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guerra..

Ultimo Aggiornamento: 04/05/2023 00:24
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29/01/2023 23:43

OK
A che ora se magna?
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30/01/2023 00:00

Caro Tony,
Il documento in PDF è un report di una ONG sui crimini ucraini in Donbass fatto per l'ONU. E' stato ritenuto in buona parte affidabile, pur se non al 100%.
Le immagini sono molto forti, quindi se siete deboli di cuore non lo aprite.
Per chi volesse saperne di più sull'Azov e le sue ideologie, un piccolo sunto si trova qui, ed è del 2014:
www.popoffquotidiano.it/2014/11/04/lucraina-svolta-ancora-piu-verso-destra-nazi-sempre-piu-al...

Ed infine ti lascio con questa bella quanto discussa immagine. Ora, se uno fa il nazista ma non rompe il cazzo a nessuno, per me può pure fare. MA se in base all'essere nazista ritiene corretto e giusto sterminare persone, allora diventa un pericolo per tutti. Questi signori qua sotto, sono nazisti. Qualcuno si è inventato che la svastica è troppo definita, ma anche fosse ( e non è) il saluto romano del tipo a sinistra non ha alcun segno di manomissione.
[Modificato da TermY 30/01/2023 00:04]
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30/01/2023 10:01

Nazista, lo dici a qualcun altro.

Finora, peraltro, hai giustificato tutto, di Putin, sorvolando sui massacri di civili inermi,
commessi da forze russe.

Ho cominciato a leggere alcune pagine di que documento che hai allegato, della CGIL.
Non dico a priori che sia una balla, non lo prendo, però, per vero, sulla fiducia.
Sul fatto che il tale sia nazista e quegli altri siano nazisti, è ciò che leggo come cosa detta.
A che ora se magna?
30/01/2023 11:23

“Fu una tragedia così grande che gli ucraini inventarono una nuova parola per descriverla: Holodomor o "sterminio per fame". Si riferisce alla morte, provocata negli Anni '30 dalle politiche di Stalin, di milioni di ucraini. Un'ecatombe che ancora oggi è una delle ragioni del risentimento di Kiev verso Mosca. La tragedia ebbe inizio quando Stalin, tra l'autunno del 1932 e la primavera del 1933, decise la collettivizzazione agraria, costringendo anche i kulaki, i contadini agiati (coltivatori diretti o piccoli proprietari terrieri), ad aderirvi contro la loro volontà.
La collettivizzazione forzata delle terre innescò una gigantesca carestia che colpì varie parti dell'Unione Sovietica, dal Caucaso alla Siberia, dal Kazakistan all'area del fiume Volga. Gli ucraini tuttavia furono quelli che ne soffrirono di più le conseguenze, poiché lo sterminio dei contadini s'intrecciò con la persecuzione dell'intellighenzia e con la lotta al patriottismo di un intero popolo.
Per l'Urss, la fertile Ucraina, soprannominata non a caso "il granaio d'Europa", era un Paese da sfruttare e per questo Stalin decise di "spezzare la schiena" ai kulaki, forti oppositori della collettivizzazione.
E così, alla fine degli Anni '20, come gli altri coltivatori dell'Unione Sovietica, anche i contadini ucraini furono costretti ad aderire ai kolchoz, le fattorie collettive di Stato, mentre le loro terre venivano confiscate. «La prima mortalità di massa fu causata direttamente dal fatto che le autorità sovietiche, indifferenti alle naturali variazioni di produzione, mantennero percentuali altissime di requisizioni (circa il 20%)», scrive lo storico francese Bernard Bruneteau nel suo libro Il secolo dei genocidi (Il Mulino).

In Ucraina fu collettivizzato il 70% delle fattorie contro il 59% della Russia», scrive ancora Bruneteau. In molti si opposero alle requisizioni, si rifiutarono di cedere i raccolti, nascosero le derrate alimentari e uccisero il bestiame piuttosto che darlo ai kolchoz. Questo atteggiamento degli ucraini fu considerato dal Politburo sovietico un gravissimo atto di ribellione e, pur conoscendo la preoccupante carenza di cibo per gli abitanti delle campagne, agenti e attivisti locali del partito furono mandati a fare requisizioni e confiscare derrate nelle case e nelle fattorie.
Inoltre, per evitare che i contadini si rifugiassero nelle città, queste vennero isolate. «La necessità di sfamarsi era considerata un crimine contro lo Stato», spiega Bruneteau. La situazione era difficile in tutto l'Urss, la popolazione era stremata e affamata, tuttavia Stalin rifiutò qualsiasi aiuto dall'esterno e accusò i contadini che stavano letteralmente morendo di fame di essere i colpevoli della loro stessa situazione.

E come se non bastasse promulgò leggi draconiane che non fecero altro che aumentare la tensione, il terrore e il numero di vittime: chiunque fosse stato trovato a nascondere qualcosa da mangiare, anche solo delle bucce di patata, sarebbe stato fucilato.

Fu un massacro: in tutta l'Urss circa cinque milioni di persone – deliberatamente private dei mezzi di sostentamento – morirono di fame. Di questi, secondo le stime, quattro milioni erano ucraini. «Le epidemie si diffusero e si registrarono casi di cannibalismo, tutti fatti di cui il governo tenne un bilancio preciso. Quasi la metà delle vittime era costituita da bambini», racconta ancora lo storico. Cifre che naturalmente rimasero ben chiuse negli archivi di Mosca.

