Cosa è una donna?

Pare che ultimamente nel web, soprattutto nei social (ma anche in politica e aule di tribunale), in tantissimi stiano facendo o facendosi questa domanda.
È chiaramente diventato argomento divisivo e cardine per movimenti come femminismo (quello moderno, lasciate perdere gli anni 60), cultura woke e ideologie lgbtq+.
Ovviamente pure alla base di innumerevoli gag e meme, come quello di seguito che è abbastanza esplicativo di come vivono la situazione nei paesi anglosassoni.


Più tardi con calma potrò argomentare, però rilancio la domanda, anche se alquanto stupida secondo me, ma vediamo:
Cos’è, per voi una donna?

Una persona provvista di genitali femminili e cromosomi XX.

Non ho ancora visto il video che hai postato, ne ho visti diversi di provenienza USA e si è arrivati all' assurdo. Però direi che è limitato appunto agli USA.

non capisco cosa ci sia di strano nella risposta c. Se un conoscente vi chiedesse di chiamarlə non piú Carlo, ma Carla, avreste difficoltà ad accontentarlə? Mah! Come crearsi problemi inutili e discutere sul nulla cosmico 😁

Anche io sono per la definizione strettamente biologica.
Diciamo che il fenomeno è presente in tutti i paesi anglosassoni, quindi USA, Canada, Gran Bretagna, Australia principalmente.
Difatti sul Cambridge Dictionary accanto alla definizione «femmina adulta di essere umano» è stato aggiunto «Un adulto che vive e si identifica come femmina anche se può aver avuto un altro sesso alla nascita».
Spiegato dalla necessità di offrire la definizione più completa possibile a chi si approccia allo studio.
Lo stesso è stato fatto per la definizione di uomo comunque.

Ma pure il resto dell’Europa e l’Italia non è esente, basti pensare a tutti i dibattiti riguardo alle definizioni di donna sulla Treccani e all’eliminazione di determinati modi di dire, accolti come un traguardo senza precedenti.
Lettera e risposta:
www.treccani.it/magazine/lingua_italiana/domande_e_risposte/varie/varie...

@Nemes
Andrebbe tutto benissimo, finché non si inizia a prendere seriamente donne trans che parlano di problemi femminili come se fossero loro (anche mestruazioni si), magari con l’intenzione di volerli spiegare, al punto che diventa una barzelletta.

Nelle aule di tribunale il problema è arrivato proprio per gli abusi o violenze vere e proprie subite da donne(biologiche), da parte di uomini che si sono identificati come donne, in situazioni dove l’accesso era riservato (come bagni o spogliatoi).
Però vabbè, di scandali relativi a questa problematica nel mondo dello sport femminile ce ne continuano ad essere, solo che ancora non c’è stata la volontà di risolverla.

ma tu non eri per la libertà di espressione totale? se una persona qualsiasi inizia a sparare cazzate sulle mestruazioni (se dice cose corrette non vedo proprio dove sia il problema) facendo lo spiegone... non fai prima a non prendere per oro colato ogni sua parola, che farlo spogliare per vedere se ha il cazzo o la fica/fargli un test del DNA per vedere se è autorizzato a parlarne?

per lo sport basta fare delle categorie tipo pesi piuma/pesi massimi, e voilà (non chiedetemi di portare avanti 'sta battaglia, perché io tifo divano & pigrizia, e non seguo nessuno sport)
(anche per i bagni non capisco il problema, tutti quelli in cui sono stata si chiudevano a chiave, per me potrebbero essere tutti unisex, tanto in comune con gli altri ci sono solo i lavandini)

Ma infatti non si discute la libertà di dire determinate cose, quanto diffonderle e pretendere che siano accettate come verità da parte di tutti, fino ad arrivare alle istituzioni.

Oltretutto può essere rischioso promuovere l’identità sessuale libera come fossero capi di abbigliamento che si scelgono, perché da un pantalone a zampa puoi passare a quelli skinny senza problemi, ma una volta fatta (o anche avviata) la transizione di sesso con cure mediche, difficilmente si torna indietro come nulla fosse.

per me voi siete matti a pensare che sia una moda 😅 nessuno cambierebbe sesso alla leggera, se qualcuno lo fa vuol dire che soffre molto, non sentendosi bene nel proprio corpo 😐 io non mi farei mai e poi mai togliere tette e vagina, mi vien male solo a pensarci, e penso anche a voi e alla maggioranza delle persone. senza considerare i rischi di un'operazione chirurgica, intendo, perché non ci penso nemmeno a rischiare di morire per una liposuzione 🤣 ma non intendo quello, intendo proprio che sono mooolto affezionata ai miei genitali, che mi han dato tante soddisfazioni. ma se una persona vive male e dopo la transizione invece è felice... a voi cosa cambia? bohhhh!

c'è gente che va in giro a dire che la terra è piatta, o che l'apocalisse è alle porte, non mi scandalizza che ci sia gente che dice boiate sul ciclo mestruale 😐

Nemes forse perché non hai idea della dimensione del fenomeno in USA.

