudichiamo le une con le altre, perché ci siamo rifatte le tette, perché facciamo le casalinghe, perché siamo un po' zoccole, perché i figli li lasciamo all'asilo nido, perché ci depiliamo oppure no, perché siamo frivole oppure un po' maschili, impiccione e forse anche suocere, mamma chioccia, piuttosto che algide organizzatrici.
Facciamo la festa delle donne, e a me da un po' fastidio, a me piacerebbe non aver bisogno di essere festeggiata, tutelata, ma presa per la persona che sono a prescindere dal mio genere e dai miei gusti sessuali, che peraltro sono molto privati e non abitano in piazza.
Mi piacerebbe che dopo il femminismo che oggettivamente ha rivoluzionato la condizione delle donne ci fosse una sorta di "maschilismo". In fondo adesso posso fare quello che fanno gli uomini, posso votare, abortire, non esiste più il matrimonio riparatore e nemmeno il delitto d'onore.
Allora cosa mi manca?
Mi manca un degno compagno emancipato, che in risposta a quella che abbiamo conquistato, vada a conquistare quello che ai maschi é sempre stato precluso: la ciclicità, il femminile della cura e del sentimento nell'accezione più pura della parola, dell'emozione, dell'interrogarsi, dell'ascolto interiore (quello che non ho tempo che devo portare a casa la pagnotta), quello della condivisione (che non sono le vacanze assieme), del vero rispetto della natura diversa dell'altro, dello spazio, dell'amore che non è possesso, ma attenzione alla felicità dell'altro, della pazienza, delle stagioni.
Quindi nel mio intimo desidererei una vera emancipazione maschile dai ruoli, desidererei che ognuno si occupasse responsabilmente della propria pace interiore, desidererei una vera sorellanza, dove prima prendo atto con rispetto delle scelte di ognuna.

Certo Israele, Hamas, Ucraina e Russia, il Tibet, gli stupri e tutte le cose terribili che succedono dietro le porte chiuse dei nostri vicini di casa non si risolvono in questo modo, le vittime non vengono salvate, del resto nemmeno mi impegno nel volontariato, tanto per dirne una, mica vado a pulire i cessi nelle case protette (non sarei qualificata per molto di più) e nemmeno potrei andare a cambiare le bende in zona di guerra. Ma dentro di me vive questa piccola utopia del battito di ali qui che scatena una tempesta là, allora un mio atteggiamento di pace e rispetto qui, magari in un modo a me sconosciuto può cambiare qualcosa là.
Peace and love, da chi predica bene e razzola male assieme a tutti gli altri.


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Post: 2.117
Età: 51
Sesso: Maschile
13/03/2024 11:16

Danae, tutto giusto ma come dice giustamente Friedman, con chi di dovrebbero fare le trattative? Israele sta trattando con l'Egitto perché l'Autorità palestinese non esiste. E ringraziamo il fatto che l'Iran non si è esposta altrimenti erano cazzi acidi per tutti, noi compresi. Netanyahu sarà pure un leader guerrafondaio ma in questa situazione non è che un altro avrebbe avuto altre possibilità di scelta.
Purtroppo dietro alla questione Palestinese c'è il peggio del mondo arabo, c'è la Russia e c'è la Cina. Dietro ad Israele c'è l'Europa e gli USA, che piaccia o meno quella guerra non ci riguarda solo apparentemente.
Per noi europei la vita umana ha valore mentre per i governi arabi i (non)valori sono altri. Non è che si possa fare finta che non esistano queste differenze.
Anche il fatto che donne israeliane e palestinesi abbiano marciato insieme per la pace, è bello ma mentre le donne israeliane sono davvero libere e ha un peso notevole la loro marcia perché costituiscono la metà della popolazione israeliana e godono degli stessi diritti degli uomini israeliani, così non è nemmeno lontanamente per le donne palestinesi.
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Post: 1.935
Città: ROMA
Età: 61
Sesso: Maschile
13/03/2024 12:05

Qualche tempo fa lessi un articolo che faceva un po' la storia recente della famiglia Netanyahu. In breve, l'eroe di famiglia è stato il fratello maggiore di Benjamin, Yonatan. L'attuale primo ministro ha brillato solo in ottusità e "tigna".
Di fatto Benjamin lotta per il potere e lo ha fatto da sempre al di là dell'interesse di Israele.
La situazione non è impossibile da risolvere perché ci sono popoli che non accettano dei compromessi, non c'è soluzione perché non ci sono leader capaci né in occidente né tra i paesi arabi né in Cina né in Russia.
Per cui va bene contestare ma ci si deve rendere conto di chi si contesta, cioè delle teste di cazzo.
Che si vorrà spremere da delle teste di cazzo non so.

Forse se i leader mondiali promuovessero un incontro permanente nella striscia di Gaza, forse, Benjamin dovrebbe smettere di massacrare i palestinesi visto che si troverebbe forze di sicurezza di tuti i paesi più armati a protezione dei propri leader. Ma nessuno pensa di fare qualcosa per i palestinesi come nessuno fa qualcosa per tutte le minoranze perseguitate. Chiacchiere e distintivo.
Le persone deboli si vendicano, le persone forti perdonano, le persone intelligenti ignorano.
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