Mosca soffocò qualsiasi forma di dissenso e non riconobbe mai questo spaventoso crimine: manipolando i dati demografici riuscì a nascondere l'improvvisa scomparsa di milioni di esseri umani. L'insabbiamento delle responsabilità fu totale non solo all'epoca dei fatti ma anche in seguito. Dopo la morte di Stalin (1953), il suo successore Nikita Krusciov avviò alla "destalinizzazione" e denunciò i crimini del predecessore, soprattutto le epurazioni all'interno del partito, le "purghe", avvenute con processi farsa tra il 1936 e il 1938.
Tuttavia non fece mai parola del dramma ucraino – che fu il più grande sterminio della storia europea del XX secolo dopo l'Olocausto degli ebrei – poiché nonostante le aperture di Krusciov negli Anni '50 il partito andava ancora protetto per il bene dello Stato sovietico.

La verità su quanto accadde in quegli anni, tuttavia, iniziò a diffondersi su vasta scala soltanto dopo la dichiarazione di indipendenza dell'Ucraina (1991) e l'apertura degli archivi sovietici.
Nel 2003 le Nazioni Unite hanno stabilito che l'Holodomor è stato "il risultato di politiche e azioni crudeli che provocarono la morte di milioni di persone". Cinque anni dopo, nel 2008, il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione nella quale lo sterminio ucraino viene classificato come crimine contro l'umanità. Tuttavia non è mai stato riconosciuto come genocidio, per non irritare la Russia.
Dal punto di vista storiografico il dibattito è tuttora aperto e gli studiosi si dividono ancora oggi sulle cause scatenanti di quella tremenda carestia: fu la conseguenza dei piani quinquennali di Stalin che ridussero alla fame i contadini? O fu creata ad arte da Mosca per decapitare il nazionalismo ucraino? E poi è corretto definirla "un atto di genocidio", con le inevitabili implicazioni politiche che ne deriverebbero?

Tuttavia Stalin cercò anche di distruggere il carattere nazionale del popolo ucraino attraverso le persecuzioni antireligiose, la sconsacrazione e la distruzione delle chiese. Sia il mondo contadino ucraino sia l'intellighenzia del Paese furono colpiti per cercare di cancellare la loro memoria storica, a cominciare dai maestri di scuola e dalla Chiesa, che era allora indipendente da Mosca. Mettendo insieme tutti questi tasselli, considerando che ci fu la volontà deliberata di ridimensionare e reprimere quel popolo, ritengo che sia lecito parlare di genocidio».”
(Focus storia)

Poi qualcuno si meraviglia pure se gli ucraini non ne vogliono più sentire parlare di Russia e di russi e se preferiscono combattere fino alla morte piuttosto che ritornare sotto il giogo russo…
30/01/2023 12:35

In tema di “nazismo ucraino”, tanto reclamato dalla propaganda russa per giustificare la vile “operazione speciale”, illuminante potrebbe essere la lettura del seguente articolo:

“E’un brusio di fondo. Un disgustoso ritornello orchestrato dalla propaganda putiniana e dai suoi utili idioti – scrive il filosofo francese Bernard-Henri Lévy sul Point –. Ed è l’idea, in sostanza, che l’Ucraina in guerra e martire sarebbe anche uno dei paesi europei più incorreggibilmente antisemiti. Allora, una volta per tutte, qual è la verità? La verità è che, sicuramente, l’Ucraina degli anni Trenta e Quaranta del Ventesimo secolo è stata una terra di sangue per gli ebrei. E’ che l’Ucraina sovietica, sovietizzata o, più precisamente, combattuta tra sovietismo e hitlerismo, è stata uno dei teatri delle Einsatzgruppen con, solo nel massacro di Babi Yar, 33.711 uomini, donne e bambini ebrei costretti a scavare la fosse dove avrebbero seppellito i loro cadaveri ancora caldi, ancora tremanti, perché non erano ancora morti. E quando dico “sovietico” o “sovietizzato”, non è naturalmente per minimizzare la partecipazione di alcuni compatrioti delle campagne e delle città, ma è per ricordare che ci sono state, e ci sono ancora, due Ucraine.  Quella lì, quella che non esisteva ancora come nazione libera e sovrana, e quella che il poeta russo di origine ucraina Evgenij Evtušenko ha dipinto, nel suo requiem ai morti di Babi Yar, come il paese degli “ubriaconi”, assetati di “sangue dei pogrom”, che puzzavano di “vodka e cipolla”, e, quando le vittime, “scaraventate a terra a colpi di stivale”, chiedevano la grazia, incoraggiavano gli assassini: “Colpisci l’ebreo, salva la Russia!”. Eh sì, la Russia… E poi tutta un’altra Ucraina, quella che si è liberata proprio di questa Russia, quella che, dall’esplosione dell’Urss, e in seguito con la rivoluzione di Maidan e l’invasione militare da parte di Putin, rifiuta lo status di vassallo, di umile serva e gemella, di Cenerentola della tundra al quale gli invasori, ebbri del loro “Lebensraum”, vorrebbero relegarla. E quella che, diventata un giovane paese libero, irrevocabilmente schierata nel campo delle democrazie e dell’Europa, sta voltando la pagina del proprio passato.