Delle violenze commesse in scuole e carceri da uomini che dicevano di sentirsi donne e uomini che gareggiano e ovviamente vincono contro le donne. Nel senso che quando gareggiavano come uomini tra uomini erano scarsi, appena entrati nei circuiti ufficiali femminili sono risultati primi.

Esempio più famoso quello di Lia Thomas, le cui compagne di squadra sono anche state costrette a cambiarsi negli stessi spogliatoi (Lia Thomas è rimasto in tutto e per tutto William, un omone di 1,85m) e quando hanno espresso il loro disagio, sono state invitate ad una sorta di rieducazione psicologica. Loro.

Comunque appunto in questo momento è una realtà pesante in USA, dove si è perso il senso di realtà.

Ci sono risposte a tali assurdità che ho trovato piuttosto.... interessanti.

@Nemes
Ma “voi” chi comunque?

Come scrive Peppa, il fenomeno è a livelli virali in alcuni Stati.
Considerando la portata di altri movimenti ideologici simili, siamo proprio sicuri che per tanti non sia solo persuasione quella di identificarsi in uno o l’altro genere…o più spesso, in nessuno dei due?

Inoltre, il fatto stesso che per definirsi donna (o uomo), basta la volontà di indentificarsi come tale, allora ci si ritrova casi come quelli descritti sopra e nell’incapacità delle istituzioni di proteggere chi effettivamente deve essere protetto (le donne biologiche in questo caso).

Per il discorso della transizione sessuale, probabilmente non verranno intrapresi cure del genere (o per ritardare la pubertà) alla leggera.
Anche se, in uno stato dove la salute è solamente un’altra forma di profitto economico, non mi stupirei di nulla…
www.saluteinternazionale.info/2023/05/medicina-e-profitto-ne...

E alla fine i corto circuiti di logica e le gag involontarie che derivano da questo caos, nelle interviste o discorsi vari, sono anche comiche.

E per correttezza, il titolo è ispirato al documentario di Matt Walsh “What is a woman?”
Basta digitare questi nomi e avrete tonnellate di dati, quindi è solo un invito a conoscere e riflettere su queste tematiche.
Niente di più 😉

Qua sotto è un discorso ad un seminario all’Hillsdale College dello stesso Walsh, dove in un certo senso riassume il tema e i risultati delle ricerche:

voi= tutti quelli che pensano che parlare di trans e fare informazione su questi argomenti possa confondere le idee a qualcuno sulla propria identità di genere e spingerlo a cambiare sesso sottoponendosi a cure ormonali e operazioni chirurgiche senza nessun motivo 😁
contesto l'idea che sia pericoloso parlare, informare, spiegare e fare educazione sessuale; l'unica cosa rischiosa è l'ignoranza e la riprovazione morale che discrimina chi si sente diverso, facendolo tacere (anche su altre cose, vedi per esempio la salute mentale, che è motivo di vergogna, e spesso chi soffre non parla per paura di essere giudicato, aumentando cosí esponenzialmente la propria sofferenza). secondo me semplicemente non è giusto che una donna che si sente uomo o un uomo che si sente donna debba vergognarsi di questo suo sentire, perché travestendosi o con la transizione non danneggia nessuno 🤷‍♀️ a me sembra di una semplicità disarmante, direi inconfutabile 😁

Per me una donna è chi nasce con una vagina. (ci sono XY che nascono biologicamente femmine, quindi non andrei a scomodare la genetica)

Poi chiunque si può vestire come vuole, può innamorarsi di chi vuole, dire quello che vuole.
La libertà di ognuno però finisce dove inizia quella del prossimo.

Quindi puoi chiedermi di chiamarti con un nome che non sia quello della tua carta di identità (e probabilmente accetterò), ma non puoi obbligarmi.

La questione degli sport, bagni, ecc.. la chiuderei con alcuni pensieri molto semplici.

Gli sport femminili sono nati per tutelare le donne da una competizione impari con gli uomini.
I bagni femminili sono nati per tutelare le donne da possibili violenze da parte degli uomini.

