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Ultimo Aggiornamento: 22/04/2024 21:35
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Sesso: Femminile
10/04/2024 12:43

@LaPeppa e Alessio

LaPeppa, 9/4/2024:


Danae ma perché al netto delle tue idee? Perché vedere solo lo sciacallaggio, che non nego, e non vedere le tue idee che per la salvaguardia ed il bene dei tuoi figli scegli la via che anche la legge ha scelto come procedura, senza tenere conto di colori politici?
Secondo te è bene il percorso psicoterapeutico? E perché non sostenere questa idea argomentando come hai fatto?

Pensi che leda la libertà di qualcuno?

E chi offende o esclude una statua di una donna che allatta? Allora perché non eliminare, per assurdo, anche la lupa che allatta?


Ho scritto “al netto delle mie idee”, perché personalmente farei affrontare a mio figlio/a un tipo di percorso più volto al supporto psicologico e psichiatrico, in attesa che abbia le idee più chiare, invece di intervenire con farmaci (dagli psicofarmaci al bloccante della pubertà), semplicemente perché considerando i possibili effetti collaterali, non vale la pena rischiare.
Ma dal momento in cui si presentassero anche situazioni di autolesionismo e sofferenza psicologica estrema, anche con rischio di suicidio (perché purtroppo ci sono anche queste situazioni), i farmaci diventerebbero il male minore.

Copio e incollo da un articolo di ieri de L’Espresso:

“L'ispezione era stata avviata proprio grazie al vice presidente del Senato che ha messo l’ospedale al centro di una polemica politica per l’uso del farmaco che interrompe lo sviluppo puberale in attesa di decidere se procedere con la terapia ormonale. Il farmaco viene usato da molto tempo, per adolescenti che soffrono di pubertà precoce e dal 2018 concessi in Italia anche agli adolescenti trans, in accordo tra il Comitato nazionale di bioetica e l’Agenzia italiana del farmaco. Gasparri ha sostenuto di avere ricevuto notizie secondo cui all'Ospedale di Firenze «non viene fornita assistenza psicoterapeutica e psichiatrica». Così il ministro ha mandato un'ispezione.”

Poi le affermazioni di Gasparri tre giorni prima che la relazione diventasse pubblica:
«Dalla relazione del Ministero sono emerse criticità molto significative, che io stesso avevo denunciato, per quanto riguarda proprio la terapia relativa all'uso della triptorelina».

“Come riporta Repubblica Firenze, gli ispettori invitano a «porre in essere azioni correttive alle criticità rilevate». Quali? «Preliminarmente, si osserva che l’interpretazione dei criteri di inclusione della determina Aifa relativi all’utilizzo della triptorelina sembra aver generato confusione». L'atto di Aifa del 2019 può confondere. Infatti nell’allegato alla determina, quando si parla dei criteri di inclusione nel trattamento, si dice che per somministrare il farmaco deve esserci, tra l’altro, la «mancata efficacia dell’assistenza psicologica, psicoterapeutica o psichiatrica».

Cioè il neuropsichiatra sarebbe alternativo agli altri professionisti. Ma nello stesso atto, un altro passaggio dice che la diagnosi va confermata da un gruppo interdisciplinare quando «l’assistenza psicologica, psicoterapeutica e psichiatrica non sia risolutiva». In questo caso, quindi, lo psichiatra sembra necessario. Gli ispettori dicono che «l’attività neuropsichiatrica può essere suscettibile di miglioramento» ( altra indicazione non così netta). Per questo il Careggi farà una delibera per inserirne uno in modo fisso nel centro.

Il ministero concede dunque alla Regione Toscana 30 giorni per mettersi in regola e chiede di aumentare il personale del centro dell’ospedale fiorentino. Non una condanna, non la chiusura che vorrebbe Gasparri. Anzi, il lavoro deve aumentare, essere coordinato ancora meglio. Gli ispettori, in conclusione, scrivono: «Si invita la Regione a porre in essere azioni correttive delle criticità rilevate, anche dando seguito alle azioni di miglioramento suggerite, pianificando quanto necessario e fornendo riscontro al ministero entro 30 giorni. Ed entro 90 giorni si dovrà dare conto dell’avanzamento».”

Di fatto è stato strumentalizzato l’episodio per puri obbiettivi elettorali, sulla pelle di quelle famiglie che si sono ritrovate a frequentare l’ospedale, perché si trovano in situazioni di disagio.
Obiettivamente al momento l’uso di questa tanto discussa priptorelina è all’interno delle opzioni nell’affrontare i disturbi come la disforia di genere, può piacere o no, ma sicuramente resta una libera scelta dei singoli e in questo caso responsabilità dei genitori.
Non credo ci si possa paragonare agli Stati Uniti, almeno finché non faranno morire del tutto la sanità pubblica…anche se la situazione è critica.

Inoltre ho delle ovvie riserve verso chi afferma di difendere la famiglia, ma fa distinzione tra famiglie giuste e sbagliate, prendendone in considerazione solo una parte.
E oltre alla retorica ci vorrebbe pure la pratica, per il momento non è che le famiglie con figli (di qualsiasi colore esse siano) se la passino tanto bene, soprattutto rispetto al mondo del lavoro, cosa di cui si è spesso parlato anche qua sul forum.
Colpa di tutta la politica, certamente, da destra a sinistra…ma è la destra di Gasparri, Meloni e compagnia bella che si riempie da sempre la bocca di questi argomenti, ma di fatto non fa mai abbastanza.
Come se il dare diritti a coppie gay e figli di queste coppie togliesse qualcosa alle famiglie “naturali”…
[Modificato da Danae 10/04/2024 12:50]
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