Questa Ucraina qui sa di essere uno dei quattro paesi a contare, con l’arcivescovo metropolita Andrej Szeptycki e molti altri, il maggior numero di Giusti fra le nazioni. E’ l’Ucraina di Uman, la città del rabbino Nachman di Breslov, dove ho filmato un “rav”, una sorta di Giusti fra le nazioni al contrario, raccontando che è nella sua sinagoga che i contadini dell’oblast di Cherkasy hanno trovato rifugio i primi giorni dell’attacco russo. E’ l’unico paese al mondo dove, il 17 dicembre, primo giorno della festa ebraica di Hannukkah, si sono visti degli hassidim, in piazza Maidan, innalzare una gigantesca menorah, e un popolo intero, con il sindaco di Kyiv in testa, accompagnare l’accensione di quella fiamma che ha illuminato la città bombardata e priva di elettricità. “I russi ci lanciano dei missili balistici” – scherzò un rabbino – “noi manderemo loro dei missili cabalistici!”. E’ il paese del battaglione Azov dove un comandante, Ilya Samoilenko, sopravvissuto all’inferno di Azovstal e soldato dal coraggio infinito, è appena rientrato da Israele dove è andato, a Masada, a trovare le forze che gli servivano per tornare a combattere (…).
E poi questa Ucraina è – non smetteremo mai di ricordarlo – la patria di Volodymyr Zelensky, questo presidente churchilliano eletto da un’ampia maggioranza che è anche un eroe ebreo: la storia di questo discendente di sopravvissuti della Shoah che all’inizio, per affrontare il Gigante, non aveva né carri armati, né apparecchiature, né apparatcik, ma solo la sua difficile libertà non sembra direttamente uscito dal racconto biblico? Non è forse, di fronte al ritorno di Golia il Filisteo, la rinascita del piccolo Davide, maestro di verità e capo della resistenza, artista che sa cantare e incomparabile stratega che all’oltraggio dell’invasione oppone l’intelligenza dei suoi muscoli e delle sue mosse? Non è la storia di Abramo che, secondo il Midrash, combatte da solo gli eserciti dei cinque sovrani che tengono Loth prigioniero? E non è Giuda Maccabeo che segna, dinanzi all’impero, l’impressionante vittoria dei deboli sui forti, degli umili sugli orgogliosi, di chi è in minoranza sulla maggioranza e, alla fine, contro il falso fulgore del tempio profanato, della piccola fiala la cui luce non è quella della potenza ma dell’eccezione?
Astuzia della ragione. Avventura della memoria. Piaccia o no, è questa la realtà. La storia non è sempre una maledizione. Non è l’eterno ritorno del risentimento e del crimine. Se c’è un luogo, in questa guerra, dove, dinanzi al neofascismo russo, si sente l’eco dell’anima ebraica, questo luogo è l’Ucraina.”
(Bernard-Henri Lévy - Il Foglio)
24/02/2023 10:55

Oggi è l’anniversario di quella mattina, in cui la notizia di apertura di tutti i telegiornali fu l’intervista rilasciata da Putin, che comunicava al mondo l’inizio dell’operazione speciale in Ucraina.

Francamente stamane mi aspettavo qualche mossa spettacolare da parte dei russi per festeggiare degnamente la ricorrenza. Invece niente di nuovo sul fronte orientale, del resto Putin sta già facendo tutto quello che può fare, per cercare di piegare gli ucraini.

Nei giorni precedenti al predetto anniversario abbiamo assistito solo ad una sorte di guerra mediatica tra Putin, che ribadiva sia davanti alla Duma che al popolo russo la sua volontà di continuare la guerra fino al raggiungimento dei suoi obiettivi.
Dall’altra parte, Biden, riconfermava il sostegno dell’America e dei suoi alleati a sostenere gli ucraini nella loro lotta contro l’orso russi, con il contorno dei figuranti minori di questa tragedia, la Meloni, che visitava Kiev, portando in dono alcuni gruppi elettrogeni…

La coreografia di Putin è stata indubbiamente più efficace, rispetto a quella di Biden, perché il contorno del popolo festante, che sventolava bandiere russe, e dei militari, che mostravano le loro uniformi impeccabili, hanno sicuramente gasato ulteriormente i suoi sostenitori.

Personalmente l’Armata russa l’ho vista all’opera nei Balcani e non mi aveva fatto allora una grande impressione, tranne che per fatto che i loro ufficiali erano sempre accompagnati da gnocche in mimetica con tacco 12 e soprattutto truccatissime.
Poi scoprii che erano delle poveracce che avevano dovuto scegliere tra essere condannate a trascorrere qualche anno in Siberia oppure svolgere un servizio di benessere a favore del personale, che ricopriva incarichi di comando…🙄.
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26/02/2023 15:35

La Russia, ufficialmente non festeggia.

Nessuna guerra è in corso, chi dice che quella sia una guerra, lo fa a suo rischio e pericolo. Questo detto, pur col fatto che è stata ripristinata la coscrizione obbligatoria - altrimenti detta 'servizio di leva', vulgo 'naja' - e il modo di coscrivere molti giovani è subdolo, repentino e inaspettato. Molti di questi giovani fuggono deliberatamente all'estero, di nascosto;
qualcuno chiederebbe perché...?

Sul piano militare in sé.....
da parte dello stato russo c' è immensa, imperitura vergogna, obbrobrio indicibile e inestinguibile, profondo e umiliante indecoro, di quella nazione.