Quindi se nasci maschio e ti senti femmina, vuoi nuotare, correre o pisciare, ma hai il cazzo, gareggi o ti cambi con chi ha il cazzo.
Valido naturalmente il viceversa anche se meno problematico da gestire

Non disdico la soluzione terzo bagno.

Nemes, forse non sei abbastanza informata.
Non si tratta solamente di promuovere tolleranza e accettazione di se, questo lo si fa già da anni, è molto oltre.

Qua stanno promuovendo un concetto che è di base errato, purtroppo i sessi esistono così come alcune differenze tra di essi, le eccezioni biologiche sono rare.
Non mi pare che al giorno d’oggi ci siano così tanti genitori che ignorano completamente i propri figli, tanto da bloccarli nella loro affermazione di se…anzi.
Esistono chiusura mentale e bigotteria, ma sempre meno per fortuna.

Ci sono libri per bambini, lezioni a scuola, corsi, mirati a diffondere l’idea che ognuno di noi non è davvero uomo o donna, ma si può scegliere di essere altro, magari nessuno dei due.
Moltissimi insegnanti (che ovviamente fanno già parte del movimento Lgbtq+) promuovono e accolgono come una vittoria il coming out dei ragazzi come non-binary, trans o bisessuale, un po’ meno gay o lesbiche.

Dai dati inoltre si nota un discreto incremento nelle diagnosi di disforia di genere e trattamenti per cure ormonali.
Sempre più giovani e adolescenti hanno disturbi psicologici legati a depressione e solitudine (che in realtà dilaga anche per gli adulti sempre negli Us).

In tutto questo l’unica cosa che ha fatto la politica è ciò che fa ultimamente per ogni cosa, cioè polarizzarsi così che qualsiasi cosa venga detta dalla parte avversaria vada necessariamente smentita e confutata, non importa se reale o meno.

forse sei tu a non essere abbastanza informata/ ad avere pregiudizi che distorcono il tuo giudizio 😁

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Non mi pare che al giorno d’oggi ci siano così tanti genitori che ignorano completamente i propri figli, tanto da bloccarli nella loro affermazione di se…anzi.

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PURTROPPO e sottolineo purtroppo, ti pare male; se tu non conosci nessuno così sono contentissima, è già molto, ma la realtà purtroppo non ovunque così idilliaca (stesso discorso per trale, che sicuramente non evade le tasse, e fortunatamente vede che altri intorno a lei le pagano, ma il problema esiste eccome)

Parlando di adolescenti e affermazione di se:
www.psichemilano.com/identita-di-genere-negli-adolescenti-perche-aumentano-i-casi-di-d...

Ma quando in tv o sul giornale parlano di donna trans voi capite se parliamo di un uomo che si sente donna o viceversa?

Nemes87, 7/2/2024:

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forse sei tu a non essere abbastanza informata/ ad avere pregiudizi che distorcono il tuo giudizio 😁

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Ok, cvd.
Tra un po’ mi verrà dato della trans fobica. 🙄

Se tanti adolescenti vanno fuori di testa (fino a starci male psicologicamente) se non ci si rivolge loro con il pronome corretto o peggio vengono identificati da estranei in base all’aspetto che hanno, il problema di chi è?
Stessa cosa esiste nella cultura woke, per le persone afroamericane o nere.

Tanto che siamo arrivati al punto in cui le persone preferiscono non parlarsi per evitare di incorrere in problemi giudiziari in base a ciò che dicono, magari in buona fede.
La gente intollerante o xenofoba esisterà pure se cancelli dai dizionari e vieti le parole che la definiscono, non si cambiano le idee delle persone da un giorno all’altro, occorrono anni e anni per questi cambiamenti culturali.

Spaturno, 7/2/2024:

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Ma quando in tv o sul giornale parlano di donna trans voi capite se parliamo di un uomo che si sente donna o viceversa?

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Questo basta informarsi un minimo però, donna trans è uno nato biologicamente uomo che ha fatto (o sta facendo) la transizione.
Si può anche leggere la sigla MtF (male to female) o FtM.

ma non pensate che i casi sono in aumento, anche perchè prima non ne si poteva parlare ma ora si?

Quini se prima su 10, 9 stavano zitti, ora su 10...5 ne parlano?

Io non so come funziona in usa.
Ma so perfettamente come funziona in italia, nel dettaglio.