ПУТИН,
ВСЕГДА ПОЗОР ТЕБЕ

ПРЕЗИДЕНТ РОССИЙ,
ВЫ ВОР И УБИЙЦА
[Modificato da Tony59 26/02/2023 15:38]
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04/03/2023 14:48

"War, which we are trying to stop, which was launched against us, using the Ukrain..." la gente ride " the Ukrainian people, of course influence... influence... influence" ripete la parola as long as people are laughing " ... influence the policy of Russia, in any way ... and the one way to describe what will change is we would not anymore rely on any partner in the West..."

Sono parole che ho ascoltato dal primo video che ho trovato, trascrivendole qui, man mano. La cosa non è da ridere. Nell'ambito del contesto, non c' è di meglio da fare e, se fossi lì, non farei a meno.
Non mi è mai accaduto, sulle pagine di un libro di storia o di un giornale, leggere che, in una situazione tragica, provocata da un certo paese del mondo, i convenuti a un incontro diplomatico prendano in giro il loro collega di quello stato, mentre questi fa del vittimismo.

L'incontro è di questi giorni, a New Delhi.
Il relatore è Lavrov, ministro degli Esteri russo. Rido anch'io. Non trovo divertente ciò che dice dopo... perché è il (falso) motivo scatenante la guerra. Fa parte di quei deliri che già vi avevo accennato, che leggevo, già alcuni anni fa, su Pravda.
La voglia di mediazioni diplomatiche non ce l'hanno, creandosi tutti i pretesti a dispetto dell'evidenza. Un motivo tra quelli che avevano vaneggiato già da anni, un anno fa non lo trovarono; forse, a guardar bene.... lì per lì non se lo seppero inventare. La monada fu quella della missione speciale (non "guerra", guai a chi lo diceva) per liberare la Russia dal nazismo. Ci fu poi il discorso ipocrita alla ripugnanza, di Putin che giustificava l'intervento come un senso di amicizia verso gli ucraini, da considerare russi e ucraini uno stesso popolo, quindi perché due stati...?
Ora, dopo un anno, dando l'Ucraina e l'occidente quali invasori*, rispolverano il "fumus persecutionis", contro l'occidente.

Sarebbe ancora più buffo, il fatto che questi criminali ma anche deficienti obbrobriosamente del Cremlino, non siano coerenti neppure con le idiozie che dicono.
La voglia di ridere mi passa subito, pensando che queste sono idiozie, a causa delle quali, però,
la guerra c' è davvero.

Leghisti e amici di marmaglia quale Borgonovo e Belpietro,
quali saranno le prossime balle,
dette con la vostra, semplice, supponenza,
a dispetto, perfin, di ogni coerenza...?

ПОЗОР ВАМ..!
[Modificato da Tony59 04/03/2023 14:53]
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04/03/2023 15:04

La guerra in Ucraina si rivela apertamente per ciò che è sempre stata, ossia posta in gioco in una partita triangolare fra Stati Uniti, Cina e Russia con l’Europa, che fa il vaso di coccio in mezzo a quelli di ferro.

In passato i sistemi internazionali multipolari non erano pacifici: le grandi potenze venivano coinvolte con grande frequenza in guerre locali e, periodicamente, entravano anche in conflitto armato fra loro.

La differenza è che oggi le grandi potenze (e anche qualche di media potenza) dispongono di armi nucleari.

L’unico modo che abbiamo noi europei occidentali per arginare il caos montante in età multipolare, per difendere i beni di cui abbiamo fin qui goduto (pace, libertà, prosperità), è mantenere, oggi e in futuro, unità e coesione.

Proprio ciò che russi e cinesi pensano che non saremo in grado di mantenere a lungo.

Dopo le Presidenze del disimpegno (Obama e Trump) con Biden, causa la guerra di Putin, l’America è tornata ed è di nuovo impegnata nella difesa dell’Europa.
Ma tutto ciò quanto durerà?
Non è affatto sicuro che le prossime Amministrazioni americane confermeranno le scelte di Biden, perché ci sono altri interessi, a cui guarda l’America, c’è l’Asia, c’è la Cina da contenere e c’è una società americana divisa e polarizzata.
Una parte della quale non capisce perché i ricchi europei non debbano difendersi da soli.

L’Europa è in una condizione di stallo. Ci sono, a indebolirla, le sue tante fratture (Paesi nordici/Paesi mediterranei; Europa centrale/Europa occidentale) ora meno visibili a causa della pandemia prima e della guerra poi, ma pronte a riesplodere una volta superata la fase più acuta dell’emergenza.

Un’Europa che, non potendo risolvere i propri problemi di leadership (la Francia non ha la forza per assumerla, la Germania non vuole, la Gran Bretagna se ne è andata), non è in grado di darsi, se non sotto la guida americana, una coesione sufficiente per fronteggiare le sfide esterne.

Ogni tanto arriva qualcuno che immagina una difesa europea del tutto autonoma dalla Nato.
Come se fosse possibile fare accettare agli europei un gigantesco spostamento di risorse dal welfare alla difesa militare.
L’America da sola spende quasi 800 miliardi di dollari annui nella difesa, più del triplo di quanto fanno tutti i paesi europei messi insieme.
E come se fosse facile spiegare poi agli elettori europei, che il sacrificio è reso necessario dal fatto che la kantiana “pace perpetua”, che essi credevano ormai un dato acquisito, almeno nella nostra parte del mondo, non aveva nulla di perpetuo.

Un elemento che indebolisce l’Europa è dato dal fatto che una parte dell’opinione pubblica europea (in Italia è più forte che altrove) è impreparata a fronteggiare i rischi crescenti connessi alla nascita di un mondo multipolare.

Tra questi pseudo pacifisti, perché orientati alla resa dell’Ucraina alla Russia, possiamo distinguere due categorie: quelli che non hanno capito niente e quelli che hanno capito fin troppo.

I primi credono di vivere nel Paese dei balocchi, pensano che Zelensky sia un rompiscatole, pensano che se anche in Ucraina vincessero i russi niente cambierebbe nelle loro vite e in quelle dei loro cari.
Credono che la pace di cui godono sia una sorta di condizione naturale che nessuno potrà loro sottrarre, pensano che guerra, oppressione e violenza riguardino altri, che non possano esserne neanche sfiorati.
Non hanno mai capito che la loro pace e la loro libertà è stata garantita, dal ’45 ad oggi, dalla Nato.
In più, sono quelli che “Franza o Spagna basta che se magna”.
Quelli che pensano che nulla di cattivo potrebbe loro succedere se, vincitore Putin in Ucraina, e in ritirata l’America, la Russia estendesse la sua influenza su un’Europa occidentale fragile, divisa, manipolabile.

Poi ci sono quelli che hanno invece capito tutto.
Sono i nemici occidentali della società occidentale, detestano e hanno sempre detestato, il capitalismo, l’individualismo, la nostra “falsa democrazia”.
Sono quelli che sperano che russi e cinesi abbiano ragione, che sia cominciato davvero il conto alla rovescia, che l’Europa riuscirà finalmente, prima o poi, a sbarazzarsi della tutela americana.
Si ostinano a non chiedersi come sarebbe stata la loro personale esistenza se anziché vivere nella “falsa democrazia” occidentale, ove il potere del governo è limitato e bilanciato da altri poteri, fosse loro toccato in sorte di sottostare al potere illimitato e concentrato di un despota e della sua cricca.

Il futuro, come sempre, è aperto.
Le sfide odierne sono tante.
La più urgente è convincere gli europei che non viviamo nel Paese dei balocchi, che pace, libertà e prosperità non sono manna caduta dal cielo, ma beni di cui abbiamo goduto grazie a un insieme di circostanze che potrebbero svanire, ed, altresì, abbiamo tutto l’interesse a fare in modo che non svaniscano….
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04/03/2023 16:20

Per dirla in modo più semplice, Avatar,
tra quegli pseudopacifisti che intendi,
che io chiamerei "pseudointelligenti", "pseudoinformati"...
tra questa gente, esistono due categorie, almeno. Quelle che io vedo sono, da una parte, politici prevalentemente di destra, in particolare leghisti ma non solo, assieme a giornalisti mistificatori, menzogneri e disinformatori, quali ad esempio
Belpietro e Borgonovo, de La Verità.
Quel giornale fa schifo, per il motivo appena detto. A loro poi basta aggiungere che qualsiasi altro argomento sia di sinistra, credendo di smorzarlo così...

Quelle volte che ho visto Borgonovo in un video, dire che bisogna essere disposti ad assecondare la Russia, a voler convincere l'audience che bisogna piegare il capo, mistificando il proprio atteggiamento con un'aria falsamente conciliatoria e intellettualistica,
provavo disprezzo, odio, anche paura;
in un modo o nell'altro, quel tizio era l'uomo del Cremlino, che riferiva a noi un messaggio lugubre e minatorio.

Dall'altra parte ci sono individui che niente sanno di politica, men che meno cosa sia la Costituzione, come funziona l'ordinamento della Repubblica, votano senza sapere cosa fanno. In fatto di politica estera, sono spesso più ignoranti. Ripetono le cose dette, da chi "parla un linguaggio a loro chiaro", non importa cosa viene detto. Di approfondire non sarebbero capaci, spesso per loro stessa ammissione. Si esagitano, però, davanti a quelle fesserie, superficiali e grossolane, oltre che false.

Tornassero nelle loro birrerie...!
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04/03/2023 16:34

Re:
Avatar (jZLD221229), 3/4/2023 3:04 PM:


Un’Europa che, non potendo risolvere i propri problemi di leadership (la Francia non ha la forza per assumerla, la Germania non vuole, la Gran Bretagna se ne è andata), non è in grado di darsi, se non sotto la guida americana, una coesione sufficiente per fronteggiare le sfide esterne.

Ogni tanto arriva qualcuno che immagina una difesa europea del tutto autonoma dalla Nato.
Come se fosse possibile fare accettare agli europei un gigantesco spostamento di risorse dal welfare alla difesa militare.
L’America da sola spende quasi 800 miliardi di dollari annui nella difesa, più del triplo di quanto fanno tutti i paesi europei messi insieme.
E come se fosse facile spiegare poi agli elettori europei, che il sacrificio è reso necessario dal fatto che la kantiana “pace perpetua”, che essi credevano ormai un dato acquisito, almeno nella nostra parte del mondo, non aveva nulla di perpetuo.


Cioè cioè, fammi capire: l'Europa dichiara guerra alla Russia, sotto ordine della Nato, e poi "visto, non c'è la pace". TRIPLO LOL CARPIATO CON AVVITAMENTO.