Non è che Franco si alza la mattina, va da mamma e le dice "voglio essere giovanna", ah ok, andiamo.
C'è tutto un iter pazzesco, di psicologi, tutor, corsi etc etc che dura anni, prima di arrivare ad un "passaggio di genere" concreto.
E che cmq ha degli step molto definiti e precisi prima di arrivare al cambiamento radicale.
Proprio per portare la persona ad una consapevolezza della scelta che sta facendo.

Concordo pienamente con nemes quando dice che questa non è assolutamente una "moda".
E non ci credo che chi si trova bene con se stesso, con il proprio corpo, insomma il classico etero come me, possa essere traviato da un insegnante.

Alebabi, un conto sono gli articoli di giornale o l’informazione in generale, che sì vanno in base al “fenomeno” del momento, altro le stime fatte con dati statistici.
Non tanto che prima non se ne poteva parlare, semplicemente prima non faceva notizia e rimanevano argomenti marginali, mica i transessuali esistono solo da ora.

Ma infatti non esiste da noi il problema di arrivare a cure invasive, potenzialmente rischiose, ma così non è altrove.
Poi non serve nemmeno più avviare un percorso psicologico o clinico di riassegnazione sessuale in alcuni stati, per esempio in Scozia da un anno a questa parte, basta un’auto certificazione per cambiare genere sul documento d’identità, a partire dai 16 anni (in alcuni stati è 18 il limite minimo).

Ciao Alebabi io non sono un esperto, ma mi sono informato un po' per curiosità quando scoppio il caso harry potter.

C'è tutta una serie di studi che sottolineerebbe come molte persone arrivino ad odiare il proprio corpo in una certa fase della propria vita, ma che questa cosa sarebbe "normale" e poi passerebbe.

Tra queste categorie di persone ci sarebbero anche per esempio, ragazze adolescenti con problemi di autostima e omosessuali, che prima di riconoscersi come omosessuali pensano di essere etero nel corpo sbagliato.

Il succo del dibattito (di quello importante e degno di nota) è che operare o dare ormoni a queste persone in giovane età, appena manifestino l'intezione di cambiare, potrebbe essere prematuro e sbagliato, perché potrebbe essere solamente una fase della propria crescita psicologica e del formazione del SE.

Una scelta più politica che medica.

POI c'è un altro dibattito (ridicolo a parer mio) dove adesso negli usa ci sono bambini che si sentono gatti e persone che dicono che questi bambini devono essere rispettati nel loro sentire. Da qui insegnanti che hanno bambini SANISSIMI che miagolano in classe per prenderli per il culo e non possono farci niente.
OPPURE gente come lia thomas che insoddisfatti della loro mediocrità sportiva si dichiarano donna (attenzione senza prendere alcun ormone o fare alcuna operazione) per finire negli albi d'oro del nuoto vincendo il vincibile e battendo ogni record
ANCORA PEGGIO ci sono stati carcerati in Irlanda (credo di ricordare correttamente) che si sono dichiarati donna (anche qui senza alcuna operazione o trattamento) per andare nell'ala del carcere femminile e hanno violentato delle detenute.

Ecco le ultime cose sono a mio vedere una deriva politica che cerca di cambiare ciò che è la realtà oggettiva a favore di chi vuole sfruttare questa MODA (si in questo caso parlerei di moda) e crea solo danni ad altre persone innocenti.

Danae (ayfb221203), 07/02/2024 12:15:

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Alebabi, un conto sono gli articoli di giornale o l’informazione in generale, che sì vanno in base al “fenomeno” del momento, altro le stime fatte con dati statistici.
Non tanto che prima non se ne poteva parlare, semplicemente prima non faceva notizia e rimanevano argomenti marginali, mica i transessuali esistono solo da ora.

Ma infatti non esiste da noi il problema di arrivare a cure invasive, potenzialmente rischiose, ma così non è altrove.
Poi non serve nemmeno più avviare un percorso psicologico o clinico di riassegnazione sessuale in alcuni stati, per esempio in Scozia da un anno a questa parte, basta un’auto certificazione per cambiare genere sul documento d’identità, a partire dai 16 anni (in alcuni stati è 18 il limite minimo).

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beh su "non tanto che prima non se ne poteva parlare"....insomma. dai.
Ovvio che i transessuali non esistono solo da ora, ma penso cmq che sia anche un cambiamento di società.