Credono che la pace di cui godono sia una sorta di condizione naturale che nessuno potrà loro sottrarre, pensano che guerra, oppressione e violenza riguardino altri, che non possano esserne neanche sfiorati.
Non hanno mai capito che la loro pace e la loro libertà è stata garantita, dal ’45 ad oggi, dalla Nato.
In più, sono quelli che “Franza o Spagna basta che se magna”.
Quelli che pensano che nulla di cattivo potrebbe loro succedere se, vincitore Putin in Ucraina, e in ritirata l’America, la Russia estendesse la sua influenza su un’Europa occidentale fragile, divisa, manipolabile.


Senza il terrorismo internazionale perpetrato da oltre 70 anni dagli Stati Uniti, si, il mondo sarebbe in pace perpetua. Questa è la triste realtà.

Ma visto che dal '45 in poi gli Stati Uniti hanno basato l'intera loro economia sulla guerra, ovviamente finché esisteranno non ci sarà mai la pace. Per loro è un business.

Il mondo sarà in pace solo quando gli Stati Uniti saranno spazzati via dalla faccia della terra. E per fortuna manca poco, grazie alla loro divisione interna ormai insanabile. Il Texas è già di fatto uno stato a se.



Poi ci sono quelli che hanno invece capito tutto.
Sono i nemici occidentali della società occidentale, detestano e hanno sempre detestato, il capitalismo, l’individualismo, la nostra “falsa democrazia”.
Sono quelli che sperano che russi e cinesi abbiano ragione, che sia cominciato davvero il conto alla rovescia, che l’Europa riuscirà finalmente, prima o poi, a sbarazzarsi della tutela americana.
Si ostinano a non chiedersi come sarebbe stata la loro personale esistenza se anziché vivere nella “falsa democrazia” occidentale, ove il potere del governo è limitato e bilanciato da altri poteri, fosse loro toccato in sorte di sottostare al potere illimitato e concentrato di un despota e della sua cricca.


Tra Stati Uniti, Cina e Russia non cambia nulla a livello di regime. Cambia solo una cosa: russi e cinesi non si vergonano di ciò che sono, lo ammettono senza problemi, perché sono onorevoli. Gli americani sono viscidi, vigliacchi senza onore, quindi non hanno nemmeno il coraggio di ammettere ciò che sono.



Il futuro, come sempre, è aperto.
Le sfide odierne sono tante.
La più urgente è convincere gli europei che non viviamo nel Paese dei balocchi, che pace, libertà e prosperità non sono manna caduta dal cielo, ma beni di cui abbiamo goduto grazie a un insieme di circostanze che potrebbero svanire, ed, altresì, abbiamo tutto l’interesse a fare in modo che non svaniscano….


Ripeto, l'unica speranza del mondo è che gli Stati Uniti spariscano per sempre. Perché saranno loro i primi a lanciare un attacco nucleare preventivo. Come hanno già fatto ben 2 volte.

Non ha senso continuare a parlare di Zelensky, è palese che in questa guerra tra Stati Uniti e Russia non conta nulla e si limita a fornire la carne da macello, è solo un lurido vigliacco che ha venduto il suo popolo al miglior offerente, per una villa a Miami Beach, è bene ricordare. Come tale sarà giudicato dalla storia.
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04/03/2023 16:40

Chi cerca la guerra, invade, di certo non suscita simpatia. Chi provoca qualcosa, fa poi la vittima, punta il dito verso gli altri, contro ogni evidenza, fa schifo. L'opinione pubblica che segue e si conforma a questa tendenza, pur col fatto che l'ho sempre vista -

è stupida; molto semplicemente.


Però,
se uno di questi cialtroni e ipocriti per giunta, viene preso in giro da altra gente a livello internazionale - il ministro degli Esteri russo, da ministri degli Esteri di altri 19 paesi, tra cui l'Italia....- in un contesto pubblico, alla presenza di giornalisti e troupes televisive di tutto il mondo,
capisce - spero - anche chi a capire non è portato o non vorrebbe.
Quella gente che sembra credere a ciò che ufficialmente vien detto, prima ancora che a ciò che vede o sente e di avere un'intelligenza propria,
che può dire, ora....?

La denazificazione...; l'omologazione di russi e ucraini; l'occidente da cui difendersi...

qual è la balla giusta...?

La terza delle tre balle, va doverosamente presa in considerazione; è una balla, però non è nuova, è riutilizzabile, riadattabile, sempre finzionale... funzionale, pronta per l'uso.
A che ora se magna?
04/03/2023 16:45

Storm ti rispondo con ciò che è avvenuto in India:

«Stiamo cercando di fermare la guerra che è stata scatenata contro di noi usando il popolo ucraino». 

Il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, ripete la narrativa ufficiale del Cremlino sul conflitto in Ucraina e la sala scoppia a ridere.
È successo alla conferenza Raisina Dialogue in India, che ha avuto luogo dopo la riunione ministeriale del G20 a New Delhi. 

Lavrov è stato costretto a interrompere, e poi ripetuto tre volte: la guerra «ha influenzato, influenzato, influenzato» la politica russa.

Poi, vedi Tu…😉.
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04/03/2023 16:46

Re:
Tony59 (6BID221203), 3/4/2023 4:40 PM:

Chi cerca la guerra, invade, di certo non suscita simpatia. Chi provoca qualcosa, fa poi la vittima, punta il dito verso gli altri, contro ogni evidenza, fa schifo. L'opinione pubblica che segue e si conforma a questa tendenza, pur col fatto che l'ho sempre vista -


Ritenta, sarai più fortunato.



Però,
se uno di questi cialtroni e ipocriti per giunta, viene preso in giro da altra gente a livello internazionale - il ministro degli Esteri russo, da ministri degli Esteri di altri 19 paesi, tra cui l'Italia....- in un contesto pubblico, alla presenza di giornalisti e troupes televisive di tutto il mondo,
capisce - spero - anche chi a capire non è portato o non vorrebbe.


Lavrov ha sputato la verità in faccia a tutti, e la reazione naturale è quella di ridere, Si tratta esattamente di ciò che accade ad uno show di stand-up comedy, quando il comediante racconta una storia e poi chiude con una battuta, che racchiude una verità. Tutti ridono, perché si rendono conto che è "è proprio così".



qual è la balla giusta...?

La terza delle tre balle, va doverosamente presa in considerazione; è una balla, però non è nuova, è riutilizzabile, riadattabile, sempre finzionale... funzionale, pronta per l'uso.


Pensa alla pensione. Le cose complicate lasciale agli adulti.
04/03/2023 16:51

Evidentemente Storm tu fai parte della seconda categoria, che ho citato nel mio post precedente.

Tuttavia se tu e gli altri come te foste correnti con ciò che predicate dovreste trasferirvi in massa dal vostro beniamino Putin.

Però, purtroppo lo so che non lo farete mai…😉.
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04/03/2023 16:55

Re:
Avatar (jZLD221229), 3/4/2023 4:51 PM:

Evidentemente Storm tu fai parte della seconda categoria, che ho citato nel mio post precedente.

Tuttavia se tu e gli altri come te foste correnti con ciò che predicate dovreste trasferirvi in massa dal vostro beniamino Putin.

Però, purtroppo lo so che non lo farete mai…😉.


Putin non è il mio beniamino. Al massimo lo è per il suo popolo. Non è che se mi fanno schifo gli Stati Uniti, l'alternativa debba essere per forza Putin.

In ogni caso, tempo 5 anni, gran parte degli europei pregheranno per un visto di ingresso in Russia, considerando che l'Europa si avvia a diventare un incubo distopico al cui confronto la Korea del Nord è un paese libero. E questo lo dicono i disertori della Korea del Nord che scappano in occidente eh...
04/03/2023 17:01

Sì, però alla fine non rispondi mai in tema e te ne esci sempre con lo stesso pippone.
Allora visto che fra cinque anni ci sarà la fila per entrare in Russia, perché da persona intelligente e soprattutto che ha già compreso tutto, non gli anticipi tutti, andandoci subito in Russia…😉.
Perché altrimenti, Storm, stai facendo solo chiacchiere su un forum…
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04/03/2023 17:16

Re:
Avatar (jZLD221229), 3/4/2023 5:01 PM:

Sì, però alla fine non rispondi mai in tema e te ne esci sempre con lo stesso pippone.


LOL. Sono l'UNICO che nel forum ha portato tonnellate di documenti da fonti accreditate che dimostrano ciò che dicono oltre ogni ragionevole dubbio.



Allora visto che fra cinque anni ci sarà la fila per entrare in Russia, perché da persona intelligente e soprattutto che ha già compreso tutto, non gli anticipi tutti, andandoci subito in Russia…😉.
Perché altrimenti, Storm, stai facendo solo chiacchiere su un forum…


Semplicemente perché a me non cambia nulla. Io posso permettermi di vivere in Europa anche se il costo della vita diventasse 10 volte quello attuale, al massimo mi seccherebbe spendere così tanto per finanziare una guerra voluta da un gruppo di luridi vecchi. Ma io sono un privilegiato, la stragrande maggioranza della popolazione fa fatica ad arrivare alla fine del mese grazie al quel lurido maiale servo degli Stati Uniti in Ucraina.
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04/03/2023 17:24

Storm,
capisco un po' la tua interpretazione dello humour e dell' ilarità.

È per questo che spesso ti prendo un po'
in giro.
Pensa un po': ogni volta, ti dai perfino a male...

Non sempre ti trovo divertente; volta e gira, anche ciò che diverte di più può annoiare.

Potrebbe farmi ridere - senza affatto volerlo sfottere - Avatar, il quale sembra illudersi che tu possa capire, ragionare....
A me è chiaro che, se uno detesta i "giornalacci liberali", non ama i sistemi democratici e costituzionali, preferisce le autocrazie perché il tiranno "sa meglio cosa fa, fa ciò che vuole" (più o meno), preferisce Russia e Cina perché sarebbero più autentici... la monada del tuo ultimo intervento...
in tutto ciò, mi è chiaro che è più facile che un analfabeta sappia di letteratura che tu sappia ragionare o capisca qualcosa....

No wonder, no need to keep on, this way.

Avatar sembra, invece, non perdere la fiducia e le speranze, perfino con gente come te...
A che ora se magna?
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04/03/2023 17:26

Re:
Tony59 (6BID221203), 3/4/2023 5:24 PM:

Storm,
capisco un po' la tua interpretazione dello humour e dell' ilarità.

È per questo che spesso ti prendo un po'
in giro.
Pensa un po': ogni volta, ti dai perfino a male...