Prima era difficile andare a casa e "confessare" ai genitori quello che sentivi.
C'era un altra mentalità, ora noi genitori di oggi ritengo che siamo molto più di "mentalità aperta".
In generale.
Conosco da una vita un ragazzo che per anni da giovane andava a lavorare da uomo, e usciva di sera da donna. (avrà circa 50 anni)
Immagina questo/a 30 anni fa...quando ne aveva 20, come si sarà sentito a disagio in milioni di situazioni.

Non trovo assolutamente corretto ovviamente semplificare l'iter che attualmente c'è da noi, come fanno in altri paesi.
PErchè ci deve essere veramente una consapevolezza del tutto......non è una decisione da prendere alla leggera.

Credo anche che una come me, che non ha mai avuto dubbi ne sul proprio corpo ne sul proprio "sentirsi", non possa minimamente immaginare come ci sente, quando non ti riconosci e non ti accetti.
Deve essere veramente terribile.

Spaturno (SZFW230112), 07/02/2024 11:37:

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La questione degli sport, bagni, ecc.. la chiuderei con alcuni pensieri molto semplici.

Gli sport femminili sono nati per tutelare le donne da una competizione impari con gli uomini.
I bagni femminili sono nati per tutelare le donne da possibili violenze da parte degli uomini.

Quindi se nasci maschio e ti senti femmina, vuoi nuotare, correre o pisciare, ma hai il cazzo, gareggi o ti cambi con chi ha il cazzo.
Valido naturalmente il viceversa anche se meno problematico da gestire

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Si, gli esempi citati da Peppa ( cui fa riferimento questo post di Spaturno ) sono da neurodeliri!

Un conto è sentirsi il cazzo che si pare, un altro è danneggiare o urtare le sensibilità altrui, dando quindi per scontato che la propria sia più importante di quella degli altri.

Anch'io ho coltivato spesso il mio lato femminile, e in quei momenti mi "sento" una femmina a tutti gli effetti, ma a parte quello.. non è che devo romper l'anima agli altri imponendomi a tutti i costi.

In un forum che ogni tanto frequento, dove c'è anche una sezione dedicata a uomini che si sentono donne, spesso scrive un tale che, sentendosi così, cerca in tutti i modi di assomigliare anche fisicamente ad una donna, ma non è certo una cosa facile! E mi dispiace per lui, è un tipo molto simpatico e mi spiace sentire le sue frustrazioni.

A me ( probabilmente per fortuna, per evitarsi ulteriori intristimenti, oltre a quelli che ho già ) basta lo stato mentale, e anche per certe cose che faccio mi basta "sentirmici", non ho mai pensato di assomigliarci ad una donna ( poi quello mi riusciva meglio da giovane, essendo abbastanza effeminato, e infatti a volte mi divertivo, insieme alla mia ex, ad indossare le sue cose, e sembravo proprio una bella bambolina 😁, però era più un gioco, poi ora, con l'età, non ho più un aspetto così effeminato ).

Ma apro un po' il discorso con una provocazione.
Avevo un amico che da bambino era bravissimo a pallacanestro.
Però è rimasto alto 1.50m
Sogni infranti ecc..
Nessuno gli ha proposto operazioni o cure per diventare più alto.

Ora mi dico.
Ma non è che forse in generale dobbiamo imparare ad accettare le cose per come sono?

Perché come tiriamo su persone che non accettano di essere maschi o femmine finisce che tiriamo su persone che non accettano di essere mollati dalla fidanzata

Non ho capito cosa ci sia di male ad accettare il proprio sesso biologico e accettare di essere chi si è. E con questo intendo amare chi si vuole amare, vestirsi come si pare, ecc.

Però no: in nome della libertà, si costringe ad annullare una realtà.

William Thomas, uomo o donna che si senta, è una persona vile.
Se io allora normale adulto allenato dico di sentirmi un bambino di 10 anni posso mettermi a competere nella categoria juniores?
E se per caso mi lasciano gareggiare con loro, come faccio a gioire per la vittoria e non sentirmi una 💩, visto che è palesemente una truffa?

Interessante anche sentirmi come Donald Trump per usarne i soldi (della presidenza USA non mi importa nulla 😅).

Non è per prendere in giro ma realmente il livello in USA è questo.

Con Spaturno condivido il pensiero dell' accettazione della realtà: è salutare.

I casi limite (xy che però crescono come xx) sono appunto casi limite ed esulano da questa discussione.
La disforia di genere che ci crediate o no in altri paesi viene alimentata tra i bambini.

Tra le risposte che prediligo, brevi e secche, che girano su internet, c'è quella che dice che se una vagina non fa una donna, allora ancora meno la può fare del trucco, i tacchi e una borsetta.