Ma parli te che non riesci a scrivere un pensiero senza fare confusione tra modi e tempi verbali ogni 2x3.



Senti ma anche oggi la Russia fallisce, sicuramente, domani? "L’economista Mirov: «Putin non ha più risorse per la guerra in Ucraina, in 2-3 settimane dovrà fermarsi»


04/03/2023 17:26

Storm,
Tu non hai portato una sola prova che possa definirsi tale in un procedimento giudiziario serio, hai portato soltanto tesi di parte per sostenere le tue opinioni e tesi.

Poi, se dici di essere un benestante, andando in Russia sarai sicuramente un oligarca e sarai ammesso alla corte dello zar Putin 😉.

Chissà poi, perché in Finlandia stanno erigendo un muro al confine, per fermare le ondate di russi che cercano di entrarci, oppure come mai in Serbia sono talmente pieni di russi che non sanno più dove metterli, o addirittura come mai molte madri russe partoriscono in Argentina, ove vige lo ius soli, per non parlare di tutti i paesi ex sovietici, che sono pieni di russi e non sanno più che farsene …🤔.

Boh, forse non avranno letto tutto quello che invece hai letto Tu …😂.
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04/03/2023 17:33

Re:
Avatar (jZLD221229), 3/4/2023 5:26 PM:

Storm,
Tu non hai portato una sola prova che possa definirsi tale in un procedimento giudiziario serio, hai portato soltanto tesi di parte per sostenere le tue opinioni e tesi.


Quindi, ONU, Human Rights Watch, Casa Bianca, Reuters, la spazzatura italica, New York Times, The Guardian, riportano tesi di parte? OK...Io non ho mai citato UNA SINGOLA FONTE RUSSA. Se avessi voluto, avrei potuto citare RT o sputnik, non l'ho MAI FATTO. Perché sono fonti inattendibili.


Poi, se dici di essere un benestante, andando in Russia sarai sicuramente un oligarca e sarai ammesso alla corte dello zar Putin 😉.


Non sono benestante, lavoro. E il mio lavoro sarebbe anche ben pagato in Russia, non vedo però perché dovrei abbandonare il mio paese per colpa di un maiale Ucraino che tra qualche mese scapperà a Miami Beach, onestamente.



Chissà poi, perché in Finlandia stanno erigendo un muro al confine, per fermare le ondate di russi che cercano di entrarci, oppure come mai in Serbia sono talmente pieni di russi che non sanno più dove metterli, o addirittura come mai molte madri russe partoriscono in Argentina, ove vige lo ius soli, per non parlare di tutti i paesi ex sovietici, che sono pieni di russi e non sanno più che farsene …🤔.



Lo sai vero che la storia dei russi ceh scappano in Finlandia era una bufala? Povera povera stellina: Le code dei russi in fuga in Finlandia: una bufala in cui cascano i media

Parti salienti:

Le code dei russi in fuga in Finlandia una bufala dogana accusa i giornali in cerca di scoop e la Finlandia deve scendere in campo per dire la sua. La fonte? La dogana finlandese, ovviamente, quella alla quale avremmo dovuto tutti chiedere prima di descrivere la situazione.



🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣🤣

Ritenta, sarai più fortunato.
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04/03/2023 17:37

Il muro in Finlandia serve solo per propaganda, poiché la Finlandia è completamente sottomessa al volere degli Usa, avendo come presidente una tipa messa li direttamente dai banchieri di Wall Street e dai grandi fondi di investimento. Modello Sunak in UK.

Molto più probabile che il muro servirà per evitare di far scappare i finlandesi disperati dall'altra parte, altro che 🤣🤣🤣🤣🤣
04/03/2023 17:47

Non lo so, Storm, in rete ci sono diverse testate che riportano la disperata fuga dei russi dalla Russia.

Nondimeno, mi stupisco veramente che tu invece non ti sia ancora trasferito per renderti utile al nuovo zar di tutte le russie…😂🤣😂, che non ha manco più il coraggio di presenziare ai vari G20, dopo la vile aggressione dell’Ucraina, per non essere fischiato da tutti.

Però, sai come si dice:
a dire non ci vuole niente, mentre per fare c’è di mezzo il mare…😉.
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04/03/2023 17:51

Re:
Avatar (jZLD221229), 3/4/2023 5:47 PM:

Non lo so, Storm, in rete ci sono diverse testate che riportano la disperata fuga dei russi dalla Russia.


LA POLIZIA DI DOGANA FINLANDESE AL CONFINE CON LA RUSSIA HA DETTO CHE SI TRATTA DI UNA BUFALA. Pubblicato sul loro account Twitter ufficiale e sul loro sito ufficiale.
Fai anche te come Tony eh? Non leggi nulla e rispondi all'universo fantastico che ti sei creato. 🤣🤣🤣🤣



Nondimeno, mi stupisco veramente che tu invece non ti sia ancora trasferito per renderti utile al nuovo zar di tutte le russie…😂🤣😂, che non ha manco più il coraggio di presenziare ai vari G20, dopo la vile aggressione dell’Ucraina, per non essere fischiato da tutti.

Però, sai come si dice:
a dire non ci vuole niente, mentre per fare c’è di mezzo il mare…😉.


Fai una figura barbina, riporti una bufala conclamata e smentita dalle stesse autorità finlandesi e poi torni sul "vai dal tuo amico Putin". Stupendo. Epico. Dovresti candidarti nel PD.
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